Giorni fa attraversando una località turistica ho visto ancora fuori dai negozi alcuni espositori con le cartoline illustrate del paese e dei dintorni. Si tratta di un raro avanzo di un'epoca ormai scomparsa. Quanti oggi ricevono ancora le cartoline dagli amici in vacanza? Se una volta nel corso dell'estate una famiglia riceveva 10-15 cartoline oggi fa già notizia riceverne una o due.

D'altra parte è cambiato il mondo. L'amico in viaggio ti manda piuttosto un mms con la foto appena scattata e come sfondo il panorama visto. In pratica una cartolina elettronica, ma che arriva in tempo reale. Il sapore delle cartoline però rimane e non potrà mai esaurirsi. Intanto perché le cartoline si archiviano, si raccolgono, si tengono nel cassetto. Le foto ricevute con l'mms invece raramente si stampano, ma si cancellano e non rimane più traccia di quel ricordo, del tal viaggio. Il valore della cartolina illustrata inviata dall'amico o dal collega d'ufficio va ripensato. Nonostante le foto con telefono cellulare, gli sms con i saluti o addirittura le mail con le foto allegate, la cartolina resta un retaggio romantico di un'epoca che fu. Quando il viaggio era lento e pure la posta impiegava settimane per recapitare al destinatario la cartolina.

Al di là quindi del fatto che la cartolina resta e bisogna proprio buttarla nel cestino per sbarazzarsene, occorre sottolineare altri aspetti significativi del “mezzo” postale tradizionale. Mi riferisco all'immagine della località: un'immagine sempre bella, mentre spesso le foto che il turista fa sono con il tempo meteorologico che si trova. Compresa la pioggia e la nebbia, Il luogo in cartolina è invece sempre con tempo splendido, con i colori più vivi. Un bel ricordo quindi, forse migliore della realtà. Perché allora abbandonare del tutto questo tradizionale mezzo di saluto? Qual è il vostro parere, gentili lettori?

Le cartoline storiche di 70-80 anni fa hanno invece un grande valore documentario perché ci tramandano un paesaggio che oggi solitamente è completamente diverso. Sia delle città, sia delle località turistiche. Una interessate controprova ci viene offerta dal recente volume Monte Rosa – cartoline illustrate 1900-1950 di Sebastiano Brandolini, edito dall'associazione culturale Zeisciu, in collaborazione con Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi di carta e cartone. Divise per argomento, ecco una rassegna preziosa di immagini del Monte Rosa, delle sue valli, dei ghiacciai e dei rifugi della prima metà del secolo scorso, utili per ricostruire il paesaggio delle origini, quando il turismo era agli albori e il paesaggio rurale e naturale era predominante, mentre oggi è stato spesso soppiantato da quello urbano e tecnologico delle località turistiche di oggi. Alcune cartoline degli anni Trenta, le prime a colori, in fotocromia, ci riportano a un mondo passato, dimenticato, testimone di un turismo lento e dolce che oggi, pur declinandolo in altri modi, vogliamo recuperare.