Lo scorso venerdì 12 settembre è partita la spedizione storico-escursionistica di Ta Pum. Il nome Ta Pum rievoca il suono dei colpi di cannone e divenne nel corso della prima guerra mondiale il titolo di una famosa e mesta canzone di guerra. Oggi con questo nome è stato chiamato un trekking di quasi 700 chilometri, da Trento a Trieste, che toccherà i luoghi più significativi della Grande Guerra, considerando l’arretramento del fronte dopo Caporetto. Questa spedizione costituisce il completamento di un evento iniziato il 24 agosto quando da Bormio (So) è partito il team alpinistico, che sta seguendo più in alta quota la linea dei cinque fronti di guerra “dallo Stelvio al mare”. Le due spedizioni Ta Pum ripercorrono quindi per la prima volta, in maniera integrale e continuativa, un Cammino della Memoria sui luoghi teatro del primo conflitto mondiale.

35 TAPPE DA TRENTO A TRIESTE

Il trekking, suddiviso in 35 tappe, con circa 27mila metri di salite e altrettante discese, toccherà i luoghi più significativi della Grande Guerra: Asiago, Bassano, Vittorio Veneto, il Monte Grappa, il Piave, il Carso.
Alla partenza, a Trento, abbiamo incontrato il presidente di Ta Pum, Walter Pilo, socio Tci, che ci ha rivelato come l'intero itinerario del trekking è stato studiato a tavolino basandosi sulle storiche Guide ai campi di battaglia edite negli anni Venti-Trenta dall'allora Consociazione turistica italiana, il nome che aveva assunto il nostro Touring durante il regime.
 
Il team escursionistico completa il Progetto del Cammino della Memoria, toccando la linea di fondo valle del conflitto, mentre il team alpinistico sta percorrendo i circa 1.150 chilometri suddivisi in 53 tappe, che seguono la linea dei cinque fronti della Prima guerra mondiale: Stelvio-Adamello-Giudicarie, linea degli Altipiani, Cadore, Carnia, Fronte Alpi Giulie.
I due gruppi si incontreranno al sacrario di Redipuglia (Go) il 14 ottobre, per percorrere insieme la parte finale del percorso fino a Trieste, dove giungeranno, salvo imprevisti, il 17 ottobre.

I RILIEVI SCIENTIFICI DEL CNR

La spedizione, che è composta significativamente di giovani donne e uomini, civili e militari, conta anche sul supporto scientifico del CNR che partecipa a questa impresa attraverso vari Istituti del Dipartimento Terra Ambiente, che ha affidato agli alpinisti una centralina portatile per il monitoraggio dei parametri meteorologici e atmosferici, volti a rilevare la qualità dell’aria nelle zone attraversate.
 
Per saperne di più: www.tapum.it