Questo è il racconto di un viaggio in Tofalaria, una regione della Siberia meridionale a 500 km a nord della Mongolia dove - nel settembre 2016 - siamo stati i primi stranieri a mettere piede. Il racconto è diviso in due parti: un diario di viaggio, a questo link, e le informazioni pratiche per ripetere l'esperienza, in questa pagina.
Sotto, un video realizzato durante la nostra visita.

Guardando il video e leggendo il diario di viaggio vi è venuta voglia di un viaggio in Tofalaria, la regione della Siberia che ha appena aperto le sue porte al turismo? In questa pagina vi diamo informazioni pratiche per il vostro viaggio nella Russia più vera e selvaggia.

QUANDO ANDARE 
Come molte altre parti della Siberia, anche la Tofalaria è accessibile soltanto nella stagione estiva. I mesi in cui è possibile programmare un viaggio sono giugno, luglio, agosto e settembre; a ottobre già inizia a nevicare e le temperature scendono drasticamente. I mesi citati offrono atmosfere e scenari diversi: a giugno la primavera è in pieno fulgore, le giornate sono lunghe e soleggiate e le zanzare iniziano a volare attorno ai laghi; a settembre le zanzare sono scomparse, le giornate sono più corte e i colori autunnali riempiono la taiga di nuove sfumature. 
Le temperature non sono mai problematiche, al contrario di quanto si può credere: le massime arrivano fino a 20 gradi (15 in giugno e settembre), le minime scendono a 10 gradi (3-5 a settembre). Un clima simile a quello alpino, in poche parole. E’ necessario mettere in conto qualche giorno di pioggia, per cui è indispensabile avere un abbigliamento adeguato, meglio se tecnico.
COME ARRIVARE 
Gli aeroporti siberiani più vicini alla riserva federale di Tofalaria sono quelli di Irkutsk e di Krasnoyarsk, rispettivamente la terza e la sesta città per popolazione della Siberia (la Russia asiatica al di là degli Urali). Entrambe sono facilmente accessibili con voli giornalieri da Mosca; la capitale russa è collegata a sua volta quotidianamente all’Italia. Per avere un’idea dei tempi di viaggio, un volo Milano-Mosca dura quattro ore e mezza; il volo Mosca-Krasnoyarsk altrettanto. Nella foto, il fiume Jenisey (uno dei più grandi di Russia) a Krasnoyarsk.
Da Krasnoyarsk o da Irkutsk inizia il viaggio proposto dall’unico tour operator abilitato a entrare nella riserva federale di Tofalaria: Russia Trekking (www.russiatrekking.com, sito web in italiano), cui ci si deve rivolgere per ogni tipo di informazione. Russia Trekking - che ha un corrispondente italiano - è specializzato in vacanze naturalistiche in molte zone della Siberia, tra cui la Kamchatka, i monti Altai e l’altopiano di Putorana.
Il viaggio in Tofalaria proposto da Russia Trekking comprende dieci giorni di permanenza in Siberia: per raggiungere la riserva e poi ritornare in città, ci si muove con vari mezzi che sono parte integrante dell’esperienza stessa, tra cui gommoni carenati che risalgono i fiumi, cavalli e giganteschi elicotteri Mi-8
DORMIRE E MANGIARE
Il viaggio in Tofalaria richiede una buona dose di adattabilità e un certo spirito di avventura: non si deve pensare di arrivare nella Siberia più profonda avendo a disposizione chalet con riscaldamento e colazioni all’italiana… Detto questo, chi è abituato - per fare un esempio - al campeggio in montagna non avrà alcun problema.
Nella riserva di Tofalaria si dorme presso due campi base, entrambi attrezzati con baite di legno abitualmente abitate dai guardaparco. Le baite, riscaldate da stufa a legna, sono essenziali e piuttosto spartane; hanno letti con pagliericci su cui porre il proprio materassino e il proprio sacco a pelo (come nelle camerate dei rifugi di montagna). Se si preferisce una maggior privacy, si può anche scegliere di dormire in tenda all’esterno delle baite. I bagni sono rudimentali, composti da semplici latrine.
Il cibo cucinato dal personale russo e dai guardaparco, che rimangono insieme ai turisti per tutta la durata del viaggio, comprende carne, pesce pescato localmente, zuppe, patate e altri tuberi, riso e pasta, biscotti. Sempre a disposizione the ("bevanda nazionale" della Siberia) e acqua (che si beve direttamente dai fiumi e dai laghi, vista la totale assenza di inquinamento).
ORA, ELETTRICITÀ, TELEFONO
La riserva di Tofalaria è situata al confine tra la regione di Krasnoyarsk e quella di Irkutsk: la prima è a meno cinque ore dall’Italia, la seconda a meno sei ore dall’Italia (rispettivamente quattro e cinque ore da Mosca). Nella riserva, comunque, gli orologi non servono quasi a nulla: durante le giornate si vive con la luce del giorno, svegliandosi poco dopo l’alba e andando a letto poco dopo il tramonto.
Ai due campi base l’elettricità è fornita da un generatore o da pannelli solari, che assicurano la ricarica per gli apparecchi elettronici (macchine fotografiche, videocamere) e, a volte, la luce elettrica. Consigliato comunque avere una buona pila frontale. I telefoni cellulari non hanno campo, per cui li si lascia nello zaino per tutta la durata del viaggio. Le comunicazioni di emergenza sono assicurate da un telefono satellitare e dalle radio con cui i guardaparco comunicano da campo a campo.
COSA FARE
A chi ci sentiamo di consigliare una vacanza in Tofalaria? Senz’altro a chi ha voglia di un’avventura in un luogo remoto, dove pochissimi turisti hanno messo piede prima di lui; a chi trova piacere nel vivere un’esperienza fuori dal normale, lontano dalla cosiddetta civiltà, a strettissimo contatto con la natura; a chi vuole immergersi nella vita siberiana, fatta di pochi gesti indispensabili e anche di contemplazione dell’ambiente circostante. 
Durante le giornate nella riserva si cammina verso vette e laghi inesplorati, si pesca nei laghi e nei torrenti, si imparano a riconoscere la fauna e la flora del luogo, sempre in compagnia dei guardaparco e delle guide locali. I pasti vengono cucinati sul fuoco e la notte non mancano le stellate a perdita d’occhio. Non mancano neppure le tradizioni locali, come quella della banya, la sauna russa, presente in un edificio a sé stante in entrambi i campi base. 
La banya è un autentico must, prediletto dai locali: l’esperienza prevede una permanenza di alcuni minuti in un locale riscaldato a cento gradi da una stufa, dove ci si “frusta” a vicenda con rami di betulla per attivare la circolazione; e poi il tuffo nel lago vicino o la doccia con acqua gelata. Il processo continua per più volte, fino a che il corpo si sente pulito dalle scorie e rigenerato. 
COSA LEGGERE
Non ci risultano attualmente in commercio guide in italiano sulla Siberia. Un buon compagno di viaggio è il diario di viaggio di Sylvain Tesson, “Nelle foreste siberiane” (Sellerio), che racconta l’esperienza dell’autore autoesiliatosi in una capanna sulle rive del lago Bajkal. Benché il lago sia distante un migliaio di chilometri dalla Tofalaria, il paesaggio e le atomosfere sono molto simili e l’esperienza di isolamento ricorda in varie situazioni quella che si prova in questo viaggio.