Nonostante la data non è un pesce d’aprile. Domani, 1° aprile, riapre ufficialmente lo storico museo Egizio di Torino. Tre anni e mezzo di lavori, oltre 50 milioni di euro spesi (la metà offerti dalla Compagnia di San Paolo, il resto dalla fondazione Crt e da enti pubblici) per rifare da cima a fondo quella che viene universalmente considerata una tre le più importanti collezioni di reperti dell’Antico Egitto. Dopo aver inglobato l’ex galleria Sabauda si è passati da 6.400 a 10mila metri quadrati di superficie espositiva distribuiti su quattro piani. Ma l’ampliamento non è nulla a confronto della nuova messa in scena multimediale realizzata in collaborazione con lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, che ha firmato l’allestimento dello Statuario. Tablet e smartphone permetteranno di dialogare con le opere esposte, che sono state tolte dalle vecchie teche e collocate dietro cristalli che permettono di ammirarle appieno.

Le sale si susseguono secondo un ordine cronologico, disegnando una risalita immaginaria attraverso il Nilo in cui trovano collocazione gli oltre 30mila reperti che vanno dal Paleolitico all’era copta, coprendo oltre 4.500 anni di storia.  «Un museo come il nostro, così riallestito, custode di un patrimonio immenso, non potrà esimersi nel fare nuova ricerca. La ricerca oggi è il cuore dell’attività dei grandi musei, un percorso che è andato rallentando all’Egizio negli ultimi anni, per diversi motivi, al quale ora verrà dato nuovo impulso» ha spiegato Christian Greco, quarantenne alla guida del Museo da un anno. L'ambizione non nascosta del rinnovato museo Egizio è di diventare in breve il secondo museo al mondo dopo quello del Cairo.

Info: Aperto tutti i giorni, ore 8.30-19.30. Mercoledì 1° aprile ingresso gratuito per i cittadini fino alle 22. Dal 2 aprile ingresso a 13 euro, ridotti 9 euro.