Musei (Memoria + Creatività) = Sviluppo sociale. Questa semplice equazione è il titolo della Giornata internazionale dei musei istituita nel 1977 dall'International council of museums. Un'occasione importante perché, come dice la stessa dichiarazione di intenti del Concilio internazionale “i musei sono un importante mezzo di scambio culturale di arricchimento delle culture e di sviluppo della reciproca comprensione, della cooperazione e della pace tra i popoli”. Il calendario degli eventi in programma è fittissimo e va dai tre percorsi guidati proposti al museo di Brera di Milano alle proiezioni straordinarie di film come avviene al Museo laboratorio della mente di Roma, fino alle visite gratuite al museo archeologico di Bergamo e all'affascinante museo diocesano di Monreale (Pa).

Ma se l'orario abituale di visita finisce per tutti entro le 19, sabato 18 maggio viene prolungato fino a mezzanotte in decine di istituzioni. La notte dei musei si svolge in circa 30 Paesi europei da cinque anni e ha riscosso sempre maggiori consensi che hanno convinto altri a partecipare. Con la suggestione del tramonto fuori, la cultura “dentro” è ancora più bella. Dal Macs di Catania al Duomo di Modena, dal museo di mineralogia di Palermo al palazzo della ragione di Padova, decine sono le attività proposte per coinvolgere adulti e ragazzi in percorsi di visita talvolta imprevisti, ma di grande interesse culturale. Lo scorso anno due milioni di persone hanno invaso i 1320 musei aperti in notturna in Francia; nel solo museo nazionale di belle arti di Riga si sono presentare circa 13mila persone in una notte, al Prado quasi quattromila. Purtroppo le vicende dell'attentato alla scuola di Brindisi portarono all'annullamento dell'evento in Italia. Non resta che rifarsi quest'anno e alla grande!