Da oltre un secolo, a Bergamo, i turisti scelgono per salire alla Città alta la funicolare che parte da viale Vittorio Emanuele II. Costruita nel 1887 e più volte ammodernata, è uno dei simboli del capoluogo lombardo. Da qualche giorno, e fino al 23 ottobre, c'è un altro modo per spostarsi a Berghem de hura, come si dice qui. Altrettanto suggestivo e un po' più... atletico. Un cavo d'acciaio lungo 200 metri, sospeso a 40 metri dal suolo tra il baluardo di porta S. Giacomo e la piattaforma di S. Andrea, proprio sopra alla stazione di partenza della funicolare: un’esperienza di pura adrenalina in tutta sicurezza.

La teleferica, lunga 200 metri, si può provare di giorno e in notturna ed è stata allestita dai ragazzi del ParcoavventuraBergamo, che si trova in valle Imagna e offre diversi percorsi per gli appassionati di tarzaning, e da Spygames. È aperto fino a metà ottobre nei fine settimana, poi chiuderà i battenti, come la maggior parte di questi parchi, fino alla prossima primavera.

È il secondo anno che il parco porta sulle mura della Città alta questo spettacolare esempio delle sue attività, offrendo ad appassionati e curiosi la possibilità di volare in tutta sicurezza sopra le mura della Città alta, a breve distanza da piazza Vecchia e dalle sue meraviglie. Un modo anche per far rivivere la maestosa cinta muraria di Bergamo, che risale alla dominazione veneziana del XV secolo ed è oggi pressoché intatta. A quel periodo risale infatti la ampliamento del sistema difensivo, potenziando la Rocca e costruendo una cintura di bastioni, comunemente noti come mura venete, lunga 6200 metri, nella quale si aprivano e si aprono tuttora quattro porte (Sant'Agostino, San Giacomo, Sant'Alessandro e San Lorenzo, quest'ultima nota anche come porta Garibaldi).

A chi visita Bergamo Alta per provare o solo per vedere da vicino la teleferica di porta San Giacomo, consigliamo una visita a Palazzo della Ragione, nel quale sono esposte parte delle collezioni dell'Accademia Carrara, una delle pinacoteche più belle e ricche d'Italia, con sede in Bergamo bassa e attualmente oggetto di ristrutturazione. Un centinaio di opere, con tele - tra gli altri - di Lorenzo Lotto, Tiziano, Cima da Conegliano, Botticelli, suddivisi in sei percorsi che spaziano dal Quattrocento all'Ottocento. Per chi vuole emozionarsi tenendo sempre e comunque... i piedi per terra.