Un diffuso pregiudizio nato chissà come vuole che la Svizzera sia terra di cioccolato e formaggio con i buchi, null’altro. Eppure il Ticino così vicino all’Italia, così affine alla cultura lombarda è tutt’altro che un luogo culinariamente banale. Specie in questa stagione, quando le montagne che fanno da contorno al lago Maggiore e al lago di Lugano si tingono dei colori dell’autunno, e tutto diventa una macchia di giallo, rosso e verde. Una stagione in cui rifugiarsi nelle castagne e nel risotto, indulgere in polenta e formaggi, eccede in salumi e deliziarsi di funghi, selvaggina e zucche, magari accompagnate da un buon merlot ticinese. Esperienze che si possono fare sedendosi a tavola in un qualunque crotto o ristorante del Cantone, ma che – essendo la Svizzera terra organizzata per definizione – possono diventare il filo conduttore di esperienze alla scoperta del Paese.
Così per esempio i sabati di ottobre sono dedicati alle Saturday Wine Cellar visits nella regione di Lugano (www.luganoregion.com), tra cui la cantina della fattoria Moncucchetto disegnata da Mario Botta. Mentre intorno a Bellinzona ci si può dedicare alle escursioni gastronomiche in bicicletta, il Quintour, che permette di scoprire i castelli fortificati di Bellinzona e il piano di Magadino, con le sue tranquille strade secondarie tutte da scoprire grazie a un itinerario pianificato dal locale ufficio del turismo. Ufficio che, volendo, offre anche uno zaino con un ricco pranzo al sacco oltre alle informazioni sull’itinerario e le cartine (www.quintour.ch). Intorno a Locarno invece il sabato si va In gir par cantin, una escursione culinaria di dieci chilometri in bicicletta che permette di andare lungo il lago e il fiume Maggia alle tre cantine vinicole della regione (www.ingirparcantin.ch). Esperienza assai simile a quella che si può fare nel Mendrisiotto prenotando il tour Mendrisiotto Terroir (www.mendrisiottoterroir.ch), che permette di andar per cantine, conoscere i vignaioli, relazionarsi con gli agricoltori e assaggiare specialità culinarie come lo zincarlin, un formaggio transfrontaliero che si produce in Ticino ma anche sul lago di Como. Perché la cucina ticinese, cioccolato a parte, non è così diversa da quella lombarda.