In Italia ci sono centinaia di Carnevali che meritano di essere visti, da Venezia a Viareggio, da Fano ad Acireale. Ma ce n’è uno assolutamente unico nel suo genere: lo Storico Carnevale di Ivrea. Un carnevale che trasforma la rievocazione storica in una grande festa, ma anche in una spettacolare battaglia ricca di colori e di profumi: la Battaglia delle Arance.
Lo spirito dello Storico Carnevale vive infatti nella rievocazione di un episodio di liberazione dalla tirannide: un barone, storicamente riconosciuto nel Marchese di Monferrato, che affamava la città venne scacciato grazie alla ribellione di Violetta, la figlia di un mugnaio che non volle sottostare allo ius primae noctis e che, uccidendolo, accese la miccia della rivolta popolare.
La Battaglia delle Arance rievoca proprio questa rivolta: il popolo è rappresentato da squadre di aranceri a piedi che combattono – sprovvisti di protezione – contro i soldati del tiranno posti su carri trainati da cavalli che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature. Tirare le arance ha dunque una valenza simbolica ma è pura goliardia: una stretta di mano, dopo, sancisce la pace. Una speciale commissione osserva, nei tre giorni di suo svolgimento, l’andamento della battaglia e assegna un premio alle squadre che, per ardore, tecnica e lealtà, si sono maggiormente distinte.
Le nove squadre occupano ognuna una zona fissa mentre i carri si alternano all’interno delle piazze. Anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli sono elementi che concorrono a definire le classifiche finali. Tra i protagonisti vi sono infatti anche i cavalli, da sempre oggetto di grande cura e rispetto in città.
OLTRE LA  BATTAGLIA
Il Carnevale eporediese si caratterizza per un complesso cerimoniale che attinge a diverse epoche storiche e che trova massima espressione nel Corteo Storico. Protagonista è la Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa. Ad accompagnarla il Generale napoleonico che guida il brillante Stato Maggiore e, a seguire, il Sostituto Gran Cancelliere, cerimoniere e rigido custode della tradizione, i giovanissimi Abbà, due per ognuno dei cinque rioni e il Podestà rappresentante del potere cittadino.
In segno di partecipazione alla festa, tutti i cittadini e i visitatori a partire dal Giovedì Grasso scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione alla rivolta e l’aspirazione alla libertà, come per i protagonisti della Rivoluzione Francese.
I GIORNI CLOU
I giorni clou del 2020 saranno sabato 22 febbraio con la presentazione della Vezzosa Mugnaia dal balcone del Municipio in Piazza di Città e i tre giorni successivi, domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 febbraio: giorni in cui il Corteo Storico e la Battaglia delle Arance animeranno e coinvolgeranno tutta la città di Ivrea.