Il turismo all’aria aperta è uno dei must dell’estate 2020, anche perché è quelli che meglio concilia la scoperta del territorio e della natura alle misure di sicurezza anti-Covid19. Ci sono territori che meglio di altri hanno saputo fare sistema, proponendo pacchetti di esperienze che valorizzano un territorio anziché una singola destinazione. Fra questi spicca il pacchetto Frasassi Experience, tenuto a battesimo dall’Unione Montana Esino-Frasassi, nel cuore verde dell’Appennino marchigiano, in provincia di Ancona. L’idea s’inserisce nel Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità e Anci Marche.
I primi luoghi a proporre un turismo fortemente esperienziale, in cui “fare qualcosa” si sostituisse al “vedere qualcosa” sono stati Fabriano, il Parco naturale regionale della Gola Della Rosse e le grotte di Frasassi; ma la Frasassi Experience è andata arricchendosi con il tempo e ora si propone nell’estate 2020 come un progetto di turismo esperienziale ricco, originale e naturalmente attento alle norme anti-Covid.
Particolare anche la fruibilità di queste attività, grazie a voucher che consentono di scegliere e acquistare singole proposte e personalizzare la propria esperienza. Su www.tipicitaexperience.it e nella app ufficiale di Tipicità è possibile consultare tutte le opzioni e costruire la propria Frasassi Experience (per informazioni, info@appennino-incoming.it), che prosegue ben oltre la fine dell’estate, fino al 30 novembre 2020.
Ecco alcune delle destinazioni e delle proposte di turismo esperienziale più interessanti.
FABRIANO E LA SCOPERTA DELLA CARTA
Città d’arte e città creativa dell’Unesco dal 2013, Fabriano conserva ancora oggi la propria struttura medievale, raccolta intorno alla magnifica piazza del Comune, su cui si affacciano i più importanti palazzi cittadini, fra i quali spicca il gotico Palazzo del Podestà.
Il nome della città è storicamente legato alla fabbricazione della carta e all'invenzione della filigrana. Il Museo della Carta e della Filigrana, che racconta la storia della produzione cittadina dal XII secolo a oggi, è allestito all'interno del complesso di San Domenico. Durante la visita si possono vedere "dal vivo" tutte le fasi della lavorazione ed è particolarmente consigliata con adolescenti e bambini.
FRA GLI ANIMALI DEL PARCO
Nel Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi le proposte di turismo attivo e outdoor si sono moltiplicate: visite in mtb e in fuoristrada, lungo strade e sentieri del parco, con brevi tragitti a piedi armati di torcia, è un altro modo sorprendente di vivere un territorio incontaminato. Molto interessante e originale è poi il safari notturno, sempre in fuoristrada. “Quando parliamo di safari”, spiega il direttore del parco Massimiliano Scotti, “ormai intendiamo vedere e fotografare gli animali nel loro habitat naturale. Ebbene, questo si può fare benissimo senza andare in Africa. Il territorio del parco ospita cervi, caprioli, cinghiali, tassi, istrici, lepri, lupi e aquile. Alcuni si vedono più facilmente, altri - come il lupo - sono più schivi, ma muovendosi di notte, accompagnati da guide esperte e da volontari che conoscono il territorio, non è raro incontrarli".
PORTICI E MINIERE
Altre tappe della Frasassi Experience sono Serra San Quirico, Bandiera arancione Tci noto per le caratteristiche copertelle, camminamenti coperti e porticati a ridosso delle mura, sovrastati da abitazioni. Fra le chiese cittadine da non perdere sono quella di S. Filippo Neri, con una insolita balconata lignea, e soprattutto quella di S. Lucia, uno dei migliori esempi di barocco seicentesco di tutta la regione.
La grande storia ha invece lasciato il segno a Sassoferrato, l’antica Sentinum romana. Qui infatti nel 295 a.C. i Romani si imposero nella cosiddetta Battaglia delle Nazioni, quando sconfissero un alleanza di sanniti, galli etruschi e umbri, iniziando la loro espansione militare nella penisola  e poi sul bacino del Mediterraneo. A Sassoferrato, la proposta è di indossare per un giorno i panni dei minatori che lavoravano nelle locali miniere di zolfo, un percorso guidato tra il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari e il Parco ArcheoMinerario, alla scoperta del mondo del lavoro e del folklore nel territorio sassoferratese.
L’ESPLORAZIONE DELLE GROTTE
Probabilmente l’esperienza più emozionante di tutte, nonché quella che dà il nome all’intero progetto, è la visita delle Grotte di Frasassi. Un luogo magico, fatto di ambienti giganteschi, concrezioni calcaree, stalattiti maestose, colonne di candida roccia e altri elementi sospesi fra la realtà e il sogno. Minuscoli laghetti, altissime volte in cui si perde la percezione della profondità, stanza in cui il buio è assoluto poiché non filtra alcuna luce. In questo mondo parallelo, alla classica visita guidata di 45 minuti le grotte propongono diversi itinerari di visita speleologica, con tutta l’attrezzatura professionale: tuta integrale, torcia frontale e stivali.
Non ci sono corrimani né sentieri, non c’è illuminazione esterna: sono le due guide, una in testa e una in coda al gruppo, a condurci all’interno della montagna. Un’emozione indelebile.
Le grotte si trovano nel territorio di Genga, Comune Bandiera arancione Tci circondato dai boschi sulla cima di un colle nell’alta valle dell’Esino. Tutta l’area è particolarmente indicata per il turismo outdoor: la gola di Frasassi in cui scorre il fiume Sentino e la vicina gola della Rossa appartengono entrambe a un’area naturale protetta dalla Regione. All’interno del parco si trovano numerosi percorsi escursionistici, ma anche luoghi di culto in posizioni isolate e suggestive, come l’eremo di S. Maria Infra Saxa, un monastero benedettino antecedente al X secolo, scavato nella viva roccia; l’abbazia di S. Vittore delle Chiuse (XI secolo), una delle più importanti testimonianze del romanico nelle Marche; e l’eremo di Grottafucile.