Che il turismo possa rappresentare una risorsa per lo sviluppo dell'Italia oramai lo sanno anche i muri. Come possa farlo in concreto invece è un alchimia di cui tanti dicono di possedere la formula ma pochi hanno veramente studiato per realizzarla. Tra questi di sicuro il TdLab, il laboratorio per il turismo digitale istituito dal MiBact lo scorso aprile di cui fanno parte il ministro Franceschini, diversi direttori generali del ministero e poi, oltre a 5 esperti del settore, anche rappresentanti dell'Enit, dell'Aci, dell'Agenzia Italia digitale, di Expo2015, di Trentorise e ovviamente del Touring club Italiano, rappresentato da Massimiliano Vavassori, direttore del Centro Studi.

Scopo della task force definire e favorire l'attuazione della strategia digitale per il turismo, anche in considerazione del consistente digital divide che ostacola gli operatori del sistema, pubblici e privati, nella programmazione, sviluppo e gestione della promozione e commercializzazione on-line dell’offerta complessiva di servizi turistici. Un lavoro complesso, durato mesi e sviluppato attraverso gruppi di lavoro, forum, audizioni e incontri con operatori pubblici e privati del variegato mondo del turismo. Un lavoro il cui documento conclusivo, che presenta il Piano strategico per la digitalizzazione del turismo italiano, è stato presentato questo pomeriggio al ministro Franceschini.

Un piano che partendo dall'analisi delle debolezze strutturali del sistema turistico italiano spinge verso un cambiamento generalizzato che passa dalla digitalizzazione del sistema turistico: dalle offerte di prodotto al sistema di prenotazione, dalle vetrine online alle possibilità di creare pacchetti personalizzati semplicemente utilizzando meglio e in modo coerente le risorse digitali. Un modo per recuperare i ritardi che il nostro Paese ha accumulato rispetto ai competitor del mercato internazionale e per rappresentare davvero una risorsa per la ripresa dell'Italia.