Un angolo sperduto del Piemonte, incuneato tra le montagne di confine con la Svizzera, l'Ossola non è una regione molto famosa. Ma non per questo non è splendida, capace di offrire tante mete diverse accomunate dalle bellezze naturali tipiche dell'alta montagna. Grazie alla viabilità moderna e soprattutto all'autostrada A26 che lambisce il Lago Maggiore e alla successiva superstrada che giunge alle porte di Domodossola, storico capoluogo di questo territorio, è meta preferita dei milanesi e dei lombardi occidentali, dai pavesi ai varesini, ma anche dei novaresi.

I valori ambientali e paesistici sono valorizzati dai parchi e dalle aree protette; in primis dal parco nazionale della Valgrande, ma soprattutto dalle aree dell'alpe Veglia e dell'alpe Devero, un unicum di laghetti alpestri, pascoli smeraldini, cascate, piccole frazioni. Altre località di grande attrazione sono poi Macugnaga, in fondo alla valle Anzasca, ai piedi della parete est del Monte Rosa, la val Vigezzo, la cascata del Toce e la sovrastante Val Formazza, regno di laghi, ghiacciai, verdi praterie.

Qui il turista anche più esigente trova la giusta accoglienza, specie se sa apprezzare l'originalità del paesaggio, della natura e dei prodotti naturali. Lontana dai rumori della città l'Ossola offre spazi naturali quasi incontaminati, aria pura, acque cristalline. Sono suoi estimatori gli amanti della pesca sportiva, gli alpinisti (si pensi al Monte Rosa, al Monte Leone, alla Punta d'Arbola),  gli escursionisti, i moderni trekkers o ancora gli appassionati di nordic walking (ci sono sentieri segnalati in ogni valle, oltre all'alta via delle Alpi ossolane, un tour di più giorni che interessa l'intera area),  i cercatori e collezionisti di minerali, i naturalisti, gli amanti della fotografia, ecc.

In questi giorni l'Ossola è stata protagonista per il terzo anno consecutivo di una serie di manifestazioni culturali attorno al tema montagna, ambiente e letteratura che sta avendo un crescente successo.

Il festival Letteraltura, iniziato a fine giugno, è infatti un programma articolato di iniziative culturali sul territorio che quest'anno hanno avuto come scenari Verbania, le Quarne, Macugnaga e la val Bognanco. Hanno partecipato alle giornate molti personaggi della cultura e del giornalismo come Ermanno Olmi e Furio Colombo e alpinisti come Kurt Diemberger e Marco Confortola.

Venerdì 17 luglio alla Kongresshaus di Macugnaga è in programma l'incontro La parete est del Rosa . Specchio dei mutamenti climatici. Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, e Gianni Mortara, ricercatore del CNR, dialogano con Teresio Valsesia, alpinista e scrittore.

Nel week end del 18 e 19 luglio sarà protagonista per l'ultimo appuntamento di questa edizione, la Val Bognanco, una valle di confine e di incontro tra le genti.

Infine, a Omegna, fino al 31 agosto è visitabile la mostra Uno sguardo stupito: i taccuini safari di Stefano Faravelli.

Il pubblico potrà così incontrare gli autori, partecipare ai dibattiti, conoscere persone e divertirsi.

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