Per qualcuno è una moda passeggera, per altri è un ritorno all'antico e alla radice stessa del viaggio. Sia come sia un fatto è indubbio: da qualche anno a questa parte i viaggiatori sono tornati a camminare e a rivitalizzare gli antichi percorsi che segnavano l'Europa in ogni direzione. Il Cammino di Santiago e la Via Francigena sono soltanto i due esempi più importanti e battuti di pellegrinaggi della fede diventati percorsi turistici, sentieri che si intraprendono un po' per sfida con sé stessi, un po' per voglia di scoprire lentamente la grande ricchezza del paesaggio europeo.
 
Un movimento in crescita
E con la crescita del turismo a piedi è cresciuto ovviamente il grado di organizzazione di tutto quello che gli gira attorno: dalle strutture ricettive alle pubblicazioni dedicate (Touring editore ne ha in catalogo diverse dedicate al Cammino di Santiago e alla Via Francigena), dalla pianificazione e organizzazione fisica dei cammini, alla loro promozione turistica. Concretizzando così un'opportunità di sviluppo sostenibile per le aree rurali solitamente dimenticate dai grandi flussi turistici. Opportunità che negli ultimi 25 anni ha ottenuto anche il riconoscimento ufficiale del Consiglio d'Europa che insieme all'Istituto europeo degli itinerari culturali ha dato un forte impulso alla crescita dei cammini in Europa e in Italia (alcuni cammini “nuovi” sono raccontati anche nel numero di Speciale Qui Touring dedicato all'Italia della fede).
 
Il convegno di dicembre
Il punto su questo ampio tema verrà fatto in un grande convegno organizzato a Firenze dal 4 al 6 dicembre dal titolo: The European Pilgrimage Routes for promoting sustainable and quality tourism in rural areas. Si tratta di un incontro di carattere scientifico promosso dal Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali dell’Università di Firenze, dalla Regione Toscana, dal Dipartimento Scienze qualità per la vita e il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e dall’Associazione Italiana ingegneria agraria. Sono stati invitati a partecipare studiosi, ricercatori, attori pubblici e privati del settore, operatori turistici, associazioni e altro, ad un momento di riflessione e condivisione per esaminare il patrimonio delle vie e degli antichi percorsi europei. Cinque le aree di discussione per cui fino al 10 luglio è possibile sottoporre gli abstract dei paper: conservazione ed evoluzione del paesaggio lungo i cammini; life quality e impatto sociale; turismo rurale e sviluppo locale; sostenibilità delle aree rurali e strumenti e metodologie per la costruzione di un’offerta turistica.
 
Info: www.epr2014.unifi.it; per invio abstracts: epr2014@gesaaf.unifi.it