Brescia celebra l’universo femminile con la mostra Donne nell’arte, da Tiziano a Boldini, allestita nello storico Palazzo Martinengo fino al 7 giugno. In esposizione oltre 90 capolavori che rendono omaggio alla centralità delle donne nella società e nella storia dell’arte italiana nel corso di quattro secoli, dal Rinascimento alla Belle Époque. Senza cadere nella trappola del cliché e dello stucchevole la mostra indaga da ogni prospettiva iconografica un tema di grande importanza socio-culturale. In otto sezioni – Sante ed eroine bibliche; Mitologia in rosa e storia antica; Ritratti di donne; Natura morta al femminile; Maternità; Lavoro; Vita quotidiana; Nudo e sensualità – il curatore Davide Dotti offre un viaggio affascinante nella bellezza, nella sensualità, nel temperamento e nei molteplici ruoli che le donne hanno rivestito nella storia.
 
In una straordinaria galleria di volti e corpi femminili, nelle sale di Palazzo Martinengo si incontrano Salomè e Betsabea, Diana e Venere, Circe e Dafne, Cleopatra e Lucrezia ma anche nobildonne sontuosamente abbigliate, madri amorevoli, nudi provocanti, povere lavoratrici, languide fanciulle e umili pastorelle ritratte con affettuosa partecipazione o rispettosa attenzione da pittori del calibro di Guarcino, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi e Boldini, con tre eccezionali nudi.
In mostra fra le altre una Maddalena penitente di Tiziano da una collezione privata tedesca, esposto per la prima volta in Italia, e un disegno Coppia di amanti di Gustav Klimt, anch’esso da collezione straniera ed eccezionalmente esposto per la prima volta al pubblico, che possono essere considerati un’anticipazione stilistica di due fra i maggiori capolavori di questo maestro dell’avanguardia viennese, il celeberrimo Il bacio e L’abbraccio del Fregio Stoclet.
 
Di grande interesse anche la sezione dedicata alle nature morte realizzate da pittrici come Amanzia Guerillot. Perché le donne nell’arte non sono solo soggetti affascinanti ma anche vere e proprie protagoniste.

INFORMAZIONI
Sito web www.donnenellarte.it.