“[La magia è] il mezzo per avvicinarsi all’ignoto per vie diverse da quelle della scienza o della religione” - Max Ernst, 1946.

A Venezia, la Collezione Peggy Guggenheim racconta il forte interesse che gli artisti surrealisti nutrirono per i temi della magia, dell’alchimia e dell’occulto. Con la mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata, aperta fino al 26 settembre 2022, a cura di Gražina Subelytė, Associate Curator, il museo veneziano porta in scena circa sessanta opere provenienti da quaranta prestigiosi musei e collezioni private internazionali, di oltre venti artisti, tra cui emergono Max Ernst, Leonora Carrington, René Magritte, Salvador Dalí, Victor Brauner, Leonor Fini, Dorothea Tanning, Giorgio de Chirico, solo per citarne alcuni.

All’origine dell’esposizione è il superbo patrimonio di opere surrealiste della Collezione Peggy Guggenheim, opere iconiche che riflettono con grande enfasi il dialogo tra i surrealisti e la tradizione dell’occulto. Molti artisti, le cui opere sono incluse in mostra, vengono esposti da Peggy Guggenheim, che alla fine degli anni Trenta del XX secolo è considerata una delle collezioniste più vivaci del Surrealismo. È in quegli anni che la mecenate acquisisce familiarità con il movimento e presto diventa intima amica di Ernst e Breton.


Giorgio de Chirico, Il cervello del bambino - The Child’s Brain (Le Cerveau de l’enfant) 1914 Olio su tela / Oil on canvas 60 x 65 cm  Moderna Museet, Stockholm, Purchase 1964 (The Museum of Our Wishes)  © Giorgio de Chirico, by SIAE 2022

Segnati dagli orrori della prima e seconda guerra mondiale, i surrealisti rifiutano la razionalità, scegliendo di perseguire strade alternative: i sogni, l'irrazionale, l'inconscio, ma anche la magia, la mitologia, l'alchimia e l'occulto, tematiche in grado di stimolare e liberare l'immaginazione da ogni limite, ispirando opere che possano alleviare l'umanità in un momento di turbamento e profondo cambiamento socio-politico. E la magia diviene il lasciapassare per una rinascita culturale e spirituale post-bellica, che permette ai surrealisti di raggiungere l’obiettivo di una rivoluzione totale e una trasformazione individuale che diventa il mezzo con cui cambiare il mondo.

Remedios Varo, Nutrimento celeste - Celestial Pablum, 1958 - Olio su masonite / Oil on Masonite - 91.5 × 60.7 cm - Collezione FEMSA / FEMSA Collection - © Remedios Varo, by SIAE 2022

Da un punto di vista cronologico, la mostra prende il via dalla pittura metafisica di de Chirico, per passare poi a dipinti iconici come La vestizione della sposa di Ernst, in dialogo, dopo oltre ottant’anni con Ritratto di Max Ernst della Carrington, e arrivare al simbolismo occulto delle ultime opere della stessa Carrington, Remedios Varo e Leonor Fini.  

Surrealismo e magia. La modernità incantata è organizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim, con il Museum Barberini, a Potsdam, in Germania, dove si sposterà successivamente, dal 2 ottobre 2022 al 16 gennaio 2023. Ad accompagnare la mostra ci sarà un ricco calendario di Public Programs, attività legate alle tematiche dell’esposizione e destinate a diverse tipologie di pubblico, dagli adulti, ai bambini, ai giovani della Generazione Z.

INFORMAZIONI
Collezione Peggy Guggenheim, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701, Venezia
Orario: apertura 10-18 tutti i giorni; chiuso il martedì. La biglietteria chiude alle ore 17.
Informazioni generali: tel: 041.2405.411; www.guggenheim-venice.it.
Pagina web dedicata alla mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata, che rimane aperta fino al 26 settembre.
Ingresso ridotto per i soci Tci.