Per la prima volta 13 gioielli del patrimonio culturale italiano attualmente chiusi o poco valorizzati potranno essere gestiti da associazioni no profit. È questo il significato del bando pubblicato dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la concessione in uso a ‘privati no profit’ di beni immobili del demanio culturale dello Stato non aperti al pubblico o non adeguatamente valorizzati.
Tra i beni ci sono molti monumenti degni di nota. Innanzitutto preziose chiese e abbazie, come quella di Santa Maria di Vezzolano nell'Astigiano e la bellissima abbazia di Soffena nell'Aretino, gioiello romanico perfettamente conservato. Ma anche ville e castelli, come quello celeberrimo di Canossa, nel Reggiano. Da notare nell'elenco, per esempio, la presenza dell'enorme castello di Moncalieri, vicino a Torino, il cui attuale impianto risale al Seicento; della villa di Vignano (Si) appartenuta al famoso storico dell'arte Cesare Brandi; e della villa di Bassano Romano (Vt) trasformata dalla famiglia Anguillara, tra Cinquecento e Seicento, in capolavoro d'arte rinascimentale. Ecco l'elenco regione per regione:

PIEMONTE
Abbazia di Santa Maria di Vezzolano - Albugnano (At)
Castello di Moncalieri - Moncalieri (To)

VENETO
Villa del Bene - Dolcé (Vr) – Loc. Volargne

EMILIA ROMAGNA
Chiesa di San Barbaziano - Bologna
Casttelo di Canossa e Museo nazionale “Naborre Campanini” - Canossa (Re) - nella foto a fondo pagina

TOSCANA
Abbazia di Soffena - Castelfranco di Sopra - Piandiscò (Ar) - nella foto sotto
Eremo di San Leonardo al Lago - Monteriggioni (Si)
Villa Brandi - Vignano (Si)

UMBRIA
Villa del Colle del Cardinale - Perugia
Castello Bufalini - San Giustino (Pg)

ABRUZZO
Chiesa di San Pietro ad Oratorium - Capestrano (Aq)

LAZIO
Villa Giustiniani- Bassano Romano (Vt) - nella foto sopra
Certosa di Trisulti - Collepardo (Fr)
COSA PREVEDE IL BANDO 
L'obiettivo del bando è la realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la conservazione, ne promuova la pubblica fruizione e una migliore valorizzazione. Possono partecipare associazioni e fondazioni senza scopo di lucro con esperienza almeno quinquennale nella collaborazione alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Una commissione ministeriale valuterà il progetto presentato, il prezzo proposto per il biglietto (fermo restando l'obbligo di destinare tutti i proventi alla conservazione e gestione del bene), la sostenibilità del piano economico; dal canone di locazione saranno detratte le spese per il restauro sostenute dal concessionario. La durata della concessione può durare da 6 a 10 anni.

"Le associazioni no profit attive nei territori potranno partecipare con una procedura chiara e trasparente alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, uno strumento che consentirà di partire dal basso nell'adempimento dell'articolo 9 della Costituzione. Pubblico e privato sociale perseguono infatti lo stesso obiettivo a favore del patrimonio culturale, a tutto vantaggio dell'intero sistema paese" così ha dichiarato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

INFORMAZIONI
Sito del Ministero.