Il nostro minitour enogastronomico parte da un luogo davvero particolare, un edificio bianco candido in mezzo a centinaia e centinaia di ulivi, lungo la strada che da Salice Salentino porta a Guagnano (Le). Siamo alla cantina Cantele, fondata da Giovanni Battista Cantele. Le terre sono quelle del primitivo, del negramaro, del verdeca, un bianco intenso che meriterebbe maggior fama. Ai visitatori, Umberto e Gianni, cugini fra loro e nipoti di Giovanni Battista, propongono un'esperienza insolita e unica in questo territorio: dopo la visita in cantina con degustazione, un menu che affianca i prodotti del territorio ai vini locali. Lo spazio è un gioiello di design al piano superiore della cantina, si chiama "iSensi" ed è accanto a una terrazza affacciata sulle vigne e sugli ulivi circostanti. Una giornata qui, lasciando che i tempi si dilatino come è d'obbligo durante una vacanza, è di quelle da ricordare. Soprattutto se chiedete di assaggiare una delle chicche della cantina, quell'Amativo, blend delle due uve della zona, che l'enologo ha saputo assemblare mediando sapientemente primitivo e negramaro: una profumata e corposa scoperta.

Un altro luogo che sicuramente merita una segnalazione è la masseria Bellimento a Nardò (Le), splendida cittadina dal centro storico barocco e che vanta una cantina sociale dalle radici antiche. L'azienda nasce come caseificio a km zero, che alleva mucche, e produce in particolare ricotta e mozzarella, entrambe di qualità memorabile. L'agriturismo, venuto in seguito, è stato solo un modo per far degustare le proprie specialità e così in estate tutte le sere (lunedì escluso) è possibile cenare con un menu quasi fisso, proposto di volta in volta, dove naturalmente formaggi e latticini fanno la parte del leone. Complice anche un ottimo rapporto qualità prezzo, anche qui non verrebbe mai voglia di alzarsi da tavola.

La terza segnalazione, e qui ci fermiamo per questioni di spazio, ma di certo torneremo sull'argomento e sui luoghi, è per un ristorante. Un ristorante che fra i suoi pregi ha la capacità di mantenere alta qualità e attenzione al cliente, pur facendo numeri elevatissimi: all'Isola Lo Scoglio di Porto Cesareo, infatti, può capitare di ospitare due o più banchetti di nozze contemporaneamente. La cucina, per quanto grande, sembra incredibile possa gestire tranquillamente anche 600 coperti. Ebbene, su questo doppio scoglio affacciato nel mare salentino, accanto al porto turistico e collegato alla terraferma da un ponte, abbiamo gustato, è proprio il caso di dirlo, e conservato nella memoria tagliatelline di seppia e cernia in guazzetto. Qui, durante un incontro coi produttori di vino locali che ha aperto la serata, abbiamo assaggiato tra l'altro un'interessante rosso, il Sarhos 2011 di Bruno Rolli, un blend di primitivo (30%) e merlot (70%) con note speziate.

Se avete in programma una vacanza in Salento, ora avete qualche buon motivo per voltare le spalle al mare. Ma solo per qualche ora, mi raccomando.