La segnaletica turistica nel nostro Paese è sempre oggetto di discussioni e dibattiti. Un po’ perché sono vecchi, un po’ perché sono confusi, un po’ perché non ci sono le stesse norme, i cartelli che indicano monumenti, strade, punti di interesse sono sovente diversi gli uni dagli altri, posti in luoghi non ottimali, poco efficaci. Ben lo sa il Centro Studi del Touring Club Italiano, che da anni lavora sul tema, adoperandosi perché le indicazioni turistiche seguano sempre regole semplici e precise, seguendo peraltro un impegno che il Touring Club Italiano ha preso fin dai suoi primi anni di vita, tra Ottocento e Novecento, quando l'associazione ha creato i primi cartelli stradali ed è stata l'attore principale della loro distribuzione sul territorio.
L’ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA
È proprio di oggi un articolo nella sezione Milano del Corriere della Sera, edizione cartacea e online, che riporta vandalismi e problemi vari per alcune tipologie di segnaletica nel capoluogo lombardo. Nella ricerca del fotografo (ci si riferisce alla gallery online), sono immortalati pannelli spaccati e adesivi che ricoprono i testi, ma anche posizionamenti discutibili, colori inadeguati e scritte troppo piccole. Queste ultime osservazioni riguardano anche segnali progettati dal Touringche ha recentemente supportato il Comune di Milano nella realizzazione di un complesso sistema di segnaletica info-monumentale. Obiettivo: “vestire” la città e assolvere a una funzione di accoglienza e informazione turistica. Ecco perché è utile precisare alcuni concetti.
I PANNELLI TOURING: POSIZIONAMENTO E LEGGIBILITA'
I pannelli frutto dell’accordo Comune di Milano-Touring, complessivamente 289, sono il risultato di un lavoro iniziato nel 2010 che ha permesso anche la rimozione e sostituzione progressiva di numerosi cartelli obsoleti o danneggiati (quelli gialli e marroni: qualcuno se li ricorderà senz'altro). L’articolo del Corriere della Sera parla, come dicevamo, di posizionamento e leggibilità. Bisogna precisare, a questo proposito, che la scelta definitiva del posizionamento è stata presa dal Comune sulla base di vincoli di sicurezza dati dalla Polizia Locale e sentiti in ogni caso i privati, ove il cartello sia posto dinanzi a proprietà privata, e la Sovrintendenza per alcune situazioni particolari. In ogni caso, non ci sembra che i luoghi prescelti siano "remoti", come detto nell'articolo: i cartelli sono collocati in modo tale da non risultare d'intralcio, ma sempre a pochi metri dal punto d'interesse in oggetto.
Per quanto riguarda la leggibilità, vi invitiamo a leggere i pannelli (peraltro ove possibile inclinati proprio per facilitare la lettura!) e a comunicarci le vostre impressioni... specialmente se confrontati con altri pannelli già presenti in città (vedi gallery fotografica sopra). Senza dimenticare che le dimensioni dei caratteri sono condizionate dalla scelta di proporre un testo bilingue, in italiano e inglese. Tramite il QR code, poi, è possibile accedere alle stesse informazioni – e a ulteriori approfondimenti – in 7 lingue, cinese compreso. Il Corriere parla anche della colorazione dei pannelli stessi, ritenendola troppo poco evidente: a parte il fatto che la scelta di rosso e grigio garantisce un ottimale inserimento nel contesto cittadino e l’omogeneità con l’arredo urbano preesistente, vogliamo ricordare che il principio base della segnaletica è quello di non impattare ed essere percepita quando serve.
Ultima questione, quella della manutenzione. A differenza di altri progetti, nel caso di quello Comune-Touring è stata prevista: il Comune ha infatti in essere un accordo con la società che ha realizzato i manufatti per un puntuale servizio di ripulitura e manutenzione.
IL PROGETTO TOURING A MILANO
Dicevamo, 289 pannelli. Una prima tranche (139) è stata installata nel 2011 e ha segnalato i principali e irrinunciabili attrattori storico-culturali della città; con la seconda fase del lavoro (partita nel 2013 e conclusasi con le installazioni del gennaio 2015), sono stati aggiunti altri 150 pannelli con l’obiettivo di completare la valorizzazione del centro storico ma, soprattutto, di estendersi in periferia, mettendo in rilievo la storia di palazzi, chiese, edifici, parchi e quartieri interi (da quelli storici come Baggio a più recenti  come QT8 e Comasina).
Lo scopo di questa seconda fase è stato quello di associare a una finalità turistico-informativa una sensibilizzazione della cittadinanza per far scoprire ai milanesi la storia dei luoghi che vivono quotidianamente.
CARTELLI HI-TECH
Altro aspetto interessante del progetto è quello tecnologico: attraverso i QR code, si è potuta ampliare l’accessibilità ai contenuti informativi in italiano e inglese presenti sul supporto fisico con traduzioni in altre sette lingue (francese, spagnolo, tedesco, russo, cinese, giapponese, arabo) per venire incontro ai tanti e differenziati pubblici in previsione di Expo. "Il Touring Club Italiano, che crede fortemente nella portata innovativa del progetto e nella sua utilità turistica” ha detto il presidente Tci Franco Iseppi " si impegna attraverso le sue articolazioni locali per segnalare tempestivamente al Comune i casi di danneggiamento dei pannelli in modo che Milano si possa presentare all’appuntamento di Expo con il suo vestito migliore”.

iL VOSTRO CONTRIBUTO
Siete a Milano e vi imbattete in un cartello del Touring? Mandateci le vostre foto! L’indirizzo mail è photofinish@touringclub.it. Pubblicheremo presto una gallery online.