Che cosa è un geoparco? È un territorio, riconosciuto dall'Unesco, che possiede un patrimonio geologico particolare e una strategia di sviluppo sostenibile sorretta da un programma idoneo a promuovere tale sviluppo. Deve avere confini ben definiti e una sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio. Ne parliamo ora perché una importante riunione dei geoparchi di tutto il mondo si è tenuta in Italia, a Madonna di Campiglio, giorni fa. A livello mondiale, l'Unesco oggi riconosce 140 Global Geoparks in 38 nazioni, riuniti in una rete globale. Tra i più famosi quello di Langkawi in Malaysia, l'Araripe in Brasile, Lanzarote in Spagna, Luberon in Francia, Rinjani-Lombok in Indonesia, Arxan in Cina, ecc.
In Italia ve ne sono 10 riconosciuti, dal Cilento alla Sardegna, dalla Valsesia alla Toscana, e in questo modo l’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di geoparchi dopo Cina e Spagna. La strategia dei geoparchi, voluta dall'Unesco è che la conservazione del patrimonio geologico vada di pari passo con la promozione di un turismo ecosostenibile.
Questi sono i dieci geoparchi italiani: Rocca di Cerere (presso Enna, in Sicilia), Madonie (Sicilia), Monte Beigua (Liguria), Geominerario della Sardegna, Adamello-Brenta (Trentino), Cilento e Vallo di Diano (Campania), Colline Metallifere grossetane e Alpi Apuane (Toscana), Sesia-Val Grande (Piemonte) e Pollino (Calabria).
Il geoparco trentino Adamello-Brenta che ha ospitato l'evento ha avuto così modo di imporsi a livello internazionale per le sue peculiarità geologiche e naturalistiche, accompagnate da un rigoroso rispetto dell'ambiente. Da una parte il granito del gruppo dell'Adamello con i suoi estesi ghiacciai, dall'altra parte un gruppo montuoso, quello di Brenta, di rocce sedimentarie dove torrioni, campanili e guglie tolgono il fiato, con ai piedi estesi boschi, torrenti e cascate.
Innumerevoli le mete da visitare nel geoparco trentino per scoprire formazioni geologiche, ghiacciai, flora, ma anche animali come l'orso e il lupo, cervi, caprioli, camosci.
La val Genova, il lago di Tovel, la Vallesinella, la val di Fumo, la val Nambrone, la val di Borzago, l'area del Grostè e il Monte Spinale, proprio a monte di Madonna di Campiglio, raggiungibili questi ultimi con veloci cabinovie, sono mete da non perdere al fine di conoscere questo prezioso scrigno naturale