A due passi dal Ponte Vecchio e da Piazza della Signoria, dalla chiesa di Santa Maria Novella e da quella di Santa Croce, l’inconfondibile cupola in mattoni ed il vicino campanile caratterizzano il colpo d’occhio che da piazzale Michelangelo corre fino alla cornice di poggi che abbracciano la città. La cattedrale di Santa Maria del Fiore con il vicino campanile di Giotto sono cuore ed essenza della piazza più visitata di Firenze, piazza del Duomo. Dirimpetto alla cattedrale c’è il battistero di San Giovanni, situato nell’omonima piazza divisa dalla prima da via Calzaiuoli e via dè Martelli.
L’imponenza e la bellezza delle opere realizzate con marmi rossi, bianchi e verde scuro lasciano il visitatore senza parole. Oltre alla cattedrale, al campanile di Giotto ed al battistero quest’angolo di Firenze si regala anche Palazzo Strozzi di Mantova, Palazzo dei Canonici, il Museo Torrini, il Museo dell’Opera del Duomo e, affacciati sull’adiacente piazza San Giovanni, il Palazzo Arcivescovile, la Loggia ed il Museo del Bigallo e l’Opera di San Giovanni.
LA CATTEDRALE DI SANTA MARIA DEL FIORE
Consacrata da Papa Eugenio IV nel 1436 è tra le più grandi cattedrali del mondo e tra le principali opere architettoniche del periodo compreso tra il gotico ed il rinascimento. Progettata da Arnolfo di Cambio, che lavorò per il Duomo dal 1296 al 1302, fu intitolata nel 1412 a Santa Maria del Fiore con l’allusione al giglio, simbolo della città. Fu nel settembre del 1296 che venne posta la prima pietra del complesso. Furono poi Giotto, che si occupò prevalentemente della costruzione del campanile, Andrea Pisano, nel periodo in cui la peste decimò la popolazione fiorentina, e Francesco Talenti, capomastro a partire dalla metà del Trecento, che la completarono negli anni a venire.  
Eretta sul sito dove si ergeva la chiesa di Santa Reparata, l’antica cattedrale della città, i cui resti sono ancora visibili nella cripta, unisce alla splendida cupola ottagonale la straordinaria e maestosa facciata ricoperta di marmi bianchi, verdi e rosa. Cupola aggiunta al complesso nel XV secolo, capolavoro architettonico progettato da Brunelleschi con doppia volta con intercapedine, quella interna, autoportante, con funzione strutturale, impreziosita dai bellissimi affreschi di Giorgio Vasari e Federico Zuccari dallo stesso tema iconografico del Battistero, il Giudizio Universale, e l’esterno con la sola funzione di copertura.
 

La Cattedrale e la piazza /Thinkstockphotos
IL CAMPANILE DI GIOTTO
Alto quasi 85 metri e largo 15 è la più meravigliosa testimonianza architettonica del gotico fiorentino del Trecento. Considerato il campanile più bello d’Italia fu iniziato da Giotto nel 1334, che ne vide completata solo la prima parte, fino all’altezza delle formelle esagonali. Fu poi Andrea Pisano a proseguirne la costruzione completando i primi due piani seguendo rigorosamente il progetto giottesco. Portato a termine nel 1359 da Francesco Talenti, dopo il terribile periodo della peste nera, fu dotato proprio grazie a quest’ultimo dei finestroni dei livelli alti. Completato da bifore e trifore timpanate, dando all’edificio l’eleganza gotica sull’impostazione originaria classica. A oltre 400 scalini da terra, protesa verso l’esterno, vi è una grande terrazza con la funzione di tetto panoramico, opera del Talenti, realtà piuttosto lontana dal progetto iniziale di Giotto che prevedeva la copertura a guglie cuspidata.
Il campanile di Giotto /Thinkstockphotos
IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI
Situato di fronte alla cattedrale il battistero è una delle più antiche chiese fiorentine. Interamente rivestito di lastre di marmo bianco e verde di Prato è a pianta ottagonale ed è coperto da una cupola a otto spicchi appoggiati sulle pareti perimetrali. Quanto si vede oggi è il frutto di un primitivo battistero risalente al IV-V secolo.
E’ nel XIII secolo che inizia la decorazione musiva dell’interno. Straordinario il colpo d’occhio dei preziosi mosaici della cupola. Bellissime anche le tre porte bronzee; la più antica è quella sud, risalente al periodo compreso tra il 1330 e il 1336 e realizzata da Andrea Pisano, che propone, nei venti scomparti superiori, le vicende della vita del Battista e, negli otto restanti, le Virtù cristiane. Quella nord, seconda ad essere realizzata, presenta invece scene del Nuovo Testamento, gli Evangelisti ed i quattro padri della Chiesa. Poi la est, detta da Michelangelo “la Porta del Paradiso”.
Il Battistero di Firenze / Thinkstockphotos
IL MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO
Con la facciata dominata dal busto di Cosimo I, il museo dell’Opera del Duomo è situato in un edificio posto davanti alle absidi della cattedrale, e custodisce svariate opere rimosse per motivi di salvaguardia dai monumenti della piazza tra cui alcune sculture del campanile, una Pietà di Michelangelo, la Maddalena di Donatello e le cantorie di Luca della Robbia e di Donatello. Una sezione del museo è dedicata alla costruzione della cupola del Brunelleschi ed alla documentazione storica della splendida facciata.

Il museo dell'Opera del Duomo / foto Wikipedia Commons
 
PALAZZO STROZZI DI MANTOVA
Situato all’ombra della cupola del Brunelleschi fu costruito agli inizi del XVII secolo sulle antiche case medievali dei Bischeri, nota famiglia cittadina tra il Duecento ed il Trecento, ed ampliato dai marchesi Guadagni. Fu nella seconda metà dell’Ottocento che il palazzo fu nuovamente oggetto di modifiche volute da Massimiliano Strozzi, nuovo proprietario del palazzo. Bello lo scalone d’onore, la sala delle feste e le decorazioni pittoriche del piano terreno e del primo piano.museo dìfirenze 
PALAZZO DEI CANONICI
Realizzato su progetto dell’architetto Gaetano Baccani, risale alla prima metà dell’Ottocento ed è situato sul fianco sud di piazza del Duomo. Il nome si deve ai canonici che nel palazzo erano ospitati, e si contraddistingue per la particolare balconata sorretta da quattro colonne tra le quali sono state inserite le statue di Arnolfo di Cambio e Filippo Brunelleschi, entrambe opera di Luigi Pampaloni.
MUSEO TORRINI
Un viaggio attraverso i secoli quello che propone il Museo Torrini, interessante dimora dell’arte orafa che propone tre sale, suddivise per epoche, per duecento oggetti preziosi che coprono lo spazio temporale di quattro secoli. Alla collezione di antichi orologi da tasca si unisce la biblioteca contenente, tra le altre cose, l’edizione originale del 1568 dei Trattati sull’Oreficeria di Benvenuto Cellini.
LOGGIA E MUSEO DEL BIGALLO
Situata in piazza San Giovanni, la parte ovest di piazza del Duomo, è un complesso la cui costruzione risale alla metà del Trecento. Fu eretta per ospitare la sede della Compagnia di Santa Maria della Misericordia. Sulla facciata vi sono due affreschi di Ventura di Moro e Rossello di Jacopo Franchi con le storie della predicazione di San Pietro Martire a Firenze, e sculture della fine del Trecento. Il museo propone tre sale che custodiscono, tra gli altri tesori, un crocifisso del cosiddetto Maestro del Bigallo, preziose pitture gotiche e tardogotiche, ed il grande affresco della Madonna della Misericordia.
PALAZZO ARCIVESCOVILE
Sorge davanti all’abside del Battistero di San Giovanni. Interessante l’interno caratterizzato da un bel cortile con grandi arcate con colonne doriche ed un loggiato superiore contraddistinto da colonne ioniche. Nell’abside della chiesa di S. Salvatore al Vescovo vi sono, tra le altre, pitture raffiguranti l’Adorazione dei Pastori e l’Eterno e Angeli di Giovanni Domenico Ferretti.
OPERA DI SAN GIOVANNI
Dalla facciata in pietra grezza e dal portale quattrocentesco sormontato da una lunetta con al centro San Giovannino in terracotta, copia dell’originale di Michelozzo custodito al Bargello, è l’antica canonica antistante il battistero.
IL RISTORANTE LA BUCA DI SAN GIOVANNI
E’ quello che fu il luogo segreto d’iniziazione dei massoni Rosa Croce. Nacque come l’antica sacrestia del Battistero di San Giovanni. Fondato nel 1882, fu luogo di ritrovo del dopo teatro, vide transitare il presidente americano John Fitzgerald Kennedy, e propone svariate specialità della cucina locale.
Santa Maria del Fiore /thinkstockphotos
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