Fuori i colori delle foreste in autunno e i piccoli borghi medievali, dentro i vagoni ricchi di storia, con gli arredi originali e i sedili imbottiti in velluto rosso per quella che era la prima classe e in legno per le classi successive. È ripartito domenica 12 settembre Porrettana Express, l’"Orient Express d’Italia", che attraversa gli Appennini su una delle prima strade ferrate del Paese: cinque i viaggi in programma tra settembre (12 e 19) e ottobre (3, 17 e 31), alcuni dei quali già sold out. L’iniziativa, promossa da Transapp con il patrocinio dei comuni di Pistoia, San Marcello Piteglio e Alto Reno Terme, da Regione Toscana, da Toscana Promozione Turistica e da Fondazione CARIPT, è pensata per valorizzare un angolo d’Italia che nasconde ancora sorprese, sia dal punto di vista naturalistico che culturale ed enogastronomico.
Ogni viaggio ha un tema diverso, con tappe differenti lungo i binari, partendo sempre dal Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, altro luogo ricco di fascino, visitabile prima del fischio del treno, dove tuttora si pratica la manutenzione delle vetture d’epoca delle Ferrovie dello Stato e delle antiche locomotive a vapore che ancora circolano nel Paese in speciali occasioni.
LE GIORNATE A TEMA
Domenica 19 settembre sarà possibile scegliere tra due itinerari: uno diretto a Dynamo Camp, primo Camp in Italia nella Terapia Ricreativa, immerso nel verde dell’Appenino Tosco-Emiliano, l’altro diretto al museo SMI per una speciale visita all’ex fabbrica di munizioni che ha conservato tunnel e bunker sotterranei (per accedere a Dynamo Camp e al Museo SMI occorre Green Pass).
Domenica 3 ottobre si potrà percorrere l’intera tratta, da Pistoia a Porretta Terme, alla scoperta di uno dei più amati frutti della stagione autunnale, la castagna, nei “Castagneti parlanti” di Granaglione. Il 17 ottobre sarà la volta dell’itinerario del ferro dell'Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese con la visita ai poli museali dell’antica Ferriera a Maresca (documentata come già attiva nel 1388, è una delle più antiche della Toscana. Custodisce macchinari idraulici e meccanici originali e un ingegnoso sistema per la produzione dell’aria compressa) ed il Museo del Ferro e Giardino dell’Energia Rinnovabile a Pontepetri che conserva documenti, attrezzi e utensili per lavorare il ferro, provenienti dalle antiche ferriere locali. 
Infine, il 31 ottobre il viaggio ripercorrerà la storia della zona montana pistoiese durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale: tappa a Campotizzoro, il paese che per tanti anni è stato, grazie allo stabilimento della Società Metallurgica Italiana, il polo industriale di tutta la Montagna Pistoiese, con visite guidate al museo e ai rifugi sotterranei della SMI.
STORIA BREVE DELLA "STRADA FERRATA DELL'ITALIA CENTRALE"
La storia della linea ferroviaria tra Pistoia e Porretta Terme affonda le radici negli anni cruciali del nostro Paese, tra le guerre che hanno determinato l’indipendenza e l’Unità d’Italia. Il primo embrione di “strada a rotaie destinata al transito pubblico” risale al 1845, quando i fratelli Bartolomeo, Pietro e Tommaso Cini di San Marcello ottennero dal Granduca di Toscana Leopoldo II l’autorizzazione a compiere gli studi necessari. Si giunse così alla firma della convenzione per la costruzione della “Strada ferrata dell’Italia Centrale”, destinata a congiungere il sistema ferroviario austriaco con la rete toscana, mettendo d’accordo cinque stati preunitari: Impero d’Austria, Stato Pontificio, Granducato di Toscana, Ducato di Modena, Ducato di Parma.
La Porrettana venne inaugurata nel 1864 e divenne l’asse portante delle comunicazioni tra nord e centro-sud. Giocò un ruolo centrale durante la Grande Guerra e fino agli anni Trenta, quando fu surclassata dalla Direttissima Prato-Bologna.
INFO E BIGLIETTI
Per maggiori dettagli sui programmi dei singoli viaggi e per l’acquisto dei biglietti: www.porrettanaexpress.it