Quando si fa squadra tutto funziona meglio e le opportunità raddoppiano. Nasce da questa convinzione l’alleanza, in Lombardia, della Rete degli Orti botanici e la Reete dei Giardini storici, che per la prima volta lavoreranno insieme per la tutela di un patrimonio straordinario e per favorirne la scoperta di turisti e curiosi.
GLI ORTI BOTANICI
La Rete degli Orti Botanici della Lombardia è una Associazione non profit nata nel 2002. Ne fanno parte: l’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino Botanico Alpino “Rezia” di Bormio (Sondrio); gli Orti Botanici milanesi di Brera e Città Studi; l’Orto Botanico di Pavia e il Giardino Botanico “G. E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (Brescia). La Rete si occupa inoltre della tutela, della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli Orti Botanici, con particolare attenzione alla conservazione delle piante, alla divulgazione scientifica e alle attività educative. Pe saperne di più, www.reteortibotanicilombardia.it
I GIARDINI STORICI
La Rete dei Giardini Storici è un'associazione no profit nata del 2008 per coadiuvare le Amministrazioni locali e gli Enti territoriali nella tutela, conservazione e gestione di giardini e parchi storici.
Alla ReGiS aderiscono: il Comune di Cinisello Balsamo con il giardino di Villa Ghirlanda Silva (sede e capofila), il Consorzio Reggia di Monza con il Parco della Villa Reale, Lainate con il giardino di Villa Visconti Borromeo Litta, Cuggiono con il parco di Villa Annoni, Desio con il giardino di Villa Cusani Traversi Tittoni, Cesano Maderno con il giardino di Palazzo Borromeo, Gorgonzola con il parco Sola Cabiati, Legnano con il parco dell’ex sanatorio Regina Elena, Rho con il giardino di Villa Burba, Sesto San Giovanni con i giardini delle ville Zorn e Mylius, il Politecnico di Milano (Centro PaRID), le scuole per giardinieri di Fondazione Minoprio e Scuola Agraria del parco di Monza, la Soprintendenza milanese. per saperne di più, www.retegiardinistorici.com
Tutelare il patrimonio nella sua complessità e condividerlo grazie al lavoro di volontari ed educatori è il prossimo passo per andare incontro a una primavera di colori, profumi e storie.