Ci siamo: Procida è ufficialmente Capitale italiana della cultura con il tema La cultura non isola. Dopo la nomina lo scorso anno, c’era molta attesa per scoprire come l’isola campana potesse affrontare questa importante sfida e, a giudicare dall’intenso calendario di eventi che inizierà il 22 gennaio, è evidente che il lavoro è stato proficuo e molto coinvolgente.
Il dato che emerge immediatamente è proprio il coinvolgimento diretto degli abitanti che sono pronti ad accogliere le migliaia di visitatori che dovranno scegliere tra circa 150 eventi distribuiti in un cartellone lungo 330 giorni. Sono cinque le sezioni previste, tutte declinate con un verbo: Procida inventa, ispira, include, impara e innova.
Ma non ci saranno solo grandi eventi. Tra i punti forti del programma anche 44 progetti culturali e la rigenerazione di sette luoghi dell’isola -  tra i quali il cinquecentesco Palazzo d’Avalos, ex carcere borbonico nella cittadella medievale di Terra Murata, per un progetto a lungo termine che di certo non si concluderà con la fine di questo intenso anno da Capitale.
È la prima volta che questo prestigioso riconoscimento va a un piccolo centro e non a un capoluogo: Procida infatti ha poco più di diecimila abitanti, è la più piccola delle isole del Golfo di Napoli e anche quella meno battuta dal turismo. Di origine vulcanica, ha uno sviluppo costiero di circa 19 km e una superficie di 4,3 km quadrati. Si ritiene che Procida fosse abitata già nel XVI secolo a.C., probabilmente da coloni greci. Con le isole vicine appartiene all’area marina protetta Regno di Nettuno.
Info e programmi di procida Capitale italiana della Cultura 2022 sono consultabili sul sito dedicato procida2022.com.