La provincia italiana in cui si vive meglio. È quella di Trieste, consacrata dall'indagine “Qualità della vita 2021” del quotidiano Il Sole 24Ore, giunta alla sua 32ª edizione. Presi in esame 90 indicatori, suddivisi in sei macro-categorie tematiche, Trieste ha sbaragliato la concorrenza sia nella classifica assoluta, sia in particolare nella sezione “Cultura e tempo libero”. Non pensiate che ciò sia dovuto solo a quella peculiarità che sono gli otto storici caffè letterari triestini, da quello degli Specchi in Piazza Unità al Caffè San Marco, su un cui tavolino Claudio Magris viene a scrivere i suoi libri, a pochi metri dalla fornita libreria interna. No, la vittoria si deve a fattori d'eccellenza come l'offerta di spettacoli, l'indice di lettura dei giornali, la spesa comunale per la cultura. E naturalmente il numero dei musei.
Quelli civici: d'arte (Revoltella, Winckelmann, d'Arte orientale), storici (Castello di San Giusto con il Lapidario tergestino, di Storia patria, del Risorgimento, della Guerra per la pace “Diego de Henriquez”, della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata), case-museo (Sartorio, Morpurgo), di scienza (di Storia naturale, del Mare, l'Orto botanico, l'Acquario marino, che ora però è chiuso), letterari (Sveviano, Joyce Museum, Petrarchesco Piccolomineo), teatrale (Carlo Schmidl). E oltre ai musei civici ci sono poi quelli Postale, Ferroviario, della Comunità Ebraica, dell'Antartide, della Bora, Greco orientale (luogo Aperti per Voi), il Biodiversitario marino alla Scuderie di Miramare, e via dicendo. Non c'è poi statistica che possa rendicontare il numero di scrittori e artisti legati al capoluogo. Trieste, insomma, è una capitale della cultura dove c'è sempre qualcosa da vedere, il che ne fa una meta ideale per un weekend di primavera colto e rilassante al tempo stesso. Ecco alcune proposte della primavera 2022 nel capoluogo giuliano. 

Monet e gli Impressionisti in Normandia (e il museo Revoltella)
Ci sono mostre che intendono dire qualcosa di originale e altre che vogliono solo attirare più visitatori possibile. Questa allestita sino al 5 giugno al Museo Revoltella, seppur già più o meno vista tre anni fa ad Asti, appartiene alla prima categoria. Grazie al patrimonio della Collezione Peindre en Normandie (con in più qualche prestito da vari musei) porta con 70 opere a compiere un viaggio quasi fisico nel mito della regione più amata dai pittori impressionisti, nonché nell'evoluzione della pittura francese di paesaggio. Subito, all'ingresso, ci si immerge in una suggestiva installazione multimediale che vuole restituire il fascino del paesaggio normanno, con la potenza lirica e fisica dei suoi elementi. Poi si passa a scoprire il segreto di una regione che fra '8 e '900 conquistò i pittori con luoghi magici come la fattoria Saint Siméon, Honfleur e Le Havre, le scogliere di Dieppe e di Étretat, Deauville e Trouville, luoghi dove scoprivano la felicità di dipingere nella natura. Su tutti Claude Monet, presente in mostra con sei opere, ma anche Delacroix, Courbet, Renoir, Boudin. E poi diversi nomi, forse meno noti, ma che hanno anch'essi concorso a creare il mito Normandia: Adolphe Felix Cals, Frank Boggs, Paul Huet, Albert Lebourg, Charles Angrand e tanti altri. 
A fine mostra sarebbe un delitto dirigersi direttamente all'uscita. Lo stesso biglietto consente di visitare anche le collezioni del civico museo Revoltella, che quest'anno compie 150 anni. Oltrepassati gli sfarzosi ambienti dove viveva il barone Pasquale Revoltella, sorprende la ricchezza della Galleria di Arte moderna, con il celebre dipinto Signora col cane - Il ritorno dalle corse (1878) di Giuseppe De Nittis e opere di tutti i nomi più significativi del ’900 italiano, nel suggestivo allestimento museale dell'architetto Carlo Scarpa.

La “Madonna delle rose” di Tiziano al Castello di Miramare
Arrivata in prestito dagli Uffizi di Firenze e ammirabile sino al 19 giugno, la “Madonna col Bambino, san Giovannino e sant’Antonio Abate”, detta “Madonna delle Rose”, di Tiziano è al centro di una mostra che racconta storie di doni, scambi e peregrinazioni di opere d’arte. Collocato nella ex Sala Progetti del Castello, il famoso dipinto di Tiziano si inserisce perfettamente, con le sue simbologie floreali e botaniche, nella stagione primaverile in cui il meraviglioso Parco del castello di Miramare dà il meglio di sé. Anche in questo caso, l'occasione è doppia per poi visitare le sfarzose sale della dimora a picco sul mare voluta sul promontorio di Grignano dall'infelice arciduca Massimiliano d'Asburgo. E per poi passeggiare liberamente negli immensi giardini da lui personalmente curati, luogo del cuore dei triestini sempre aperto al pubblico. 

Altre mostre

- Dante irredentista e D'Annunzio e Fiume - Due mostre al Museo della Civiltà istriana  fiumana e dalmata (fino al 31 maggio) raccontano in maniera visuale sia l'impresa fiumana del Vate sia in che modo il volto e i versi di Dante furono utilizzati fra '8 e '900 dagli irredentisti per sottolineare l'italianità di Trieste. 
- Frida Kahlo, il caos dentro – Fino al 23 luglio nel bel Salone degli Incanti, sulla Riva Nazario Sauro, una mostra racconta la drammatica vicenda artistica, politica ed esistenziale dell'artista messicana con riproduzioni dei suoi autoritratti, alcune opere originali, ricostruzioni di ambienti legati alla vita della pittrice, fotografie, un video sensoriale in 10D.


Foto Roberto Copello
 

Ritorno a Trieste. Lucio Saffaro tra arte e scienza – Fino al 26 giugno una grande mostra nell'enorme edificio post-industriale del Magazzino 26, al Porto Vecchio, celebra con 90 opere pittoriche e grafiche (36 oli, 35 litografie e 16 disegni) la complessa figura di Lucio Saffaro (Trieste 1929 - Bologna 1998), pittore, scrittore, poeta e matematico. 
Io, lei, l’altra. Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste – Fino al 26 giugno il Magazzino delle Idee di Trieste ripercorre, attraverso novanta ritratti e autoritratti, l'immagine e il ruolo delle donne nella fotografia degli ultimi cento anni. Si va da donne modelle per grandi fotografi uomini come Man Ray, Edward Weston, Henry Cartier-Bresson, Robert Mapplethorpe a donne artiste e fotografe come Wanda Wulz, Inge Morath, Vivian Maier, Nan Goldin, Cindy Sherman, Marina Abramović. 


Io, lei e l'altra a Trieste - foto Massmedia/Lodolo
 

INFORMAZIONI
Discover Trieste, un progetto del Comune di Trieste, offre sul suo sito www.discover-trieste.it tutte le informazioni aggiornate su quanto accade in città ed è una fonte utile per pianificare il viaggio nel capoluogo giuliano. Fra l'altro, prenotando una notte in hotel a Trieste si ottiene in regalo il biglietto per una grande mostra. Numerose anche le proposte di esperienze guidate e pacchetti turistici.
PromoTurismoFVG, l’ente regionale che si occupa della promozione turistica del Friuli Venezia Giulia, gestisce poi un punto informazioni in Piazza Unità d'Italia 4/b - 34121 Trieste, tel. 040.3478312 – 335.7429440 (https://www.turismofvg.it/trieste; info.trieste@promoturismo.fvg.it)