“Aprite quella tomba!”. È il titolo del box a pagina 59 del numero di febbraio di Touring, il nostro modo di viaggiare. Clelia Arduini, storico collaboratore della nostra associazione, nel raccontare gli interventi in corso a Roma in occasione del bimillenario della morte dell'imperatore Augusto ha denunciato come da oltre 80 anni sia inaccessibile il suo monumento funerario, forse il più grande tra quelli giunti fino ai giorni nostri. Paragonabile per importanza e dimensioni con le piramidi di Giza.


MURATO DIETRO UNA CANCELLATA
Un colosso da 87 metri di diametro, il mausoleo di Augusto, che dal 28 avanti Cristo sorge in quello che oggi è il centro del centro di Roma, alle spalle dell'Ara Pacis e a pochi passi da via del Corso. Tanto da aver fatto ipotizzare a Mussolini di trasformarlo in sua estrema dimora. Ma avvolto da decenni da ortiche e gramigna, circondato dal 2007 da una lugubre cancellata che lo isola anche solo dalla vista dei possibili visitatori.

L'INCHIESTA E LA VIDEO-VISITA
Un invito-denuncia, quello di Touring, che ha trovato indirettamente eco nella recente video-inchiesta di Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera con un lungo curriculum di denunce sui disastri d'Italia. Reportage che, oltre a raccontare in dettaglio la storia di sprechi che si cela dietro il cantiere, offre l'inattesa chance di una videovisita del mausoleo, accompagnata da Claudio Parisi Presicce della Soprintendenza Capitolina. Tour visivo che conferma, se servisse, la straordinaria importanza di questa testimonianza dell'antichità.


I NUOVI SCENARI
Nel corso dell'intervista con Rizzo la buona notizia arriva proprio da Claudio Parisi Presicce. O almeno la notizia meno negativa. Detto che gli anni trascorsi dal 2007 a oggi possono considerarsi “buttati” per ciò che riguarda il cantiere di restauro del mausoleo, la Soprintendenza conferma infatti che entro fine marzo dovrebbe essere bandita la gara per il primo lotto di interventi. Quattro milioni di euro di lavori che potrebbero avvicinare il sogno di riaprire entro il 2017 piazza Augusto Imperatore. Sebbene per il completo recupero e la “musealizzazione” della tomba del Divus Augustus si debba mettere in conto un percorso molto più lungo.