Lo sport è sfida, conquista, rischio. Ma è anche superare i propri limiti. Lo sa bene Nico Valsesia, ciclista e fondista di corsa in montagna, che nel 2013 ha avuto l’idea di partire dal mare per raggiungere la vetta del monte Bianco nel minor tempo possibile, unendo bici e corsa. E ora con la stessa sfilosofia sfida le montagne più alte della Terra.
Un progetto simile, From 0 to 0, lo porta avanti oggi anche Andrea Lanfri, che nel 2015 per una meningite ha perso entrambe le gambe e sette dita delle mani. Anche Lanfri, che è atleta paralimpico, parte dal livello del mare, raggiungere la vetta di una montagna e torna alla base, in bicicletta e facendo arrampicata libera. Così ha già conquistato le Alpi Apuane e l’Etna.
Poi c’è Michele Maggioni, guida alpina, trekker e alpinista, che per le conseguenze di un incidente stradale, nel 2017 deve amputare il piede sinistro, e nonostante questo pratica ancora, con l’aiuto di protesi, alpinismo, arrampicata, sci, trekking.
Tre storie di coraggio, tenacia, determinazione, che verranno raccontate dagli stessi protagonisti sabato 18 settembre a Chiari, nell’ambito di Lo sport oltre l’ostacolo, manifestazione dedicata a sport e disabilità organizzata dal 17 al 19 settembre presso il Polo scolastico di via Lancini a Chiari (Bs), dall’associazione TeamLife. Nata nel 2019, l’associazione fa attività di promozione sportiva e non per prevenire e combattere il sarcoma nei bambini e nei ragazzi.
Nel corso dei tre giorni, momenti di puro intrattenimento - teatro, ballo, improvvisazione teatrale, prestidigitazione…- si alterneranno a testimonianze e incontri con persone che nei modi più diversi vivono lo sport nonostante una disabilità.
Per saperne di più, teamlife.it