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Ciociaria, un viaggio tra arte, storia, mito e leggende

Domenica, 10 Ottobre, 2010

Nel cuore d’Italia, nel meridione del Lazio, dove in origine furono gli Ernici, il misterioso popolo italico, si nascondono tesori incantevoli, cittadine antiche dove il segno della storia parla di Roma e del Papa Re, dove la natura incorrotta e sublime fa da corte ideale alle bellezze nate dal genio degli antichi.

 

Questa è la Ciociaria storica, crocevia di popoli, di santi e di eserciti che fin dall’antichità transitavano per queste montagne, i Monti Ernici appunto. La zona che fu assai impervia, è fitta di alte colline ricche di boschi secolari e di borghi ‘ciclopici’ dove nacquero grandi personalità di Roma antica e quattro tra i Papi più celebri dell’età medievale e del Rinascimento. 

 

Oggi quel carattere ‘impervio’ non è più tale, ma certo ha permesso che gli aspetti più rigogliosi e splendidi di questa natura siano giunti a noi quasi vergini. Stessa sorte è toccata alle cittadine sorte tra questi colli: i tratti della storia sono ancora lì, ben visibili, attentamente conservati e recuperati al vivere contemporaneo. Su e giù tra boschi e colline si può tracciare un ideale percorso, un fazzoletto di verde, vagamente rettangolare ai cui margini si adagiano la bella Alatri, l’erudita Veroli, l’inespugnabile Ferentino e la ricca Anagni. Erano Aletrium, Verulae, Ferentinum, Anagnia, municipium romane e prima città italiche di cui Anagni era la capitale. 

 

Proprio in età preromanica vennero posizionate le grandi cinte murarie dette ciclopiche, per la loro imponenza, che abbracciano e proteggono centri abitati ricchi di tesori costruiti nei secoli a venire. I Romani sconfissero gli Ernici e provvidero ad allargare, fortificare, arricchire le città dei vinti. Ed ecco strade, fonti, mercati coperti, terme ed anfiteatri a testimoniare la potenza di Roma. Il medioevo e il Rinascimento diedero la stura alla fioritura di chiese, palazzi nobiliari, centri storici di grande bellezza. 

 

Tutto questo si rintraccia ed è ben visibile tra le mura di Alatri, Ferentino e Veroli mentre la fiorente Anagni resta celebre soprattutto per i Papi che vi nacquero e che vi abitarono. Ma se la memoria dei secoli passati rifulge nelle città, celate tra le pendici dei Monti Ernici, splendono le testimonianze di una fede antica, tanto cara agli abitanti di Ciociaria. Due nomi per tutti: Trisulti e Casamari. Grandi abbazie isolate, perse tra lecci e faggi, fondate da frati eremiti che percorrevano le antiche vie della cristianità verso Cassino. 

 

 

Luoghi dello spirito ove iniziò precocemente l’opera di evangelizzazione e dove continua il pellegrinaggio delle genti ciociare attirate dalla forza della fede e dal fascino della storia che vivono intatte nelle grandi abbazie del Lazio meridionale. Più mondani, invece, ma non meno interessanti sono le tradizioni legate ad uno dei piaceri più grandi, quello della gola. Sapori antichi, semplici e corposi dove si uniscono le suggestioni di tre regioni, quella laziale naturalmente, più quelle di Campania e Abruzzo. Risultato piatti sapidi e dal gusto strepitoso. Regnano su tutto le indomabili fettuccine, seguite dagli onnipresenti abbacchio e capretto. E poi una cascata di formaggi sublimi, salumi di montagna, pizze rustiche e via di questo passo. Buon appetito.