Ameglia e Pontremoli -7 Ottobre 2010
Ameglia e PontremoliIl Parco d’arte ambientale La Marranae le Statue-Stele della Lunigiana Giovedì 7 Ottobre 2010
Partiamo da Milano in un’atmosfera quasi invernale, con una nebbiolina leggera che ci ac-compagna fino ai primi contrafforti dell’Appennino e diventa sempre più densa mentre saliamo verso il Passo della Cisa, seguendo idealmente l’antica via Francigena, che proprio in questo tratta, lasciata Fidenza, con il suo magnifico Duomo e le statue che indicavano la via ai pellegrini, attraversava la montagna per poi scendere verso Pontremoli e la Lunigiana, dove incontrava la via che arrivava da Santiago de Compostela.Oggi al passo si sale attraverso un’autostrada sempre tormentata da lavori e rifacimenti, adagiata su di un terreno friabile e perennemente in movimento.Passiamo il valico attraverso una lunga galleria alla fine della quale ci attende un cielo sereno ed un caldo sole che illumina l’emozionante spettacolo delle Alpi Apuane che ci accompagnerà per tutta la giornata. Bocca di Magra, per noi che arriviamo dalla nebbiosa pianura, ci appare dall’alto quasi come un luogo magico.
Sfiorato il mare e la selva di vele, risaliamo verso Montemarcello fino a La Marrana, un parco d’ arte ambientale tra i più raffinati, nata nel 1996 a seguito dell'invito fatto dai pro-prietari ad artisti importanti del panorama internazionale a soggiornare nella loro villa e crearvi un'opera da inserire nella natura.
L’apertura esclusiva per i Soci Touring ci regala una visita lunga ed accurata seguita diret-tamente dai proprietari attraverso opere assolutamente originali
La Marranaparco iniziò la sua attività con l'obiettivo di dimostrare che era possibile dare ancora maggior valore al Parco Naturale di Montemarcello-Magra, creando un percorso di opere d'arte nell'ambiente.
L'intervento dell'uomo non sarebbe stato né lesivo dell'assetto naturale del territorio, né di modificazione, se non nella misura in cui lo può essere un gesto artistico, guidato dalla sensibilità dell'artista e regolato dai vincoli che il Parco Montemarcello-Magra ha già nella sua normativa. Ad oggi, numerose opere realizzate da artisti di varie nazionalità sono inserite nei quattro ettari del Parco.Montemarcello deve il suo nome al console romano Marcello che sconfisse i Liguri Apuani.Dalla villa ci si affaccia su di un vallone, dove, secondo la tradizione sarebbe infuriata la lotta più cruenta e definitiva e con un’opera assolutamente originale e suggestiva, seduti su di una panca che guarda il vallone, si sentono i suoni delle armi, dei carri, dei cavalli ed i clamori della battaglia.
La villa ed il suo parco sono situati in una posizione particolarmente felice, tra il fiume Magra, il mare e la collina, con una delle più belle viste sulle Alpi Apuane e sulle cave di marmo.
Nello splendido parco troviamo anche qualche piccola opera d’arte naturale.
Dal marmo bianco delle Apuane alle pietre della Lunigiana che gli antichissimi abitanti della valle del Magra hanno lavorato producendo le famose statue-stele, uomini e donne, o forse dei e dee che andiamo a scoprire nel museo del castello del Piagnaro di Pontremoli.
Pontremoli deriva il suo nome da Pons Tremulis, forse un ponte non molto stabile che faceva da crocevia tra i monti ed il mare, è adagiato tra due fiumi che la cingono fino a farla sembrare un’isola.Gli abitanti di Pontremoli sono diventati famosi per essere stati prima abili spazzacamini e poi librai ambulanti che hanno diffuso conoscenza e cultura in tutto il Nord Italia.Oggi vi si tiene il Premio Bancarella, uno dei più importanti eventi letterari ed uno dei pre-mi piu’ ambiti.
Pontremoli è dominato dal Castello del Piagnaro.Ssituato sulla collina che sovrasta il borgo in direzione nord è parte integrante del sistema difensivo della città assieme alle mura e alle torri che difendevano l’insediamento medievale. Sorto intorno all'anno mille con funzioni di difesa e di controllo stradale, ha rappresentato l'ultimo baluardo della difesa dei cittadini di Pontremoli in svariate occasioni; il suo nome, "Piagnaro", deriva dalle "piagne", lastre in arenaria utilizzate in Lunigiana per realizzare i tetti delle abitazioni.
In Lunigiana è particolarmente diffusa un’interessante categoria di monumenti di età prei-storica: le Statue-Stele.
Figure curiose ed un po’ inquietanti cui sono stati attribuiti poteri magici e qualcuno li vuole raffigurazioni di un popolo alieno.Se ne conoscono attualmente circa 80 esemplari, recuperati in varie epoche e in diverse località. Raffigurano in maniera stilizzata personaggi maschili e femminili accompagnati da alcuni elementi caratterizzanti del loro armamento o da monili.
Le Statue Stele costituiscono un'importante testimonianza di civiltà preistoriche e protostoriche che hanno interessato l'area lunigianese nel corso di un lungo periodo di tempo, a partire dal III millennio a.C. fino agli albori dell'epoca storica, circa nel VI sec. a.C.
Al tramonto, una passeggiata nel centro di Pontremoli ci aiuta a scoprire anche altri aspetti piacevoli di questa terra incastrata tra Liguria, Toscana ed Emilia, crocevia di eserciti, pel-legrini, librai e spazzacamini.
E’ già buio quando riprendiamo i tornanti dell’autostrada tormentata. All’imbocco della galleria del valico, un’ultima occhiata alle Alpi Apuane
con le cime ancora debolmente illuminate e scintillanti di bianco prima di ripiombare nelle brume padane.
Maurizio Poggi