Mantova, città natale del poeta latino Virgilio, vanta oltre duemila anni di storia. Di origine etrusca, ebbe un primo importante sviluppo in epoca comunale, ma furono i Gonzaga, a partire dal XIV secolo, a dare uno straordinario impulso culturale e artistico alla città, delineandone l’attuale struttura urbanistica e architettonica. Durante i quattro secoli del loro regno, i signori di Mantova ospitarono i più illustri artisti del tempo – fra gli altri Leon Battista Alberti, Pisanello, Andrea Mantegna, Giulio Romano, Rubens – che contribuirono a far diventare la città una delle capitali europee del Rinascimento. Dal 2008, Mantova è Patrimonio Mondiale dell’Umanità assieme a Sabbioneta, città di nuova fondazione, progettata e realizzata da Vespasiano Gonzaga nella seconda metà del Cinquecento. 
La cucina mantovana risente profondamente della contaminazione tra la tradizione della corte dei Gonzaga e quella popolare, tanto da essere definita cucina di prìncipi e di popolo. Raffinata nelle sue realizzazioni, ma allo stesso tempo capace di sfruttare tutto ciò che la terra e l’acqua offrono, la cucina mantovana propone molti piatti tipici come i tortelli di zucca, il risotto alla pilota, il cappone alla Stefani, il luccio in salsa, lo stracotto d’asino. E’ una cucina che si distingue dal resto della Lombardia e per alcuni sapori è più affine a Ferrara e Rovigo, soprattutto nei contrasti.
Il dolce simbolo di Mantova, seppure conosciuto e diffuso in buona parte della Pianura Padana, è la torta Sbrisolona (da brisa, che in dialetto significa briciola). Caratteristica di questa torta è la sua friabilità che permette di “sbriciolarla” con estrema facilità. La Sbrisolona, infatti, si presenta sotto forma di tante grosse briciole tutte attaccate tra loro che non vanno tagliate in fette regolari, ma spezzate con le mani. Nasce come una torta povera, della tradizione contadina e pare si preparasse solo per le occasioni speciali, come matrimoni o nascite: oggi la torta Sbrisolona è molto conosciuta anche all’estero come parte del patrimonio culinario italiano, e ha ottenuto il riconoscimento di Prodotto Agroalimentare Tradizionale Lombardo (P.A.T.). 
La sua ricetta originale risale a prima del Seicento quando arrivò addirittura alla corte dei Gonzaga e fu arricchita con zucchero, spezie e mandorle che ne esaltarono il gusto e l’aspetto. L’impasto è costituito da farina, mandorle, burro, uova e lievito, lavorati pochissimo per evitare che il burro, riscaldandosi, diventi troppo compatto perdendo così la caratteristica forma scomposta. Si contraddistingue per le sue irregolarità e per la presenza di mandorle tagliate grossolanamente che contribuiscono oltre che a rafforzare il sapore dolce e "croccante". È tradizione consumarla bagnandola con la grappa o accompagnata con il caffè a colazione o con il the a merenda.
La Sbrisolona è presente con altri dolci della tradizione, come la torta di rose e la torta elvezia, in tutte le pasticcerie di Mantova. Le trovate su www.eastlombardy.it, il nuovo sito che riunisce gran parte dei produttori e dei ristoratori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova che promuovono i sapori locali e della tradizione.