Quando il tuo Paese è coperto all’80 per cento da foreste, hai più fonti naturali di tutta Europa, l’aria più pulita e qualcosa come 180mila laghi di ogni dimensione il minimo che tu possa fare è perderti cura dell’ambiente. Che è quello che i finlandesi fanno da molto tempo. Ma siccome sono finlandesi lo fanno in modo strutturato e deciso, anticipando passi e azioni che altrove non sono neanche in discussione. Non sorprende così che il Paese nordico abbia lanciato il programma Sustainable Travel Finland, un progetto che punta a rendere la sostenibilità nel campo del turismo la nuova regola. «Vogliamo conservare e preservare la nostra natura pura così come è, anche perché il modo di vivere dei finlandesi è fermamente radicato nella natura, che fa parte pienamente della nostra cultura» spiega Liisa Kokkarinen, manager dell’area dedicata allo sviluppo sostenibile di Visit Finland.
In un Paese che dichiaratamente punta a eliminare l’utilizzo delle energie fossili entro il 2035, un progetto come questo investe tutti gli ambiti: economici, ecologici, sociali e culturali. Possono partecipare sia singole aziende che operano nel settore turistico, che intere destinazioni. Chi abbraccia la filosofia del Sustainable Travel Finland per disegnare i suoi piani di sviluppo a breve e lungo termine e dimostra di essere in regola con i 7 punti del programma (dal consumo di energia rinnovabile alla sostenibilità ambientale delle sue attività) riceva la certificazione di qualità. La prima destinazione a ricevere il marchio è Posio, una piccola comunità di 3mila abitanti che si trova in Lapponia. Una comunità immersa nella natura di due parchi nazionali, Riisitunturi e Syöte, dove si può visitare il canyon di Korouoma canyon, il lago di Livojärvi e il centro culturale di Pentik-mäki.