Grande è grande, non c’è che dire. Quasi maestoso, non c'è che dire, con quelle luci che si vedono da chilometri e chilometri di distanza. Del resto quello di Gubbio è di gran lunga l’albero di Natale più grande del mondo. E di certo anche suggestivo, con tutte quelle lucine che si accendono sul fianco del monte Igino – la montagna che sovrasta la cittadina umbra – disegnando un immenso abete addobbato con tanto di stella cometa.
La prima accensione è avvenuta il 7 dicembre 1981, da allora è diventato un appuntamento tradizionale che richiama migliaia di visitatori. L’albero ha solitamente una base di circa 350 metri e un’altezza di 650 metri, con 270 punti luminosi per la sagoma e circa altrettanti luci multicolori all'interno. Il tutto dominato da una stella cometa di 1.000 metri quadrati, disegnata da 200 punti luminosi. Per realizzare l’opera sono stesi circa 8,5 chilometri di cavi elettrici per collegare tutte le luci. Luci che rimarranno accese ogni giorno fino al 7 gennaio 2024 dalle 19 alle 24. 
Come sempre l’interruttore dell’abete luminoso eugubino è stato acceso la sera del 7 dicembre. Negli scorsi anni era stato ad accenderlo era stato anche l'astronauta Paolo Nespoli che si trovava a bordo della stazione orbitante Iss, che attraversò i cieli umbri orbitando a 400 chilometri di altezza. Quest'anno il testimonial per l'accensione è stato l’organizzazione Rondine Cittadella della Pace, impegnata da oltre venti anni nella riduzione dei conflitti armati nel mondo.
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