Partirà tra quattro anni il progetto intercontinentale di O’Leary approvato dal cda
Ryanair, la low cost verso l’America
Per ora le indiscrezioni dicono che le possibili basi di partenza europee potrebbero essere Londra, Dublino, Colonia e Berlino più altre eventuali in Spagna, Italia e Scandinavia. Negli Stati Uniti, alcuni degli scali candidati potrebbero essere New York, Boston, Chicago e Miami. Ryanair definisce la possibile rivoluzione nei voli transatlantici come uno «sviluppo logico del mercato aereo europeo». Anche se è tutto da vedere come sarà il panorama del sistema aereo europeo tra quattro anni.
Come sempre il prezzo minimo sarà riservato ai fortunati che possono volare quando vogliono e sono lesti a prenotare, per gli altri prezzi a salire cui ovviamente andranno aggiunti tutti gli altri costi che normalmente ci si deve sobbarcare con una low cost: dalle tasse al prezzo del bagaglio (che c’è da giurare non sarà particolarmente a buon mercato) fino al servizio a bordo, che per un volo di sei, sette ore diventa fondamentale a meno di non portarsi la schiscetta. Insomma, staremo a vedere che volto avranno i voli intercontinentali di Ryanair.
Intanto chi volesse provare a sorvolare l’Atlantico con una low cost può già farlo: da qualche mese la compagnia norvegese Air Shuttle, offre un collegamento a 208 euro fra lo scalo londinese di Gatwick e l’aeroporto Jfk di New York. Non saranno dieci euro, ma non sono neanche 600.