"SPAZIO TOURING E CAFFE' LETTERARIO" -CHIESA DEL MONTE DEI MORTI A SALERNO-

Il progetto di uno “Spazio Touring e Caffè letterario”, all’interno della chiesa del Monte dei Morti, detta dei “Morticelli” a Salerno, prende spunto e motivazioni dal bando promosso dal Ministero dei Beni Culturali :
“ Cultura no profit”, che ha come obiettivo la realizzazione di progetti per la gestione di beni immobili, del demanio culturale dello Stato, che ne assicurino la conservazione, ne promuovono la pubblica fruizione e una migliore valorizzazione; “ con questo atto le associazioni no profit attive nei territori potranno partecipare con una procedura chiara e trasparente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, uno strumento che consentirà di partire dal basso nell’adempimento dell’articolo nove della Costituzione. Pubblico e privato sociale perseguono infatti lo stesso obiettivo a favore del patrimonio culturale a vantaggio dell’intero sistema del Paese”- Dario Franceschini.
La proposta progettuale realizzata dal’arch. M.R. Carbonaro con tre giovanissimi neo-geometri, Nino Bottiglieri, Robero Naddeo e Raffaele Muccioli, vede interessato un monumento salernitano da tempo chiuso al pubblico, attualmente investito da un intervento strutturale, di restauro conservativo , dall’Ufficio Tecnico del comune di Salerno.
LA STORIA
La CHIESA DEL MONTE DEI MORTI, detta dei “Morticelli” è una dei quattro esempi di edificio religioso a pianta centrale presenti a Salerno. Realizzata nel 1530, in stile tardo rinascimentale su progetto dell’architetto Antonio De Ogliara, fu eretta dai cittadini salernitani in onore dei Santi Martiri Sebastiano, Cosma e Damiano, in seguito alla pestilenza di quell’anno, come voto per lo scampato pericolo. Molteplici gli interventi che modificarono il primo assetto del monumento .
Nel 1615 divenne sede della Confraternita del Monte dei Morti, a quel tempo i cristiani , allo scopo di far guadagnare il paradiso a tutti i defunti, compresi i poveri, si preoccupavano di far celebrare messe per “ le anime del purgatorio”, con le offerte e le donazioni dei fedeli raccolte proprio dalla Confraternita.
L’edificio in quel periodo subì delle modifiche importanti, susseguite da quelle tra la fine del XVII e agli inizi del XVIII secolo. Nel 1859, fu restaurato su progetto dell’architetto Paolo D’ Ursi , in seguito ai danni subiti dal terremoto dell’anno precedente. Nel 1947 divenne sede della Confraternita di S. Bernardino fino al 1980 quando fu dichiarata inagibile per i danni subiti dal importante terremoto di quell’anno.
Oggi il monumento si presenta a pianta circolare ottagonale, sormontata da una cupola, impostata su un tamburo anch’esso ottagonale, che si chiude con una luminosissima lanterna. All’interno sono presenti un altare maggiore policromo e quattro altari, sempre policromi, minori. Ai lati dell’altare maggiore due portali conducono alla sacrestia con pianta quadrata e volta a vela. Retrostante l’altare maggiore una scala collega la sala con alcuni ambienti al piano superiore che portano al campaniletto a vela.
All’esterno le facce dell’ottagono si presentano lisce e prive di membrature architettoniche, in contrasto con il portale dell’ingresso principale, di gusto classico con la rappresentazione di teschi e scheletri a rilievo.
Una doppia cornice collega le facciate ad un tamburo su cui s’imposta la cupola a ombrello ad otto spicchi sormontata da una lanterna.
IL PROGETTO
L’edificio posto in una delle storiche piazze della città (nel cuore di un centro storico che si pone come straordinario esempio di tessuto urbano che ha saputo conservare le sue diverse stratificazioni storiche susseguitesi nei secoli) si presta per dimensioni, collocazione ed imponenza come ottima location per una attività votata ad accogliere frequentatori interessati ad avere incontri, confronti e scambi di opinioni tra diverse culture, dove nuovi modelli di convivenza si ricreano all’insegna della libertà e dell’originalità delle proposte: letterarie, artistiche, gastronomiche e turistiche legate al mediterraneo.
Il programma del Caffé letterario, dovrebbe prevedere dibattiti e interviste con autori, letture sceniche, reading, dibattiti, musica dal vivo jazz, rock, funky fino all’elettronica e alla classica, esposizioni d’arte e di fotografia, attività dedicate all’infanzia ed ai giovani. Quindi il caffè letterario è stato collocato dai progettisti all’interno della chiesa a pianta ottagonale, prevedendo un secondo livello , realizzato con una struttura autoportante in acciaio e vetro, per non danneggiare la muratura originale del monumento .
Il vetro, in questo caso, è stato usato per creare trasparenze che permettono la lettura dell’edificio nelle sue caratteristiche storiche architettoniche, senza barriere visive.
Al primo livello, al centro dell’ottagono di base, è stato allocato il bar, intorno, sfruttando un percorso circolare, una serie di postazioni con impianti di internet – point, dove si potrà offrire la più ampia ospitalità a semplici fruitori o a scrittori e artisti di ogni provenienza, creando ambienti versatili e predisposti ad adattarsi, in funzione del momento della giornata e del programma in corso.
Gli ambienti del primo e del secondo livello, di volta in volta si trasformeranno in un salotto interattivo per un dibattito, in una sala per l’ascolto musicale, un angolo per un reading o un’intervista, per uno spazio espositivo per le arti visive, book-shop , oppure una sala di lettura classica o di una vera e propria biblioteca virtuale grazie ai tablet trasportabili nei diversi ambienti del caffé, laddove il lettore trovi più confortevole la consultazione.
Nella sacrestia è stato previsto uno “ Spazio Touring Club Italiano”, associazione no profit, interessata e disponibile ad un coinvolgimento e collaborazione alla valorizzazione degli spazi eventualmente così recuperati e alla loro animazione.
Lo spazio destinato alle proposte turistico - culturali del T. C. I è organizzato in due settori:
il primo è un angolo meeting, circa venti posti a sedere, per la presentazione di iniziative e incontri, libri Touring e riviste e quanto altro proposto dall’associazione sul territorio nazionale; l’altra parte della sacrestia è destinata ad una libreria turistica Touring specializzata e book-shop.
Gli impianti di riscaldamento, a pavimento, e d’illuminazione sospese con tiranti, sono stati studiati nel pieno rispetto del bene architettonico da salvaguardare, gli impianti igienico-sanitari sono stati previsti permettendo l’accesso a TUTTI, come l’accesso al secondo livello del caffè letterario prevede un elevatore in acciaio e vetro. Lo scopo del progetto è quello di riconsegnare alla città ed ai cittadini un monumento non più fruibile, non con una funzione passiva, ma che costituisca un polo nevralgico, vivo e pulsante della cultura locale, pronto ad accogliere giovani e fruitori culturali di ampio respiro.
Il Monumento, così vissuto, rivitalizzato, con una costante fruizione si garantirà la valorizzazione, salvaguardia e tutela del bene Storico-architettonico. Verrà riconsegnato ai cittadini in una veste nuova di particolare rilevanza culturale e turistica per l’intero territorio provinciale-.
Rosita Carbonaro