Egittologia al Museo Egizio di Firenze

Sabato 11 Ottobre riparte la nuova stagione di Egittologia con la visita al Museo Archeologico di Firenze, con particolare attenzione all’analisi dei magnifici reperti conservati nella sezione egiziana. La sezione Egizia del Museo Archeologico di Firenze costituisce la seconda più importante raccolta di vestigie egiziane dopo il Museo Egizio di Torino. Il Museo fu fondato da Leopoldo II di Lorena, grande estimatore della cultura nilotica, negli anni tra il 1824 e il 1828, e si trova, a tutt’oggi collocato nel Palazzo della Crocetta. Leopoldo II acquistò un grande numero di pezzi della collezione Nizzoli, che aggiunse ad un originario nucleo di oggetti già presenti fin dal ‘700 nelle collezioni medicee. Il Granduca di Toscana, inoltre sovvenzionò insieme a Carlo X di Francia le fortunate spedizioni di scavo dello Champollion e del suo discepolo pisano Ippolito Rosellini. I numerosi reperti scoperti vennero divisi tra Firenze e Parigi. Alla fine dell’800, Ernesto Schiapparelli riordinò e accrebbe la collezione con reperti provenienti dai suoi scavi e negli anni ‘30 l’Istituto di Papirologia di Firenze donò un gran numero di stoffe copte, che, ad oggi, costituiscono uno più grandi e rari tesori egittologici conservati in Italia. Attraverso il percorso museale, ammireremo reperti che spaziano dall’epoca neolitica e protodinastica, all’Antico, Medio e Nuovo Regno, fino a toccare le epoche più tarde. Tra i pezzi più belli in esposizione, bisogna ricordare il calice in fayance a bocca quadrata, una tipologia estremamente rara e raffinata; il carro da guerra da Tebe della XVIII dinastia; il corredo funerario di una delle nutrici di una figlia del faraone Taharqa (XXV din) e vasellame, statue, usciabti e amuleti in ottime condizioni di conservazione, insieme ad oggetti di uso comune, che ci aiuteranno a ripercorrere la vita, i costumi e le credenze del popolo egiziano durante le differenti fase storiche. Una sezione specifica è dedicata ai reperti di epoca tarda, che provengono dal sito di Antinoe, fondata dall’imperatore Adriano in Medio Egitto. Al termine della visita, non potremo comunque tralasciare una visita alle altre sezioni del Museo Archeologico che vanta pezzi etruschi di inestimabile valore quali la Chimera e l’Arringatore in bronzo, ma anche capolavori dell’arte greca quali il cratere a figure nere, detto Vaso François, decorato con soggetti mitologici distribuiti su più registri dal ceramografo Kleitias.
L’appuntamento è alle ore 10:30 davanti al museo (Piazza Santissima Annunziata, 9/B).
Quota di partecipazione
Soci: € 18,00 Non Soci: € 21,00
Biglietto di ingresso (da pagare in loco): € 4,00 (intero) - Gratis (per under 18)
NOTA BENE: consigliamo di prenotare il biglietto ferroviario il prima possibile. Sono disponibili biglietti in offerta con tariffe A/R in giornata sui siti www.trenitalia.com e www.italotreno.it
Serena Giuliani è Dottore in Archeologia Africana all’Orientale di Napoli, laureata presso l’Università “La Sapienza” di Roma in Antichità Nubiane, ha conseguito la Specializzazione in Egittologia all’Università di Roma La Sapienza.
La Dott. Giuliani ha partecipato e diretto Missioni di Scavo in Egitto e Sudan per le maggiori Università italiane e internazionali portando alla luce nuove informazioni e vestigia archeologiche delle Culture Nubiane in Egitto. Membro per molti anni dell’Egypt Exploration Society e Sudan Archaeological Project e Cultore della Materia della Cattedra di Antichità Nubiane all’Università di Roma La Sapienza.
Ha pubblicato articoli sulle sue ricerche nelle maggiori riviste archeologiche internazionali.
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