Tutto ebbe inizio nel 1816 quando il reverendo Joseph Mohr, che allora aveva in carico la parrocchiale di Mariapfarr nel Lungau, scrisse le parole musicate due anni dopo dall'insegnante e organista di Arnsdorf Franz Kavier Gruber, di Stille Nacht. Alla vigilia di Natale del 1818 i due la intonarono per la prima volta a Oberndorf dove ancora oggi si può visitare la cappella, ricostruita in seguito a un'alluvione, per poi proseguire con un bel sentiero, verso il paese natale di Gruber. Proprio all'organista è dedicato un museo a Wagrain, mentre nel museo Stille Nacht di Hallein si può vedere una delle sole quattro copie esistenti dello spartito in re maggiore che ha conquistato il mondo. L'Austria inizia proprio questo Natale a celebrare l'anniversario con una serie di eventi tra il Salisburghese (www.salzburgerland.com/it/) e il Tirolo (www.tirolo.com): una valida alternativa ai soliti mercatini di Natale. Ma siccome Stille Nacht fu un successo planetario, in Italia cantiamo abitualmente la versione scritta, non tradotta, del prete bergamasco Angelo Meli che la pubblicò proprio 80 anni fa, nel 1937, presso le Edizioni Carrara di Bergamo. Un doppio anniversario per una hit senza tempo.