Si può viaggiare in Europa? E nel resto del mondo? E rientrare in Italia? Ecco le norme aggiornate
Coronavirus e viaggi: dove non possono andare gli italiani
- Viaggi e spostamenti in Italia
- Viaggi verso l'Europa
- Viaggi verso il mondo
- Ingresso/rientro in Italia

Attenzione, però:
1. Per il rientro in Italia si veda successivamente il paragrafo "INGRESSI IN ITALIA".
3. La Farnesina avvisa i viaggiatori: "Sebbene la nuova normativa vada verso una semplificazione e un progressivo ripristino dei viaggi da/per l’estero, l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa. Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono ancora considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario, o comunque un rischio connesso all’emergenza sanitaria causata da Covid-19 (ad esempio, cancellazione di voli). In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso/rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Tali procedure interessano, secondo la normativa locale, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali e a cui non è consentito spostarsi. Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19.
In particolare (dati aggiornati al 3 agosto), queste sono le misure per entrare negli Stati europei:
Bosnia Erzegovina - In data 26 maggio 2022 il Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina ha abrogato la precedente decisione relativa alle misure restrittive per l'ingresso dei cittadini stranieri in Bosnia Erzegovina in considerazione dell’emergenza pandemica da COVID-19.
Per l'ingresso degli stranieri in Bosnia ed Erzegovina cessa pertanto l'obbligo di sottoporsi preventivamente a un test PCR negativo o test antigenico rapido per il virus SARS-COV-2, o di esibire certificazioni vaccinali o di guarigione da COVID-19.
Per maggiori informazioni sulle condizioni di ingresso in Francia si prega di consultare QUI.
L’uso della mascherina è poi raccomandato – ma non obbligatorio – sia al chiuso per i soggetti ad alto rischio sanitario, sia all’aperto in caso di situazioni di assembramento.
Collegamenti internazionali e interni
1) A partire dal 1° maggio 2022, NON è più richiesta ai viaggiatori la presentazione della Certificazione Digitale Covid-UE (cosiddetto “Green Pass”), o equipollente ai fini dell'ingresso nel Paese.
Nota bene: in modo analogo non è più richiesta l’esibizione del Green Pass per i collegamenti aerei o i traghetti interni al Paese e per accedere alla pressoché totalità delle attività e dei servizi (si veda anche la sezione “Situazione Sanitaria”).
2) A partire dal 15 marzo 2022 non è più richiesta la compilazione del PLF per poter fare ingresso in Grecia. L’Ambasciata consiglia comunque di compilare la versione semplificata del PLF, disponibile su travel.gov.gr, dal momento che è possibile ottenere l’emissione della Certificazione Digitale Covid-UE di guarigione o di negatività al tampone molecolare o rapido da parte delle Autorità greche esclusivamente tramite la compilazione del PLF.
3) A partire da aprile 2022 non è più previsto un controllo a campione – con test rapido – all’arrivo in Grecia. Rimangono comunque in vigore le misure che prevedono – in caso di positività al Covid-19 rilevata in Grecia – un periodo di quarantena obbligatoria da trascorrere nel Paese. Per un approfondimento sulle procedure di quarantena previste dalle Autorità elleniche si raccomanda un’attenta lettura dell’approfondimento a cura dell’Ambasciata.
Maggiori informazioni sulle misure previste per l’ingresso in Grecia sono disponibili sul seguente sito, a cura della Protezione Civile greca: https://travel.gov.gr/#/.
Dal 1 aprile 2022 non è più richiesta la certificazione digitale Covid-UE (Green pass), né altra certificazione. Inoltre, non è più richiesta la compilazione del questionario Covidpass. Dal 15 maggio 2022 non sono più obbligatorie le mascherine sui mezzi pubblici. Maggiori informazioni sulla situazione in Lettonia sono disponibili - in lingua inglese - sul seguente sito https://covid19.gov.lv/en/support-society/how-behave-safely/covid-19-control-measures
Anche l’obbligo di mascherina, nel trasporto pubblico interno, è stato revocato, tuttavia è ancora obbligatorio indossare la mascherina per i viaggi verso/dall’Austria.
La frontiera tra la Svizzera e il Liechtenstein è aperta: la Svizzera si occupa dell'immigrazione e delle questioni doganali per il Liechtenstein ed i requisiti di ingresso sono i medesimi per entrambi i Paesi.
Lituania - Dal 1° maggio 2022 per gli arrivi in Lituania non viene applicata alcuna restrizione relativa al COVID-19:
• non vi più divieto per l’arrivo degli stranieri;
• non occorre più compilare il modulo del passeggero sul sito del Centro Nazionale per la Salute;
• non occorre più effettuare test COVID-19, neanche se la persona non è vaccinata o guarita;
• non è più richiesto l’isolamento.
Lussemburgo - Dal 22 aprile 2022, per fare ingresso nel Paese via aerea, non è più richiesto (indipendentemente dai motivi del soggiorno) di esibire, al momento dell’imbarco, né il certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19, né il certificato di guarigione o il risultato negativo al tampone antigenico o molecolare effettuato prima della partenza.
I cittadini di Paesi extra UE ed extra Schengen (ad eccezione di coloro in possesso di regolare permesso di soggiorno individuale o per ricongiungimento familiare di un cittadino UE), invece, possono fare ingresso da Paesi terzi solo se in possesso del certificato di vaccinazione completa (considerato equipollente in Lussemburgo) o del certificato di guarigione, oppure se viaggiano per motivi “essenziali” (lavoro, studio, salute, assoluta urgenza).
L’elenco dei Paesi terzi (extra UE/SEE) dai quali è possibile entrare in Lussemburgo per motivi non essenziali, anche senza aver completato il ciclo vaccinale o in mancanza del certificato di guarigione, include, attualmente: Arabia Saudita, Bahrein, Cile, Cina (previa conferma sulla base di reciprocità in ambito UE), Colombia, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Ucraina, Uruguay (oltre ad altri luoghi quali Hong Kong, Macao e Taiwan).
Per maggiori informazioni, incluse quelle relative ad ulteriori misure temporanee tuttora in vigore per i cittadini di Paesi terzi che si spostano in Lussemburgo per motivi non essenziali, e a prescindere dal mezzo di trasporto, si rimanda a questo sito (https://covid19.public.lu/en/travellers/visiting-luxembourg.html).
La quarantena non è obbligatoria dopo l’ingresso in Lussemburgo. In presenza di sintomi da COVID-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie), è utile contattare la "Hotline Salute" per informazioni al numero 247-65533, mentre nei casi urgenti è necessario chiamare il 112, oppure rivolgersi al proprio medico curante.
A seguito degli ultimi sviluppi normativi - in particolare dall'11 marzo 2022 - il Governo lussemburghese ha allentato considerevolmente le misure di contenimento in atto nel Paese, rimuovendo in generale sia l'obbligo del "Green Pass" nella vita lavorativa e sociale (bar e ristoranti, luoghi della cultura e dello sport, supermercati, uffici e altri contesti), sia l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto e negli spazi chiusi (ad eccezione di ospedali, strutture di cura e case di riposo).
Si conferma che a partire dal 2 maggio scorso non è più necessario compilare il Passenger Locator Form per accedere a Malta.
Le misure in questione sono oggetto di continui aggiornamenti, per i quali si consiglia di consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia e il sito ufficiale del Governo polacco.
Tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla loro provenienza o dallo scopo del loro viaggio, sono ora autorizzati ad entrare nel territorio nazionale – ivi incluse le Azzorre e Madeira - senza alcun requisito aggiuntivo: questa misura si applica non solo al traffico aereo e agli aeroporti, bensì anche alle frontiere marittime e fluviali.
Serbia - Dal 3 maggio 2022, la Serbia ha abolito tutte le misure COVID-19 per l’ingresso nel Paese.
Ai viaggiatori in ingresso in Spagna per via aerea o marittima provenienti dai Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Schengen, inclusa l’Italia, non è richiesta né la presentazione del Green Pass né la compilazione del formulario di salute pubblica. Dunque, non sono più previste restrizioni all’ingresso legate al Covid-19 per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
INGRESSI DA PAESI NON UE/NON SCHENGEN
Continuano invece ad essere previste restrizioni all’ingresso per i viaggiatori maggiori di 12 anni, provenienti da Paesi Extra-UE ed extra-Schengen. Questa categoria di viaggiatori dovrà presentare alternativamente un Green Pass o certificato equivalente di vaccinazione o guarigione o il risultato negativo di un test Covid-19. Nel caso in cui non si disponga di un certificato Covid-19 UE (Green Pass) o certificato equivalente tra quelli elencati, si dovrà anche presentare il formulario di salute pubblica debitamente compilato. Per maggiori informazioni, incluso il link al formulario di salute pubblica, cliccare qui. Per verificare se il proprio certificato UE o equivalente sia valido: https://www.spth.gob.es.
ISOLE CANARIE
Le disposizioni vigenti per le Isole Canarie sono uguali a quelle previste per il resto della Spagna. Si rimanda a questo sito per ulteriori informazioni.
Maggiori informazioni in lingua inglese possono essere consultate alle seguenti pagine web istituzionali:
https://polisen.se/en/the-swedish-police/the-coronavirus-and-the-swedish-police/travel-to-and-from-sweden/ https://www.folkhalsomyndigheten.se/the-public-health-agency-of-sweden/communicable-disease-control/covid-19/if-you-are-planning-to-travel/recommendations-for-those-travelling/ Sono disponibili il sito web "Sweden Abroad" e l'applicazione "UD Resklar" per continui aggiornamenti.

VIAGGI NEL MONDO
Attenzione, però:
1. Per il rientro in Italia si veda successivamente il paragrafo "INGRESSI IN ITALIA".
3. La Farnesina avvisa i viaggiatori: "Sebbene la nuova normativa vada verso una semplificazione e un progressivo ripristino dei viaggi da/per l’estero, l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa. Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono ancora considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario, o comunque un rischio connesso all’emergenza sanitaria causata da Covid-19 (ad esempio, cancellazione di voli). In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso/rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Tali procedure interessano, secondo la normativa locale, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali e a cui non è consentito spostarsi. Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-192.
Segnaliamo qui le modalità di ingresso soltanto di alcuni Paesi, rimandando al sito Viaggiare Sicuri per l'elenco completo (dati aggiornati al 3 agosto).
Giordania. Per tutti gli stranieri che viaggiano con mezzo aereo verso la Giordania, per ricevere la carta di imbarco è necessaria la registrazione sulla piattaforma (a seguito della quale si riceverà via mail un codice da mostrare al check-in) e compilare e consegnare al banco del check-in un formulario reperibile al seguente link. Per gli stranieri che facciano ingresso in Giordania attraverso i punti di frontiera terrestri, occorre invece registrarsi sul portale.
Per quanto riguarda la possibilità di recarsi in Israele attraverso i valichi terrestri, si raccomanda di verificare in anticipo la fattibilità del passaggio e la documentazione necessaria con le Autorità israeliane. Dalla seconda metà di luglio 2022 si segnalano traffico sostenuto e congestioni al punto di passaggio della frontiera in corrispondenza di King Hussein Bridge/Allenby Bridge che possono determinare prolungate attese e ritardi anche di diverse ore nel passaggio.
Il Governo giordano continua a mantenere in essere le alcune misure per contrastare la diffusione della variante del coronavirus COVID-19 Il movimento tra i diversi governatorati è consentito, ad eccezione delle aree identificate come focolai, rispetto alle quali possono essere imposte restrizioni.
1. un certificato attestante il completamento del ciclo vaccinale con un vaccino approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dagli Emirati Arabi Uniti e recante un QR Code. Per ciclo completo si intende aver ricevuto due dosi dello stesso vaccino da almeno 14 giorni prima della partenza (oppure una dose del vaccino Johnson & Johnson); oppure
2. l’esito negativo di un tampone molecolare (PCR) effettuato nelle 48 ore precedenti e recante un QR Code; i minori di 16 anni (Abu Dhabi) o 12 anni (Dubai) sono esenti dall’obbligo di tampone; oppure
3. un certificato medico valido, provvisto di QR Code, attestante che nel mese antecedente l’arrivo negli EAU l’interessato è guarito dal Covid-19.
In caso non ci si trovi in una delle fattispecie sopra elencate bisognerà presentare un test PCR negativo effettuato entro 48 ore dalla partenza.
Dal 26 febbraio 2022 non è più prevista quarantena all’arrivo.
Per l’ingresso, è obbligatorio presentare un test PCR negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza, corredato dal modulo compilato e firmato, reperibile al seguente indirizzo https://www.mofa.go.jp/mofaj/files/100214764.pdf.
Si invita, in ogni caso, a contattare la Compagnia Aerea prescelta, per accertarsi che non siano richiesti documenti aggiuntivi.
India. Voli nazionali in India Dal 18 ottobre 2021, le autorità indiane hanno disposto il ripristino integrale dei voli interni. Non è necessario ottenere alcuna autorizzazione o permesso per spostarsi in aereo all’interno del Paese. L’accesso all’aerostazione è consentito mostrando il biglietto aereo per la destinazione finale e il passaporto. Ai fini dell’accesso in aeroporto le Autorità indiane raccomandano che i passeggeri attivino sul proprio cellulare l’applicazione di tracciamento gratuita “Aarogya Setu”.
All’arrivo nella città di destinazione, tuttavia, i viaggiatori possono essere soggetti a quarantena, stabilita dalle Autorità statali o municipali, o essere ammessi allo sbarco solo in presenza di certificazione vaccinale o attestazione di negatività al Covid-19 a seguito di test RT-PCR (tampone). Per questa ragione si suggerisce, prima di mettersi in viaggio, di verificare sempre la sussistenza di tali eventuali restrizioni all’arrivo.
Per maggiori informazioni sui voli nazionali, le tariffe in vigore e gli orari disponibili, si invitano i connazionali a consultare le compagnie aeree interessate.
Dal marzo 2022 è stata inoltre ripristinata la validità, precedentemente sospesa, dei visti turistici (sia elettronici, sia cartacei) di durata quinquennale non ancora scaduti. Ai titolari di visto turistico l’accesso al territorio è consentito esclusivamente per via aerea o marittima e mai attraverso le frontiere terrestri. Per elementi dettagliati e aggiornati in merito a quanto sopra si consiglia di far riferimento al sito internet dell’Ufficio immigrazione indiano (Bureau of Immigration: https://boi.gov.in) e di prendere contatto diretto con l’Ambasciata indiana a Roma o il Consolato Generale indiano a Milano.
Quanti abbiano titolo all’ingresso in India devono essere anche in possesso di un certificato di negatività al Covid-19 rilasciato a seguito di test tampone naso-faringeo eseguito nelle 72 ore precedenti l’arrivo nel Paese.
Dal 1° ottobre 2021 i connazionali che si trovino in India con un visto non più valido, o che abbiano superato il tempo massimo di permanenza consecutiva permessa, e intendano prolungare la loro permanenza in territorio indiano devono presentare la domanda di rinnovo del loro titolo di soggiorno al FRRO seguendo la procedura online, a pagamento, descritta nel sito web di FRRO.
Si può chiedere l’emissione di un "Exit Permit", presentando la domanda sul sito web di FRRO, al fine di prevenire l’iscrizione in “lista nera” per l’eventuale futuro reingresso in territorio indiano.
In ogni caso si invitano i connazionali temporaneamente presenti in India a segnalare con urgenza la propria presenza all’Ambasciata d’Italia a New Delhi o ai Consolati Generali a Mumbai e a Calcutta, a secondo della zona del Paese in cui si trovano.
In caso di positività al Covid-19, si invita a prendere immediato contatto con l'Ambasciata a New Delhi o con i Consolati Generale di Calcutta e Mumbai, a seconda della zona del Paese in cui ci si trova.
Adempimenti obbligatori per l’ingresso in territorio indiano Le nuove linee guida prevedono adempimenti pre-partenza distinti, a seconda dei Paesi di provenienza, che vengono suddivisi in: 1) Paesi che hanno un accordo di reciprocità con l’India sul riconoscimento dei certificati vaccinali; 2) Altri Paesi. L’Italia in questo momento rientra nella lista dei Paesi n. 1. I passeggeri provenienti dall’Italia, devono caricare sul portale “Air Suvidha” (https://www.newdelhiairport.in/airsuvidha/apho-registration ):
a) il Green Pass o il certificato vaccinale, attestante il completamento di due dosi di vaccino, oppure un certificato di negatività al Covid-19 a seguito di test RT-PCR (tampone) eseguito entro le 72 ore precedenti il viaggio
b) un’autodichiarazione sanitaria.
E’ stato revocato l’obbligo di osservare un periodo di isolamento fiduciario in casa di 7 giorni mentre viene richiesto di osservare un periodo di auto-monitoraggio di 14 giorni. Non è più previsto l’obbligo di sottoporsi a un test Covid-19 in aeroporto, tuttavia quanti risultino individuati "a campione" (2% dei passeggeri su ciascun volo), su segnalazione della compagnia aerea interessata saranno sottoposti a test RT-PCR (tampone) allo sbarco in territorio indiano, a proprie spese e indipendentemente dal proprio stato vaccinale.
I minori di anni 5 sono esentati dall’obbligo di esibire il certificato di negatività al Covid-19, a seguito di test RT-PCR (tampone) eseguito entro le 72 ore precedenti il viaggio
2. esibire un biglietto aereo di andata e ritorno o un biglietto di sola andata in presenza di ulteriore titolo di viaggio per la prosecuzione del viaggio fuori dell’Indonesia;
3. compilare il modulo di auto segnalazione e-HAC Indonesia, integrato nell’applicazione PeduliLindungi;
4. esibire un certificato (cartaceo o digitale) in lingua inglese attestante il completamento di un ciclo vaccinale anti COVID-19 almeno 14 giorni prima partenza, validato sul sito web Ministero della Salute della Repubblica dell'Indonesia sul modulo e-HAC International Indonesia ( https://vaksinln.dto.kemkes.go.id/ );
5. sottoporsi a controlli della temperatura corporea e di eventuali sintomi riconducibili al Covid-19; in presenza di sintomi e/o temperatura corporea superiore a 37,5° sarà necessario sottoporsi a un test PCR all'arrivo a proprie spese. In caso di positività è previsto l’isolamento a proprie spese in strutture dedicate individuate dal governo indonesiano o presso ospedale in caso di sintomi gravi.
Dal 18 maggio 2022 non è più richiesta l’attestazione di aver effettuato un test PCR anti Covid-19.Dall’8 giugno 2022 non è più richiesto di esibire una polizza assicurativa per la copertura delle eventuali spese medico-sanitarie, tuttavia, visti gli elevati costi nel Paese in caso di malattia, infortuni o in caso di necessità di ricovero ospedaliero, si consiglia vivamente di stipulare una polizza assicurativa medico-sanitaria per il periodo del soggiorno previsto in Indonesia.
Per coloro che hanno completato un ciclo vaccinale anti-Covid-19 almeno 14 giorni prima dell’arrivo in Indonesia non è più necessario sottoporsi a quarantena, mentre resta in vigore l’obbligo di quarantena della durata di 5 giorni per coloro che non hanno alcuna vaccinazione o non hanno completato il ciclo di vaccinazione contro il Covid-19.
All’arrivo in Indonesia vengono effettuati controlli sulla presenza di sintomi di Covid-19, tra cui il controllo della temperatura corporea. In caso di temperatura superiore ai 37,5°C gli interessati verranno sottoposti a test PCR a proprie spese, ed in caso di positività è prevista la quarantena in strutture dedicate, sempre a spese degli interessati.
Ai minori di anni 18 si applicano le regole valide per i loro genitori o accompagnatori maggiorenni.
Esenzioni dall’obbligo di esibire certificazione vaccinale sono previste:
- per i minori di anni 18;
- per coloro che hanno completato un periodo di quarantena e siano guariti dal Covid-19, purché esibiscano certificazione medica al riguardo rilasciata dalle competenti autorità sanitarie del Paese di origine;
- per coloro che non si sono potuti sottoporre a vaccinazione per ragioni di salute, purché ciò sia comprovato da certificazione medica al riguardo rilasciata dalle competenti autorità sanitarie del Paese di origine.
Dal 17 luglio 2022 per gli spostamenti terrestri, marittimi e aerei all’interno dell’Indonesia non è necessario effettuare test anti Covid-19 solo qualora si disponga di certificazione attestante l’aver ricevuto (almeno) la terza dose (booster) di vaccino.
Nel caso in cui si sia ricevuta solo la seconda dose di vaccino è necessario presentare certificazione attestante il risultato negativo di un test antigenico rapido effettuato non più di 24 ore prima della partenza ovvero certificazione attestante il risultato negativo di un test PCR effettuato non più di 72 ore prima della partenza.
Qualora si sia ricevuta solo la prima dose di vaccino, è necessario presentare certificazione attestante il risultato negativo di un test PCR effettuato non più di 72 ore prima della partenza.
Coloro che soffrono di patologie o condizioni di salute che impediscono di sottoporsi a vaccinazione anti Covid-19 sono tenuti ad esibire certificazione attestante il risultato negativo di un test PCR effettuato non più di 72 ore prima della partenza, assieme a certificazione medica rilasciata dalle competenti autorità sanitarie del Paese di origine che attesti l’impossibilità di ricevere la vaccinazione anti Covid-19.
I minori nella fascia di età dai 6 ai 17 anni sono esclusi dall’obbligo di presentare certificazione attestante il risultato negativo di un test rapido o PCR anti Covid-19, purché abbiano completato un ciclo vaccinale.
I minori di anni 6 sono esclusi dalle condizioni esposte sopra, purché viaggino assieme ai propri genitori o accompagnatori.
Per maggiori dettagli si suggerisce di consultare il sito del Ministero del Turismo indonesiano all’indirizzo https://www.indonesia.travel/gb/en/news/new-international-travel-regulations-to-enter-indonesia-as-of-29-november-2021 , sottolineando che solo le autorità indonesiane possono fornire indicazioni ufficiali e attuali sulle modalità di ingresso e soggiorno all’interno del territorio indonesiano, e ad esse è necessario rivolgersi per ogni chiarimento al riguardo e per verificare se possibile e in che modo ottenere un visto d’ingresso per il tipo di attività che intende svolgere in Indonesia.
AFRICA
Egitto. L’Egitto ha eliminato – in data 17 giugno 2022 - tutte le restrizioni all'ingresso legate al COVID-19, per tutti i viaggiatori, sia egiziani, sia stranieri: si raccomanda, tuttavia, una verifica cautelativa con la propria Compagnia Aerea, prima di partire.
b) in alternativa, se la persona presenta sintomi moderati, sarà presa in carico in una struttura ospedaliera, pubblica o privata, secondo il protocollo nazionale in vigore.
Si informa inoltre che potranno essere effettuati test a campione supplementari nell'hotel o nel luogo di residenza dopo 48 ore dall’ingresso nel territorio marocchino.
Le Autorità marocchine hanno anche disposto l’obbligo di presentazione di un certificato vaccinale per circolare
in Marocco e per accedere a qualsiasi ufficio pubblico, agli hotels, ai ristoranti, bar, spazi chiusi, negozi, sale sport e hammam.
I viaggiatori vaccinati sono esentati dalla presentazione di un risultato negativo di test COVID PCR. È opportuno, in ogni caso, verificare con la propria Compagnia Aerea che il risultato negativo di test COVID PCR per viaggiare non venga richiesto dalla Compagnia stessa o dal Paese di transito.
Il certificato di vaccinazione contro il COVID-19 può non essere richiesto a quei viaggiatori in arrivo in Kenya le cui condizioni di salute siano tali da non raccomandare la vaccinazione. Tale condizione deve essere dimostrata con apposito e dettagliato certificato medico redatto in lingua inglese.
Anche nel caso in cui si sia contratto il COVID-19 o ricevuto plasma iperimmune nei 90 giorni precedenti, tali circostanze devono essere documentate con apposito certificato medico in inglese.
I viaggiatori non vaccinati, perché rientranti tra le suddette eccezioni, sono però tenuti ad esibire la prova di un test COVID PCR risultato negativo, valido per 72 ore dal momento del prelievo del campione fino al momento della partenza per il Kenya. Essi saranno altresì sottoposti a test rapidi, al costo a proprio carico di 30 dollari, e dovranno attenderne l’esito negli spazi predisposti nell’area aeroportuale.
Coloro i quali risultino positivi saranno sottoposti a test PCR COVID-19, al costo di 50 dollari, e posti in auto-isolamento.
Il certificato negativo COVID-PCR non è richiesto per bambini di età inferiore a 5 anni.
I viaggiatori che facciano ingresso in Kenya sono tenuti a compilare previamente il modulo online di monitoraggio sanitario - reperibile a questo link - necessario a generare un “QR code” che verrà recapitato agli interessati tramite posta elettronica e andrà presentato ai controlli di sicurezza. Il monitoraggio quotidiano da parte delle Autorità sanitarie keniane e’ previsto proseguire nei 14 giorni successivi all’arrivo, tramite SMS o tramite l’app di Android “Jitenge” del Ministero della Salute keniano.
Ai passeggeri in arrivo è richiesto di caricare digitalmente il proprio certificato di vaccinazione o, ove mancante, il proprio test COVID PCR negativo, sul sito https://globalhaven.org/, dai quali si otterranno dei codici QR che potranno essere richiesti prima dell’imbarco.
Tale sistema potrebbe- a volte- non essere pienamente operativo: si raccomanda, pertanto, di avere sempre con sé il proprio certificato di vaccinazione da COVID o il referto del proprio test COVID PCR in formato cartaceo, redatti in lingua inglese.
Si raccomanda inoltre vivamente a coloro che intendano recarsi in Kenya di munirsi di una adeguata copertura assicurativa per eventuali spese mediche che -in loco - possono essere molto elevate.
Per l’accesso ai luoghi al chiuso potrà essere richiesto di presentare prova di avvenuta vaccinazione dal COVID-19, che si raccomanda dunque di portare sempre con sé.
Per entrare in Sud Africa via aerea, terra o mare non occorre più presentare il proprio certificato di avvenuto completamento del ciclo di vaccinazione in corso di validità, né il risultato negativo di un test molecolare anti-Covid-19.
In tutto il territorio sudafricano non è nemmeno più obbligatorio l’utilizzo della mascherina: si consiglia tuttavia di consultare in anticipo il sito del vettore di trasporto/Compagnia Aerea con cui si viaggia, per accertarsi che quest’ultimo/a non preveda, nel proprio regolamento interno, l’utilizzo della mascherina durante il viaggio.
È stato altresì rimosso il limite al numero di persone che possono partecipare agli eventi pubblici, originariamente previsto per limitare la diffusione del contagio da Covid-19.
AMERICA SETTENTRIONALE E CENTRALE
Le Autorità statunitensi consigliano - suggerimento non avente tuttavia carattere obbligatorio - che il viaggiatore effettui dei test Covid prima e dopo l'arrivo negli Stati Uniti. Rimane altresì consigliato di continuare ad indossare la mascherine all'interno di mezzi di trasporto pubblici.
L'abolizione dell'obbligo di un test anti-Covid non fa venire meno il requisito fondamentale della vaccinazione per l’accesso agli Stati Uniti, con alcune limitate eccezioni.
A tutti i viaggiatori, in aggiunta all’attenta lettura di quanto indicato di seguito, si raccomanda sempre, prima di partire, di verificare le effettive condizioni di imbarco per i voli diretti negli USA con la compagnia aerea prescelta. Si raccomanda inoltre di utilizzare lo strumento di “Travel Assessment” fornito dal CDC statunitense per verificare la normativa applicabile alla situazione del singolo viaggiatore, disponibile su questa pagina.
a) E' ammesso l'ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori che abbiano completato la vaccinazione con i sieri approvati da FDA (Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson) o inseriti nella Emergency Use Listing (EUL) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, tra i quali é incluso AstraZeneca.
b) E' considerato 'fully vaccinated' chi abbia ricevuto - almeno 14 giorni prima dell'arrivo negli USA - la seconda dose di vaccinazione, o la dose singola, nel caso di vaccini che prevedano una sola inoculazione (Johnson and Johnson): il certificato di vaccinazione completa non ha scadenza, ai fini dell’ingresso negli Stati Uniti.
c) Sono ritenuti 'fully vaccinated' anche coloro che abbiano ricevuto una vaccinazione mista, a condizione che sia stata effettuata con vaccini riconosciuti da FDA o inclusi nella EUL (“any combination of two doses of an FDA approved/authorized or WHO emergency use listed COVID-19 two-dose series”).
NB. Una persona che abbia contratto il CoVID-19 e abbia ricevuto una sola dose di vaccino (ad eccezione del vaccino monodose Johnson & Johnson) non è considerata completamente vaccinata per potere viaggiare negli Stati Uniti.
a) Il Certificato di vaccinazione (ammesso anche in formato digitale) deve essere presentato alla Compagnia Aerea al momento dell'imbarco.
b) La Compagnia Aerea dovrà verificare sia la corrispondenza tra i dati del viaggiatore e quelli riportati nel certificato di vaccinazione, sia la circostanza che il certificato sia stato emesso da un Ente o da un Organismo ufficialmente titolato all'emissione.
I minori di 18 anni sono esclusi dall'obbligo di vaccinazione. Non è richiesto un test pre-partenza.
Sono molto limitate le eccezioni all'obbligo di vaccinazione per chi arriva dall'estero. Esse includono:
a) i minori di anni 18;
b) coloro che stiano partecipando a trial clinici Covid 19;
c) coloro che - per ragioni o controindicazioni mediche - non possano essere sottoposti a vaccinazione;
d) coloro che abbiano necessità di viaggiare per motivi di emergenza o umanitari (comprovati da una lettera del Governo degli Stati Uniti);
e) coloro che viaggino con visti non turistici da Paesi con tassi di vaccinazione inferiori al 10% (il CDC - Centro per il Controllo delle Malattie statunitense - dovrà pubblicare la lista di tali Paesi).
Ai viaggiatori stranieri che rientrino nelle suddette eccezioni è comunque richiesto di sottoporsi ad un test Covid (molecolare o antigenico) tra il terzo e il quinto giorno dall'ingresso nel Paese, ma non è richiesto un test pre-partenza.
È inoltre richiesto l’isolamento presso il proprio domicilio per 7 giorni, con la sola eccezione dei minori di 18 anni, i quali non devono auto-isolarsi, salvo risultato positivo del test effettuato dopo l’arrivo. Quest’ultima disposizione può variare da Stato a Stato.
I beneficiari delle suddette eccezioni, che intendano rimanere nel Paese per più di 60 giorni, saranno tenuti ad effettuare la vaccinazione negli Stati Uniti.
Sono fatti salvi i casi di coloro che - per controindicazioni mediche - non possono essere sottoposti a vaccinazione.
Le limitazioni non si applicano ai titolari delle seguenti categorie di visto:
a) A1, A2, A3 (diplomatici e funzionari di Governo)
b) G1, G2, G3, G4 (diplomatici, funzionari di Organizzazioni Internazionali)
c) NATO 1-2-3-4-6 (personale militare o civile che si reca negli USA nel rispetto degli accordi previsti in ambito NATO)
d) C1, C2, C3 (visti per viaggiatori in transito)
d) membri di equipaggio di navi e aerei
e) coloro che viaggino per recarsi presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York (in tal caso, si rende necessaria una lettera di invito da parte delle Nazioni Unite in cui sono indicate le ragioni del viaggio).
1) dimostrare il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, con vaccino/i riconosciuto/i dal Governo del Canada (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca/COVISHIELD e Janssen). I certificati, corredati da traduzione in lingua inglese o francese, qualora l’originale sia stato rilasciato in un’altra lingua, dovranno essere esibiliti alle Autorita’ di frontiera;
2) essere asintomatico;
3) inviare le informazioni obbligatorie tramite "ArriveCAN" (app o sito Web), inclusa la prova della vaccinazione in inglese o francese e un piano di quarantena. Per informazioni, consultare il seguente link: https://www.canada.ca/en/public-health/services/diseases/coronavirus-disease-covid-19/arrivecan.html ;
4) essere ammissibile ai sensi dell'Immigration and Refugee Protection Act ;
5) sottoporsi ad un test all'arrivo, qualora richiesto.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il seguente link: COVID-19 vaccinated travellers entering Canada - Travel restrictions in Canada – Travel.gc.ca
Le Autorità canadesi hanno altresì comunicato che la trattazione delle pratiche relative ai visti può subire ritardi a causa della pandemia.
1) presentare un test pre-partenza e sottoporsi al test il primo (1°) e ottavo (8°) giorno;
2) i minori di età inferiore a 12 anni sono esenti dall’obbligo della quarantena di quattordici (14) giorni;
3) i minori di età compresa tra i 12 e 17 anni dovranno sottoporsi ad un periodo di quarantena di quattordici (14) giorni.
Prima di mettersi in viaggio, è sempre opportuno verificare con la propria Compagnia Aerea l’effettiva operatività del volo, nonché le condizioni richieste dal Governo canadese per l’imbarco stesso.
Per un aggiornamento costante, si raccomanda di consultare, tra gli altri, questo sito web, la pagina web del Dipartimento di Immigrazione canadese, nonché quella dell’Agenzia Federale Canadese per la Salute Pubblica.
Per i passeggeri in partenza. Prima della partenza dalla Repubblica Dominicana è obbligatoria la compilazione di un formulario on line 72 ore prima del viaggio. Per ulteriori informazioni si rimanda ai siti viajerodigital.mitur.gob.do e eticket.migracion.gob.do.
AMERICA MERIDIONALE
Per entrare nel Paese, bisogna presentare un certificato di vaccinazione (ciclo vaccinale completo) ed avere completato il ciclo di vaccinazione da almeno 14 giorni prima dell’imbarco. A partire dal 1 maggio 2022, le persone che abbiano completato il ciclo di vaccinazione da meno di 14 giorni al momento dell’imbarco o che non abbiano completato il ciclo vaccinale o che non si siano affatto vaccinate, potranno presentare l’esito negativo di un test molecolare, effettuato fino a 72 ore prima dell’imbarco o di un test antigenico effettuato nelle 48 prima dell'imbarco.
Si raccomanda di consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Bogotà, i siti e i social del Ministero della Salute colombiano e delle diverse municipalità nonché i siti di Migración Colombia (https://www.migracioncolombia.gov.co/ ) e di Turismo in Colombia (https://www.colombia.travel/es/informacion-covid-19?__cf_chl_jschl_tk__=pmd_a01d33d768f4d26d54fcf7b4aedf4a52326364b6-1627553808-0-gqNtZGzNAnijcnBszQe6). Per quanto riguarda la Capitale, si consiglia anche di consultare il sito https://bogota.gov.co/ e i social del Comune di Bogotà.
Il Governo nazionale ha stabilito che, a partire dal 1 maggio 2022:
- nei Comuni che abbiano raggiunto almeno il 70% di persone con ciclo completo di vaccinazione ed almeno il 40% con dose di rinforzo, è eliminato l’obbligo di utilizzare le mascherine in luoghi chiusi, con eccezione per le strutture mediche-sanitarie, geriatriche, i mezzi di trasporto e le scuole. Si mantiene, al momento, l’obbligo dell’uso di mascherina nei voli commerciali;
- è eliminato l’obbligo di presentazione del carnet di vaccinazione per poter accedere a luoghi pubblici e a stabilimenti privati.
L’emergenza sanitaria in Colombia è terminata il 30 giugno 2022.
Le frontiere terrestri, marittime e fluviali con Brasile, Ecuador, Panama e Perù sono state riaperte dal 19 maggio 2021.
L’ordinanza n. 670 dell’1 aprile 2022 ha confermato l'obbligo di presentare alla compagnia aerea, prima dell'imbarco, un certificato (in formato elettronico o cartaceo) di vaccinazione con vaccini approvati dall'Autorità sanitaria brasiliana (ANVISA), dall'Organizzazione Mondiale della Salute o del Paese di provenienza, la cui somministrazione dell'ultima dose o della dose unica sia avvenuta almeno 14 giorni prima della data di imbarco. Non sono accettati certificati unicamente sotto formato QR-CODE o altro linguaggio codificato. Il certificato deve contenere il nome del viaggiatore e i dati del vaccino (nome commerciale o del fabbricante, numero dei lotti delle dosi applicate e data di applicazioni delle dosi).
II. La presentazione del certificato vaccinale non è richiesta ad alcune categorie di viaggiatori, tra cui: quelli con situazioni di salute tali da controindicare la somministrazione del vaccino, purché in possesso di referto medico; quelli considerati non vaccinabili ai sensi del Piano Nazionale di Vaccinazione del Ministero della Salute brasiliano (https://www.gov.br/saude/pt-br/coronavirus/vacinas/plano-nacional-de-operacionalizacao-da-vacina-contra-a-covid-19), i cittadini brasiliani e stranieri residenti in territorio brasiliano che non siano completamente vaccinati. Tali categorie potranno entrare sul territorio brasiliano dietro presentazione di un test negativo per il rilevamento dell’infezione da covid-19, di tipo antigentico o molecolare RT-PCR, realizzato un giorno prima dell’imbarco.
L'ingresso in Brasile via terra viene consentito ai viaggiatori che presentano lo stesso certificato di vaccinazione indicato per l'ingresso via aerea.
Alle persone che non presentano tali documenti non è consentito l'ingresso salvo alcune eccezioni, tra cui al viaggiatore le cui condizione di salute controindichi la vaccinazione contro il Covid-19, purché certificata da referto medico, e il cittadino brasiliano o cittadino straniero residente in Brasile che non ha interamente completato il ciclo vaccinale.
3. INGRESSO VIA MARITTIMA
L'ingresso in Brasile via mare viene consentito ai viaggiatori che presentano lo stesso certificato di vaccinazione indicato per l'ingresso via aerea, seguendo disposizioni stabilite dall’Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria, per quanto riguarda i passeggeri di navi di crociera.
Si segnala che, in luogo di certificati di vaccinazione completa, non saranno accettati certificati di guarigione da Covid-19.
Tutta la documentazione dovrà essere redatta in lingua portoghese, spagnola o inglese.
La nuova ordinanza non ha termine di validità, dovendosi dunque considerare vigente fino a contrarie disposizioni.
Per informazioni sulla situazione sanitaria e sulle misure adottate per contenere il contagio, consultare la Sezione Sanitaria di questa Scheda.
In caso di minori vaccinati, si applica la suindicata normativa.
In caso di minori non vaccinati, trovano applicazione la seguenti disposizioni:
I minori di 12 (dodici) anni che viaggiano accompagnati sono esentati dal presentare un risultato del test Covid-19 a condizione che tutti gli accompagnatori presentino risultati negativi o non rilevabili della RT-PCR o del test antigenico, effettuati 1 (uno) giorno prima dell'imbarco / ingresso in Brasile; I bambini di età compresa tra 2 (due) e 12 (dodici) anni, che viaggiano non accompagnati, devono presentare risultati negativi o non rilevabili della RT-PCR o del test antigenico, eseguiti 1 (uno) giorno prima dell'imbarco/ ingresso in Brasile ;I bambini di età inferiore ai 2 (due) anni sono esenti dalla presentazione dei risultati del test covid-19 per viaggiare in Brasile
- Stato di Emergenza Nazionale per Pandemia da virus Sars-CoV-2 fino al 30 giugno 2022;
- Stato di Emergenza Sanitaria per Pandemia da virus Sars-CoV-2 fino al 2 agosto 2022.
Per l’ingresso in Perù dei peruviani, stranieri residenti e stranieri non residenti ,di età pari o superiore a 12 anni, la cui destinazione finale è il territorio peruviano, indipendentemente dal Paese di origine, sono attualmente in vigore le seguenti misure:
- Per i viaggiatori che abbiano completato il ciclo vaccinale, è richiesta la presentazione di un idoneo certificato che attesti il completamento del ciclo vaccinale secondo la normativa del Paese di residenza (a mero titolo di esempio, un c.d. green pass dove siano chiaramente indicate le dosi come 2/2, 3/3 etc .);
- Per i viaggiatori non vaccinati, o con il ciclo vaccinale non completo, è richiesta la presentazione dell’esito negativo di un test PCR, effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’imbarco al punto di origine del viaggio.
- Ai minori di 12 anni di età non viene richiesto alcun certificato di vaccinazione o risultato di un test COVID-19, ma solamente l’assenza di sintomi all’imbarco.
- Potranno essere effettuati dalle Autorità sanitarie aeroportuali controlli sanitari a campione all'arrivo e, in caso di positività rilevata, potranno disporre le relative misure preventive del contagio (come l'isolamento fiduciario).
- A tutti i viaggiatori in ingresso in Perù è inoltre richiesta, entro le 72 ore precedenti il volo, la compilazione di una dichiarazione giurata. Questo è un requisito essenziale per essere autorizzato a salire sull'aereo. La dichiarazione giurata si compila on-line a questo link https://djsaludviajero.minsa.gob.pe/dj-salud/ .
- Per i voli verso l'interno del Paese (locali), sarà necessario esibire, all’atto dell’imbarco la prova di aver completato, in Perù o all’estero, un ciclo completo di vaccinazione Covid-19 o, in mancanza, un risultato negativo di una prova molecolare con data del risultato non superiore alle 48 ore antecedenti l’imbarco.
- È in ogni caso necessario, all’atto dell’ingresso in luoghi pubblici o aperti al pubblico al chiuso (ad esempio ristoranti, centri commerciali) esibire la certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale contro il Covid-19, effettuato in Perù o all’estero.
Maggiori informazioni circa le misure disposte sono disponibili sui siti https://www.gob.pe/coronavirus.
Inoltre, il Ministero della Salute argentino consiglia ai viaggiatori, che non abbiano effettuato un ciclo vaccinale completo, di sottoporsi ad un test Covid, entro le 24 ore successive all’ ingresso nel Paese.
Ove nel punto d’ingresso nel Paese venisse verificato un caso positivo o sospetto, si procederà all’attivazione del “Piano di contingenza”, con misure di identificazione, isolamento, ecc,
Maggiori informazioni e aggiornamenti sono disponibili ai seguenti link: https://www.gob.cl/pasoapaso/ ; https://saludresponde.minsal.cl/medidas-fronteras-nacionales/ ; https://www.minsal.cl/plan-fronteras-protegidas/ .
Per ulteriori dettagli sulle condizioni di ingresso in Cile, si invita a prendere previo contatto anche con l’Ambasciata o il Consolato cileno in Italia.
Si consiglia di monitorare frequentemente le disposizioni dei singoli Stati/Territori sul sito https://www.australia.gov.au/states
Dal 6 luglio 2022 i viaggiatori non devono più compilare la Digital Passenger Declaration.
Si rammenta che le Autorità statali possono ancora decidere di introdurre, con scarso o nessun preavviso, dei lockdown a livello locale, anche di breve durata, ovvero di chiudere i confini con gli altri Stati della Federazione, sulla base della situazione epidemiologica. Si consiglia, inoltre, di consultare le disposizioni dei singoli Stati/Territori in materia di tamponi a cui e’ obbligatorio sottoporsi, una volta effettuato l'ingresso nel Paese: https://www.australia.gov.au/states
Per entrare nel Paese è obbligatorio dimostrare di essere vaccinati.
A partire dal 21 giugno non è più necessario presentare un Certificato Covid-19 negativo.
Si segnala inoltre che a tutti i passeggeri in partenza per la Nuova Zelanda viene richiesto di compilare online una Travel Declaration Form.
Informazioni aggiornate sui requisiti per l'ingresso in Nuova Zelanda sono disponibili al seguente indirizzo web: https://www.immigration.govt.nz/about-us/covid-19
