***Aggiornamento maggio 2019: tutte le tappe, i racconti e gli approfondimenti di Va’ Sentiero alla pagina www.touringclub.it/vasentiero
Bisogna avere coraggio per imbarcarsi in un'impresa del genere. Ma il coraggio a Yuri, Giacomo, Sara e altri amici non manca: e l'entusiasmo scorre palpabile, mentre parliamo di Va' Sentiero, il progetto su cui stanno concentrando tutte le loro energie. In poche parole, questi tre ragazzi tra i 25 e i 31 anni si sono messi in testa riprendere in mano il Sentiero Italia, quello straordinario percorso che attraversa tutte le montagne italiane, isole comprese, quasi 7000 chilometri di valli, foreste, borghi sperduti, fiori di campo e nevi perenni. Un itinerario nato una ventina d'anni fa, poi abbandonato e ancora oggi poco conosciuto, che Yuri, Giacomo e Sara vogliono "far rinascere", contribuendo a promuoverlo. Innanzitutto, camminando per oltre un anno.

Verso il Rifugio Nuvolau, Cortina d'Ampezzo (Bl) - Foto Sara Furlanetto

Ma andiamo con ordine. "L'idea è nata nel 2016 camminando in Corsica. Mi ero perso e hoincontrato un gruppo di norvegesi, smarriti anche loro" racconta Yuri Basilicò. "Chiacchierando e ritrovando la strada, mi hanno parlato del Sentiero Italia, che non avevo mai sentito nominare. Si è accesa una lampadina".
Già, il Sentiero Italia: un percorso realizzato tra il 1983 e il 1995 grazie allo straordinario lavoro di centinaia di appassionati volontari del Club Alpino Italiano e all’appoggio di alcuni sponsor illuminati. "L'idea era venuta a Riccardo Carnovalini, Teresio Valsesia e Giancarlo Corbellini, tre nomi importanti nella storia dell'alpinismo e dell'escursionismo italiani" continua Giacomo Riccobono. "Volevano collegare Trieste a Santa Teresa di Gallura, attraversando l'Italia minore. E ci sono riusciti". Venti regioni, 6166 km, 350.000 m di dislivello complessivo, 368 tappe.

Il panorama dal rifugio Nuvolau - Foto Sara Furlanetto
 

Il sentiero venne individuato, tracciato, segnalato e poi inaugurato nel 1995 con l’iniziativa CamminaItalia. Quattro anni dopo venne percorso nuovamente grazie agli Alpini. Dopo di che, il silenzio. Nel senso che nessuno l'ha mai più considerato. Molti tratti sono stati ricoperti dalla vegetazione. 
"Una perdita incredibile" continua Yuri "soprattutto se pensiamo ai tanti cammini del mondo, pubblicizzati e sponsorizzati da moderni siti web, e il grande flusso turistico che li attraversa. Attraversare la nostra Italia è forse meno bello che fare il Cammino di Santiago o la Via Francigena?". Yuri e Giacomo, insieme alla fotografa Sara Furlanetto (sono sue le immagini di questa pagina) si sono guardati e non ci hanno pensato due volte: bisognava fare qualcosa.

Bosco di Malabotta (Me) - Foto Sara Furlanetto
Così è nata l'associazione Va' Sentiero. Un bel nome, che evoca tanta italianità, perfetto per un progetto come questo. I tre ragazzi hanno cominciato a parlare in giro, a cercare sponsor, a trovare partner. Il Cai, nel frattempo, ha annunciato di volersi occupare nuovamente del percorso: nel gennaio 2018 il presidente Vincenzo Torti ha espresso la volontà di ripristinare il Sentiero Italia, svolgendo le attività di manutenzione necessarie grazie al lavoro di centinaia di volontari che stanno mappando il percorso, apponendo la segnaletica, individuando le tappe e i posti tappa. Il Sentiero verrà così riaperto ufficialmente tra pochi mesi.

Da par suo, il Touring ha voluto dare il suo patrocinio a Va' Sentiero, non appena sentite le intenzioni dell'associazione: perché un grande progetto come questo porta con sé anche altro, non è soltanto un'avventura tra le vette. Lo spiega Yuri: "Vogliamo promuovere un turismo sostenibile nelle terre alte, c'è anche quello di iniettare linfa vitale per le economie locali. Il Sentiero Italia potrebbe aiutare chi in montagna ci vive e non vuole lasciarla: cosa c'è di meglio di un turismo lento e consapevole per dare una nuova speranza?". Tanto più che il sentiero offre tragitti per tutti, dalle famiglie ai camminatori esperti: basta scegliere le tappe giuste.

San Donato di Ninea (Cs) - Foto Sara Furlanetto

Dunque, quali sono i prossimi passi? "Vogliamo richiamare l’attenzione pubblica sull’esistenza di questo tesoro e sulla necessità di tutelarlo" spiega Sara. "E poi cerchiamo di raccogliere materialmente i fondi per contribuire allo sviluppo presente e futuro di Va' Sentiero". Già, senza fondi non si parte. Ed è per questo che i ragazzi hanno già creato un sito web, che sarà il punto di riferimento per chi vorrà seguire la loro avventura lungo il Sentiero Italia e attraverso cui è possibile sostenere il progetto"Abbiamo bisogno di sostenitori per mettere in pratica la nostra idea: quella di percorrerlo tutto, da maggio 2019 all'autunno 2020" racconta Sara. "Naturalmente chiunque potrà camminare con noi. Poi, vogliamo creare eventi e dibattiti lungo il percorso, per parlare, discutere e far parlare". Tra l'altro, il 2019 è l’Anno Nazionale del Turismo Lento, come dichiarato dal ministro Franceschini: l'occasione ideale.
Nel corso dei mesi sono arrivati sponsor tecnici - Montura, Ferrino e Ziel - e il progetto ha ricevuto un cofinanziamento da Fondazione Cariplo. “Abbiamo sostenuto questo progetto per diversi motivi” ha spiegato Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo “perché è promosso da giovani che hanno la passione per la natura e per la montagna e si sono impegnati a coinvolgere molte persone. Inoltre, Fondazione Cariplo da sempre è impegnata nel sostegno di progetti che promuovono stili di vita legati ad una maggiore sensibilità nei confronti della sostenibilità. A ciò aggiungiamo un altro importante obiettivo: avviare iniziative che recuperino le aree interne, che valorizzino le nostre montagne, incentivando iniziative imprenditoriali soprattutto per i giovani. Ecco che il sogno di questi ragazzi con Va’ Sentiero rappresenta un ulteriore tassello in questa direzione”.
 

Ma non basta. I ragazzi hanno deciso quindi di scommettere anche su una campagna pubblica di crowdfunding, che ha raccolto oltre 30mila euro. Obiettivo: coprire le spese del team dei primi sette mesi di viaggio; sostenere le spese di una piccola squadra di giovani film-makers che a rotazione documenteranno l’esperienza; equipaggiare un furgone di supporto, che sia una stazione di editing on the road, utile a editare e pubblicare i contenuti raccolti in tempo reale; realizzare un portale web, multilingue, che raccolga le rubriche sviluppate durante il viaggio.

Foto Sara Furlanetto
Yuri, Giacomo e Sara sono dei fiumi in piena. Nulla potrà fermarli, o almeno così pare. Il Touring è con loro e ha promesso che continuerà a parlare della loro avventura. Se anche voi volete saperne di più e dare una mano, anche concreta, il sito web è il punto di riferimento. Montagna, giovani, economie locali, sviluppo lento: gli ingredienti per un mix vincente ci sono tutti. Speriamo davvero che Va' sentiero possa rappresentare un'occasione di crescita della nostra bella Italia.  

INFORMAZIONI

***Aggiornamento maggio 2019: tutte le tappe, i racconti e gli approfondimenti di Va’ Sentiero alla pagina www.touringclub.it/vasentiero

Numeri, progetti, indirizzi e indicazioni per associarsi a Va' Sentiero sul sito web www.vasentiero.org. Raccolta fondi (crowdfunding) sul sito dedicato

Sotto, il video introduttivo: per emozionarvi, sostenere e... partire! 
 

@media only screen and (max-width: 600px){
#embedyt{
height: 188px;
width: 320px;

}