A Torino si accendono le luci d’artista. Da ieri sera fino all’8 gennaio le sere sotto la Mole si animano con ben 26 opere realizzate da decine di artisti di fama internazionale. Veri e propri interpreti della luce che hanno realizzato un ideale percorso espositivo di arte contemporanea. Ma questo poi non è un anno qualsiasi; nato nel 1998 da un’idea di Fiorenzo Alfieri, Luci d'Artista compie 25 anni. In un quarto di secolo l’evento ha ispirato moltissime copie dentro e fuori Italia.
17 sono le opere allestite nel centro città e 9 nelle altre Circoscrizioni. Il museo a cielo aperto quest’anno subirà una riduzione negli orari. Infatti la Città, che negli anni ha avuto una particolare attenzione alla sostenibilità della manifestazione facendo sempre più uso di sistemi innovativi e luci a led a basso impatto, nella 25a edizione si impegnerà con maggiore sensibilità anche sul tema dei consumi. Per cui dalla domenica al giovedì le installazioni si spegneranno alle 22; il venerdì e il sabato alle 24, orario che sarà mantenuto nel periodo di Natale e Capodanno, dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023.
Luca Pannoli, L'amore non fa rumore / ©Luci d’Artista, foto di Maria Grazia Fella
LE NUOVE LUCI, DEDICATE A LORENZO ALFIERI
L’edizione numero venticinque di Luci d’Artista si arricchisce di tre nuove opere, che entrano a far parte del patrimonio cittadino. La prima è un dono di Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale, si chiama “AZZURROGIALLO” ed è collocata nei Giardini di piazza Cavour, realizzata nell’ambito del progetto ‘дети - Bambini’ di Cultura Italiae. Si tratta di un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo e si snoda come sospesa tra terra e cielo, accanto alla scuola Niccolò Tommaseo, tra le prime istituite a Torino, nel 1877.
Sempre all’interno del progetto “дети - Bambini” di Cultura Italiae, sul tetto dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, in piazza Polonia e all’ingresso di corso Spezia, campeggia un’installazione luminosa regolata dalla luna. Si tratta di ‘io, sono nato qui’ di Renato Leotta, artista di rilievo della nuova generazione. L’opera ha il carattere di una poesia ermetica. Visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana si eleva un grande punto interrogativo ‘...?...’, segno comprensibile in ogni lingua, animato da una luce scintillante. È l’opera di Grazia Toderi realizzata grazie al contributo di Il Mercato Centrale Torino. Grazia Toderi è una delle artiste più rappresentative delle ricerche avviate in Italia negli anni '90 e focalizzate sull'immagine.
L'energia che unisce si espande nel blu / ©Luci d’Artista, foto di Max Chicco
Tra le altre opere c’è “Cosmometrie” di Mario Airò in piazza Carignano, Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6), Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall'artista piemontese Valerio Berruti nella Galleria Subalpina; Volo su... di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3); Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina.
Non poteva mancare Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; come L’amore non fa rumore di Luca Pannoli ai Murazzi del Po, mentre Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio, è una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8) che quest’anno si accenderà dall’8 dicembre.
Mario Merz, Il volo dei Numeri / ©Luci d’Artista, foto Max Chicco
 
Per il 25° anniversario di Luci d’Artista, la Città ha affidato alla Fondazione Torino Musei la promozione e la valorizzazione del Public Program, un percorso di iniziative e attività che integrano e accompagnano l’installazione delle opere luminose sul territorio cittadino. Fino alla prossima primavera verranno coinvolti sei musei torinesi - Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM – Galleria civica di Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e PAV Parco Arte Vivente – che saranno sedi di dibattiti e azioni con le scuole del territorio, avvicinando i ragazzi all’arte contemporanea.
Tobias Rehberger, My noon / © Luci d’Artista, foto Redazione Web
INFORMAZIONI
Sito web lucidartista.comune.torino.it