Il lato più a sud del triangolo siciliano ha un volto antico, disegnato e scolpito nella pietra, dove il barocco ha mostrato al mondo che della bellezza pomposa, sfacciata, non c'è da vergognarsi. Ragusa e l'intera provincia sono un concentrato di storia, arte e cultura tra splendide cattedrali e muretti a secco che delimitano gli appezzamenti di terreno contadino, città collinari e spiagge con vista sull'Africa. Si rimane interdetti di fronte a cattedrali e palazzi, colpiti da un attacco di sindrome di Stendhal o semplicemente dal sole che raramente qui fa il timido.
 
VISIONI CONTEMPORANEE
Chi arriva nel ragusano fino al 5 settembre, al viaggio nel passato e nella storia siciliani aggiunge, finalmente, anche qualche tonnellata di contemporaneità. Grazie a Aisthetikòs, una serie di tre eventi che uniscono scultura, pittura e musica in un percorso che dialoga con il territorio, anche se a modo suo. A cominciare dalle sculture di Vincent Pirruccio, artista italo-austrialiano recentemente scomparso che, con le sue opere grandi e lineari, pesanti per il materiale usato, il ferro, ma leggere ed eleganti nelle linee, traccia un percorso che parte da Ragusa, prosegue per Ragusa Ibla, Marina di Ragusa e arriva fino al castello di Donnafugata, reso celebre, in anni recenti, per alcune riprese della serie Il commissario Montalbano. Il contrasto è evidente, ma non stonato, quasi una nuova melodia per questi luoghi. Insieme alle sculture di Pirruccio, Donnafugata e il suo teatro, ospitano anche le opere di Paolo Greco che pone la ricerca plastica al centro del suo percorso artistico, tra riciclo di materiali e pittura in un mix dello scarto che diventa poetico. Culmine di Aisthetikòs la serata del 9 agosto quando, nel Teatro di Donnafugata a Ragusa Ibla, il musicista e compositore Francesco Branciamore presenta il suo tributo a Bill Evans, pianista e compositore jazz americano, reinterpretandone alcuni pezzi con originalità e ricerca.
 
DIALOGHI NEL TEMPO
L'obiettivo per il comune di Ragusa è trovare nuove forme per celebrare il proprio territorio, anche attraverso le arti contemporanee. Per tutti quelli che non conoscono la provincia di Ragusa un'occasione in più per scoprirla con una prospettiva diversa, attraverso finestre creative che condividono un dialogo colto, raffinato con lo stile barocco, pomposo e sfacciato, ma pur sempre bello.
 
Foto di Tiziana Bianco