In Veneto i siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità sono ben nove. Scoprirli tutti significa intraprendere un viaggio alla scoperta della storia della regione: le tracce della stratificazione del tempo sono ancora ben visibili e "parlanti", sia nelle grandi città sia nei piccoli borghi. È l'occasione dunque per un itinerario che alterna paesaggi urbani e rurali, immortalati da artisti e scrittori di ogni tempo; un itinerario ove alla bellezza dell'arte si può naturalmente accompagnare la degustazione delle tante specialità enogastronomiche e dei pregiati vini.
Ricordiamo che come sempre i beni tutelati dall'Unesco sono riconosciuti per i loro valori di unicità, universalità e integrità: sono monumenti e luoghi speciali, che non si trovano uguali in alcuna parte del mondo. 

1 e 2. PESCHIERA DEL GARDA (VR)
Il viaggio può partire da Peschiera del Garda, sulle sponde meridionali del lago. Peschiera è tra i pochi luoghi italiani che possono vantare una doppia iscrizione nel Patrimonio Unesco, sia come sito preistorico palafitticolo sia come sito di difesa veneziana (entrambi siti seriali che coinvolgono più località in Italia). Qui si può ammirare la fortificazione pentagonale con un bastione su ogni vertice, collocata in mezzo alle acque del fiume Mincio, emissario del lago di Garda, che può essere visitata a piedi o in barca.

3. VERONA

Da Peschiera ci si può dirigere verso Verona, dove l'Unesco ha iscritto tutto il centro storico nell'anno 2000. La città scaligera conserva moltissime testimonianze di un passato glorioso che ancor oggi è possibile leggere nella sua completezza: i grandi monumenti, gli edifici di spettacolo e le fondamenta del periodo romano antico - l’Arena, il Teatro Romano e le rovine del Campidoglio;  le chiese, i palazzi, le arche monumentali del potere del Comune e della Signoria medievali, il perimetro delle mura disegnate da Cangrande della Scala tra il 1324 e il 1325; le porte e i bastioni dalla Repubblica di Venezia e le fortificazioni del periodo degli Asburgo. Anche Johann Wolfgang Goethe, nel suo Viaggio in Italia, rimase colpito da Verona, in modo particolare dalla vita nella città: "Durante la sera si prova gioia di vivere e l'aristocrazia esce per la passeggiata. Chi va in chiesa a recitare l'Ave Maria, chi si ferma in Piazza dei Cavalieri si accosta alle carrozze per intrattenersi con le belle signore". 

4. VICENZA E LE VILLE
La tappa successiva è Vicenza, la città del Palladio, che stupisce per i suoi scorci architettonici, creati da edifici e ville che portano la firma del celebre architetto veneto. Il centro storico, i 23 monumenti palladiani e tre ville suburbane - Villa Capra detta “La Rotonda”, Villa Trissino a Cricoli e Villa Gazzotti a Bertesina – sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Unesco nel 1994; da non perdere la celebre Basilica, recentemente restaurata, il suggestivo Teatro Olimpico e i numerosi palazzi dell'aristocrazia locale. Due anni dopo, nel 1996, il sito è stato ampliato inserendo al suo interno altre 21 ville palladiane distribuite nel territorio veneto e ridefinito come "La città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto": il sito ha così esteso il riconoscimento dell'eccezionale valore universale del lavoro di Andrea Palladio alle altre manifestazioni del suo genio creativo in Veneto, le ville, con la versatilità dimostrata nell'applicare i suoi principi a contesti sia urbani che rurali. 

5 e 6. PADOVA
La strada prosegue poi verso la dotta Padova, famosa per il suo storico ateneo (dove si laureò Elena Cornaro Piscopia, prima donna a conseguire il titolo accademico) e per il più antico Orto Botanico al mondo, fondato nel 1545, primo sito patavino inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità nel 1997; nel 2014 l’Orto è stato ampliato con la realizzazione del progetto del Giardino della biodiversità: cinque grandi serre dedicate ad altrettanti biomi, attraverso le quali i visitatori compiono uno straordinario viaggio di scoperta dei rapporti tra le piante, l’ambiente e l’uomo. Nel 2021 nuovo riconoscimento per la città, che ora può vantare un secondo sito Patrimonio dell'Umanità, diffuso per tutto il centro storico. Il sito tutela infatti i cicli affrescati del XIV secolo, accomunati da "un modo completamente nuovo di rappresentare la narrazione in pittura, con innovative prospettive spaziali influenzate dai progressi della scienza e dell’ottica": innovazioni che segnano una nuova era nella storia dell’arte, producendo un irreversibile cambio di direzione. Sono conservati in otto edifici e complessi monumentali: Cappella degli Scrovegni, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, Palazzo della Ragione, Cappella della Reggia Carrarese, Battistero della Cattedrale, Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio e Oratorio di San Michele.


7. VENEZIA
Il viaggio attraverso i siti Unesco del Veneto porta poi alla scoperta di Venezia, iscritta nel patrimonio Unesco dal 1987 non solo per l'unicità del suo percorso urbanistico e dei suoi tesori storico artistici, ma anche per l'inestimabile valore ambientale e paesaggistico della sua laguna. Si tratta dunque di un patrimonio storico, archeologico, urbano, architettonico e di tradizioni culturali eccezionale integrato in un contesto ambientale, naturale e paesaggistico altrettanto straordinario. Nel 2020 la città di Venezia e i territori della laguna sono stati nuovamente iscritti nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità per la preziosa arte delle perle di vetro ancor oggi praticata da raffinati artigiani del vetro. 

8. LE COLLINE DEL PROSECCO
Le ultime due tappe del percorso conducono alle meraviglie di un Veneto "green & slow", dove le bellezze del paesaggio si coniugano perfettamente con le eccellenze enogastronomiche del territorio. La prima sosta è nelle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nella parte settentrionale della provincia di Treviso, lungo la fascia collinare che dal Comune di Valdobbiadene si estende a est verso il Comune di Vittorio Veneto fino a scendere a Conegliano. Il sito, iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco nel 2019, comprende una porzione del paesaggio vitivinicolo dell’area di produzione del Prosecco, caratterizzato da colline coltivate a terrazze e ciglioni, boschi, piccoli centri abitati e campagne: si tratta di un ambiente frutto dell'interazione, nel corso di diversi secoli, tra natura e uomo, dove l'adattamento e la trasformazione del terreno nei lunghi e ripidi crinali collinari ha richiesto lo sviluppo di specifiche pratiche di utilizzo del suolo. I vigneti grazie a cui si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG vcontribuiscono alla creazione del caratteristico aspetto "a mosaico" con filari perpendicolari di viti alte intervallati da insediamenti rurali, foreste e piccoli boschi. 

9. LE DOLOMITI
Il viaggio si conclude nelle Dolomiti, Le Dolomiti sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 2009 per la loro unicità: spettacolari conformazioni verticali – come pinnacoli, guglie e torri – che contrastano con superfici orizzontali – come cenge, balze e altipiani – e che s’innalzano bruscamente da estesi depositi di falda detritica e rilievi dolci e ondulati. Alcune scogliere rocciose si ergono per più di 1.500 metri e sono fra le più alte pareti calcaree al mondo. I paesaggi sublimi, monumentali e carichi di colorazioni delle Dolomiti hanno da sempre attirato una moltitudine di viaggiatori e sono stati fonte di innumerevoli interpretazioni scientifiche ed artistiche dei loro valori. Verso il crepuscolo il nitore della pietra assume una colorazione rosato violacea e avviene il fenomeno definito enrosadira, termine ladino che letteralmente significa 'diventare di color rosa': solo l'ultima di una serie di meraviglie che accomuna tutto il patrimonio della regione. 

PER INFORMAZIONI
Sito web www.veneto.eu/IT/Unesco.