Oltre 200 opere, 80 artisti, cinque sedi espositive, tre curatori. Ma un solo scenario, la città di Palermo e un unico protagonista: il Mediterraneo. Così il capoluogo siciliano ha raccolto la sfida del museo Riso, unica istituzione museale regionale, e ha organizzato la mostra “Nel mezzo del mezzo” aperta fino al 30 novembre che identifica il centro ispiratore di tutti, vale a dire quel mare che da millenni unisce e divide, provoca incontri e scontri di popoli e ha creato una grandissima civiltà e che da sempre ispira artisti e opere d'arte. E nel mezzo del mezzo del mezzo c'è appunto Palermo.

LABORATORIO CULTURALE
Questa volta i tre curatori, la francese Christine Macel (centre Pompidou di Parigi), il catalano Bartolomeu Mari (Macba di Barcellona) e il toscano Marco Bazzini (Museo Pecci di Prato) sono stati incaricati dalla direttrice del Riso Valeria Li Vigni di scegliere gli artisti internazionali di arte contemporanea (tra gli italiani Gabriella Ciancimino, Carla Accardi, Pietro Consagra, Antonio Sanfilippo, Alighiero Boettti, Maria Lai...) che in quel mare hanno trovato fonte di ispirazione e linfa artistica e che quel mare hanno trasformato in un vero laboratorio culturale.

IL PERCORSO A PIEDI
Ma le cinque importanti e storiche sedi di esposizioni di performance, concerti, pitture, installazioni, film (Raphael Zarka), foto (Fosco Maraini, Ferdinando Scianna)  sculture sonore (Pinuccio Sciola) sono anche lo spunto per il visitatore di attraversare il cuore storico di Palermo lungo un percorso di capolavori che segue la storia stessa della città.
 
Si cammina a piedi (o in navetta) sia lungo l'asse arabo-normanno che su quello spagnolo, le civiltà che hanno impresso in maniera indelebile il carattere architettonico, artistico, culturale e antropologico di Palermo.
Dal museo Riso affacciato sulla piazza Bologni e sullo storico palazzo principesco degli Alliata di Villafranca (dove un instancabile Garibaldi riposò serenamente ma solo per due ore nel pieno della battaglia contro i Borboni nel 1860) si cammina verso la meraviglia della cattedrale dietro la quale si nasconde l'antica Cappella dell'Incoronazione (vi furono incoronati numerosi sovrani) costruita sulle rovine di una moschea.
Poi si scende lungo il corso Vittorio Emanuele e ai 4 Canti si svolta a destra per via Maqueda dove si trovano sia il Palazzo delle Aquile, sede del Comune che il Palazzo sant'Elia, sede della provincia e da poco completamente rinnovato dalla cavalerizza alle mansarde come sede di importanti mostre d'arte. 

Infine - ma non è certo l'ultimo in ordine di importanza - è coinvolto l'Albergo delle Povere, un monumentale asilo con doppi chiostri voluti dai sovrani di Sicilia per i meno abbienti ma che è stato realizzato naturalmente con la grandiosità tipica dei vicerè.

INFORMAZIONI
Nel mezzo del mezzo

Museo Riso, Albergo delle Povere, Palazzo Sant'Elia, Cappella dell'incoronazione, palazzo delle Aquile
Palermo

Fino al 30 novembre
nelmezzodelmezzo.it