Corre il mondo degli autobus gran turismo e delle loro linee a lunga percorrenza. Dopo il debutto della rete di Megabus.com (ne abbiamo parlato qui) le novità si susseguono a getto continuo. Giusto per fare un esempio, dal primo del mese Trento è entrata a far parte delle città servite dal colosso tedesco Flixbus (qui i dettagli) che, peraltro, dal 1° settembre ha pure attivato una linea diretta notturna Milano-Berlino. A correre un po' meno, invece, è il mondo dei terminal da cui partono e arrivano gli autobus, almeno a voler fare un paragone con gli imponenti lavori che in questi anni hanno interessato le principali stazioni ferroviarie italiane.
Il terminal Greyhound alla Penn Station di New York nel 1936.
 
BUS TERMINAL, QUALE ACCOGLIENZA?
Altro che shopping center, ristoranti & Co. Nei casi più fortunati i bus delle autolinee gran turismo devono dividere gli spazi con gli autobus dei pendolari, come a Milano Lampugnano e Roma Tiburtina. E, se neppure Expo 2015 è riuscito a fermare il degrado di Lampugnano, anche Tiburtina non brilla per ordine, ma almeno non ci si ritrova in mezzo alla strada. Comunque una toilette e un bar aperti 24 ore restano una chimera; quanto ai taxi, sono un sogno per chi viaggia in treno. Chi arriva e parte da Torino, peraltro, trova a sua disposizione un bel pezzo di marciapiede asfaltato con una palina in corso Vittorio Emanuele. Va un po' meglio a Venezia, dove in ogni caso si è catapultati in mezzo alla baraonda dei bus turistici al Tronchetto, e a Firenze, col bus terminal Sita che passa per essere presentabile e si trova a pochi passi da S. Maria Novella. In ogni caso non si può dire che si tratti di biglietti da visita prestigiosi, per un Paese come il nostro che vorrebbe ritrovare un ruolo di leader nel mondo del turismo.
Il Bus Terminal di Lampugnano a Milano.
IL CASO GERMANIA
I tedeschi, si sa per i numeri hanno una marcia in più. Ecco quindi che, a mille giorni dall'avvio della liberalizzazione delle linee di autobus gran turismo, uno tra i maggiori attori del mercato tedesco (e non solo) pubblica una classifica che valuta le stazioni per gli autobus delle città con più di 200mila abitanti. Scoprendo così – pur senza eccellere – le tre strutture (ZOB in tedesco vuol dire Zentral Omnibus Bahnhof, stazione centrale degli autobus) di migliore qualità sono quelle di Hannover, Jena e Amburgo.
LE CLASSIFICHE MADE IN GERMANY
Spiazzate dalla crescita verticale del traffico, comunque, le città tedesche non escono granché bene dallo studio condotto da Flixbus: nessuna stazione ottienne il punteggio 1, il migliore, e la prima in classifica arriva solo a un rotondo 2. Possono consolarsi guardando ai piani bassi della graduatoria: Kassel, il fanalino di coda a quota 73 della classifica merita una sonora bocciatura con 4,3 e un passo sopra c'è Colonia con un 3,9 meritato lasciando i passeggeri ad attendere i bus lungo un marciapiede male asfaltato del sobborgo industriale di Deutz, praticamente privo di collegamenti col resto della città.

L'avveniristica ZOB Zentral Omnibus Bahnhof di Amburgo.
 
LE PREOCCUPAZIONI FRANCESI
I dati tedeschi stanno contribuendo a riscaldare il dibattito in Francia, dove la piena liberalizzazione dei servizi di autobus gran turismo è alle porte, ma scarseggiano le “gare routiere”: nella stessa Parigi un po' di linee arrivano al Terminus Porte Maillot, definito “presentabile” dai media francesi; però molti altri collegamenti sono dirottati sulla Gare Pershing, in realtà un piazzale asfaltato senza né copertura né qualsiasi comfort, a partire dai servizi igienici. E la federazione francese delle aziende di autotrasporto passeggeri (Fntv) in un comunicato stampa sottolinea come meno della metà dei capoluoghi di dipartimento disponga di una “gare routiere”.
VOI CHE ESPERIENZE AVETE?
La palla ora passa alla comunità dei viaggiatori. In Italia e all'estero, che tipo di accoglienza vi hanno riservato i bus terminal? Aspettiamo le vostre segnalazioni. In positivo e in negativo.