Non è da tutti recarsi a Istanbul per trascorrere una giornata tra auto d’epoca, tram d’antan, vecchi vaporetti ed elicotteri da combattimento. Chi ha l’apertura mentale per farlo (o più semplicemente può mettere in programma un giorno extra nella sua permanenza nell’ex capitale ottomana) trova però nel Rahmi M. Koç Museum un museo dell’industria e dei trasporti che si confronta senza problemi con le più titolate strutture delle grandi metropoli mondiali.

Prima ancora di ricordare che tutto nasce da un trenino elettrico, regalato dal padre al futuro mogul dell’industria turca Rahmi Mustafà Koç, è giusto sottolineare che i 27mila metri quadri della struttura affacciata sulla sponda settentrionale del Corno d’Oro a Hasköy nel 1996 hanno ricevuto uno “Special Award” dall’European Council of Museums. Senza trascurare che l’area – più ampia di piazza San Pietro a Roma – si articola intorno a due magnifiche costruzioni: il Lengerhane, un ex fonderia per ancore di epoca ottomana (ma di fondazione bizantina), e sul lato opposto della strada costiera il ferro di cavallo del Tersane, edificio ottocentesco un tempo sede dei cantieri navali della compagnia dei vaporetti del Bosforo.

Difficile poi non entusiasmarsi per gli oltre 10mila pezzi della collezione Koç, ampliata da prestiti, donazioni e comodati: per i pochi cui i marchi Bentley, Rolls-Royce, Mercedes-Benz, Royal Enfield, Harley-Davidson, Alfa Romeo (il gruppo Koç costruisce e distribuisce auto Fiat), Lincoln e Cadillac non suscitano neppure un brivido, c’è un intero mondo da esplorare. A partire dal sottomarino Uluç Ali Reis lungo 93 metri, il doppio del Toti del Mstn di Milano, per giungere allo stratosferico vagone ferrovario privato - ultraconfortevole - utilizzato dal sultano Abdülaziz (1861-76) per girare l'Europa. Senza trascurare le imbarcazioni (poteva mancare una coppia di motoscafi Riva? un Olympic e un Aquarama, ovviamente...), i tram bicolori di Istiklal Caddesi, i giocattoli, le macchine a vapore, gli aerei e pure un elicottero Bell AH-1 Cobra.

Orientato anche alla didattica – ma la barriera linguistica non è facilmente aggirabile – il museo Koç ha molte carte da giocare pure in termini di relax. Prima di tutto per la straordinaria cornice paesaggistica, da gustare ancor meglio con la possibilità di navigare lungo il Corno d’Oro a bordo di un peschereccio o di un rimorchiatore – d’epoca s’intende – e poi per l’ampia offerta di spazi di ristoro che comprende pure un ristorante allestito a bordo del traghetto Fenerbahçe. Per gli appassionati c’è pure la possibilità di un tour su una ferrovia a scartamento ridotto.

Rahmi M. Koç Museum, Hasköy caddesi 5, Hasköy 34445, Istanbul; tel. +90 (0)212 369 66 00; aperto dalle 10 alle 17 dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 19 nei finesettimana. Chiuso il lunedì.