Per incoraggiare i viaggiatori a stare più attenti, il London City Airport, l'unico scalo "cittadino" della capitale inglese, ha reso nota le top ten degli oggetti più strani e di quelli più comuni persi in viaggio. Al check in, in sala d'attesa, al bar, al momento dei controlli, poco prima dell'imbarco: c'è sempre una buona occasione per lasciare qualcosa di sè. E stavolta non vale prendersela coi lanciatori (coloro che caricano e scaricano i bagagli), coi nastri trasportatori, con una hostess distratta. La colpa è solo nostra.

A scorrere la lista viene da sgranare gli occhi; gli oggetti smarriti con maggiore frequenza sono, nell'ordine: cinture, capi d'abbigliamento, telefoni cellulari, iPad, ombrelli, macchine fotografiche, Kindle, chiavi dell'auto, laptop e scarpe. Già, scarpe. Come sia possibile imbarcarsi scalzi, è un mistero. Ma se questo elenco ha dell'incredibile, aspettate di leggere quest'altro: quello degli oggetti più strani smarriti sempre al London City Airport. Prima, una premessa: lo scalo conta circa 3 milioni di passeggeri all'anno, e per la sua posizione è molto frequentato da vip e business man. Due categorie danarose, evidentemente più distratte di quanto pensavamo.

Vediamo dunque quali sono gli oggetti più strani dimenticati in aereoporto: una borsa di diamanti, un libretto di assegni in bianco (!), un occhio di vetro, 50mila sterline in contanti (!!) e poi sex toys, parrucche e dentiere. Un oggetto per cui è stato facile risalire al proprietario è un trofeo vinto da un atleta britannico: «Il premio aveva il nome dell’atleta inciso, così siamo stati in grado di restituirlo al suo proprietario,” racconta Darren Grover, Chief Operating Officer dello scalo londinese. «Sono state reclamate anche le 50.000 sterline, ma il proprietario della dentiera non si è mai fatto vivo.» Forse se ne è dimenticato.