Dici lavanda e pensi subito alle distese blu e viola della Provenza. Eppure non è necessario andare tanto lontano per godere della sua spettacolare fioritura. A luglio infatti nel Monferrato e nei quattro punti cardinali della provincia di Alessandria i campi di lavanda regalano panorami mozzafiato e un vera e propria immersione nella natura, il tutto nel pieno rispetto della distanza di sicurezza.

A poco più di un’ora di auto da Torino Milano e Genova, alla scoperta di borghi, pievi e castelli si possono infatti unire foto e selfie sui campi di lavanda a coltivazione biologica e biodinamica e l’acquisto di prodotti legati alla trasformazione della lavanda, dai preziosi olii essenziali (che vengono esportati in molti Paesi, Francia compresa) ai saponi, al miele, all’idrolato, fino ai sacchetti profumati per la biancheria.


 

Un tour sulle tracce della lavanda piemontese può partire da Castelletto d’Erro, nell’Alto Monferrato acquese, sulla dorsale che divide la Val Bormida dalla Valle dell'Erro, vicino al confine ligure. Qui si trovano i sette ettari di lavanda biologica, ma anche rosmarino, rose ed erbe officinali, dell’azienda di Anna Calviello, raggiungibili seguendo la provinciale in direzione di Montechiaro Alto. Una volta raccolta la lavanda viene poi lavorata a Spigno dalla cooperativa Agronatura (http://agronatura.it) di Piercarlo Dappino, che dal 1986 trasforma anche tutta la lavanda della provincia conferita dai soci produttori.
 
Anche Alessandria ha la sua lavanda grazie all’Azienda agricola Cascina Ospedale (cascinadellanonna.com). In questa azienda biologica alle porte della città, che è anche fattoria didattica, oltre a farro, soia, mais, ceci, che vengono macinati a pietra e trasformati in farina, si coltiva sia la lavanda officinale sia la ibrida. Il punto vendita è aperto dal lunedì al sabato (ore 8.30-12.30, no martedì). Info: www.alexala.it.
 
Il Monferrato Casalese si tinge di blu lungo la strada panoramica chiusa al traffico che collega i due borghi di Cuccaro e Lu, partendo dalla chiesetta della Madonna delle Nevi. A metà strada un cartello segnala la presenza di una big bench, una gigantesca panchina affacciata su un ampio panorama punteggiato da campi di lavanda, come quelli, curatissimi ed estremamente scenografici, di La lavanda di Lu (www.lalavandadilu.it), meta di appassionati di fotografia e dove è possibile acquistare direttamente sul campo prodotti a base di lavanda.
 
Questo itinerario della lavanda continua nel borgo di Giarole, tra Valenza e Casale Monferrato, dove alle spalle del vecchio camposanto si trovano i due ettari di lavanda biologica dell’azienda agricola Pavese Andrea. Vanto dell’abitato il suggestivo castello di proprietà dei conti Sannazzaro Natta fin dalla sua costruzione nel 1163 (www.castellosannazzaro.it). Oggi Giose e Letizia Sannazzaro, che vi risiedono, aprono su prenotazione la loro dimora storica alle visite guidate e mettono a disposizione sei camere in bed and breakfast, condividendo con gli ospiti non solo gli spazi ma soprattutto una lunga e bella vicenda familiare. Fra quadri, mobili antichi, fotografie d’epoca, affreschi, divise, uno straordinario archivio appena riordinato e persino gli immancabili fantasmi; il castello, circondato da un romantico parco e da un fossato, restituisce il fascino della storia senza però cadere nella dimensione cristallizzata del museo.

Ultima tappa la parte più orientale della provincia di Alessandria, sui dolci colli tortonesi legati alla figura del campionissimo Fausto Coppi e del pittore Pellizza da Volpedo, autore del celeberrimo Quarto Stato. A Viguzzolo, con la sua pieve romanica dell’XI secolo, in strada Castelletto, si stagliano i campi della tenuta di Giancarlo Nossa. Campi di lavanda nati dalla passione di un giardiniere innamorato del blu.