“Nebbia sulla Manica, il continente è isolato”. Lo storico titolo del Times di Londra, a suo tempo portato ad esempio dell'indifferenza anglosassone per l'Europa, può descrivere l'afasia dei media italiani su una situazione che dovrebbe destare più di un'alzata di ciglia. È vero che il terremoto tiene banco nelle prime pagine, ma per il sistema Italia (e per il turismo) è importante sapere che nelle ultime 48 ore sono andati in crisi due su tre dei più importanti collegamenti ferroviari da e verso l'Europa: quelli del San Gottardo e del Brennero.

La situazione più grave è lungo la dorsale italo-svizzera Milano-Basilea. Lì una frana caduta a Gurtnellen tra Erstfeld e Göschenen, nel canton Uri, oltre a causare la morte di un operaio di un cantiere, ha provocato un'interruzione della linea ferroviaria del San Gottardo di tale gravità da imporre alle Ferrovie Federali Svizzere la sospensione del servizio per almeno un mese. Con tutte le conseguenze del caso: cancellazione o dirottamento dei convogli passeggeri via Sempione (linea che peraltro è a sua volta soggetta a limitazioni per lavori in corso), sospensione dei servizi navetta per le merci, col blocco di almeno 90 convogli al giorno. Sono perciò in vista colossali ingorghi di camion e vacanzieri diretti verso l'Italia lungo la parallela autostrada, già peraltro sovraccarica di traffico merci per i lavori in programma lungo l'asse del Brennero.

Per esigenze urgenti di manutenzione straordinaria sul versante austriaco del Brennero, infatti, per tutta l'estate la linea Verona-Monaco funziona a singhiozzo, con corse dei treni passeggeri limitate o soppresse (dal 6 agosto al 10 settembre il tratto Innsbruck-Brennero sarà completamente chiuso) e navette merci dagli istradamenti improbabili. Ieri mattina, poi, il deragliamento di un convoglio merci all'ingresso della stazione di Bressanone oltre ad avere inquietanti analogie con quello all'origine della tragedia di Viareggio, ha dato un ulteriore contributo al caos, visto che i due binari saranno nuovamente operativi solo domenica 10 giugno. E, data l'entità dei danni e dei lavori per il ripristino, imporrà per settimane rallentamenti sulla linea a tutti i convogli in transito.

A questo punto, paradossalmente, la buona notizia arriva dalle conseguenze della crisi economica: in media nel primo semestre del 2012 il traffico lungo la rete autostradale italiana è calato del 5 per cento. Un decremento che ha visto protagonisti prima di tutto i camion e che, almeno in parte, potrebbe dimostrarsi utile nel compensare la “Blechlawine” - valanga di metallo, termine caro ai turisti di lingua tedesca - che nelle prossime settimane si riverserà sulle strade di accesso all'Italia.