Aeroporto di Malpensa. Una coppia di ragazzi in coda per il check in del volo diretto a New York giosce quando l'addetta della compagnia comunica una notizia che getterebbe chiunque altro nel panico: «Siete in overbooking, il vostro posto sul volo per New York non c'è». Sono semplicemente eccentrici i ragazzi o c'è dell'altro? C'è dell'altro. I due non sono viaggiatori spovveduti e conoscono bene i propri diritti di passeggeri. Finendo in overbooking su un volo intercontinale hanno diritto non solo a essere imbarcati su un altro volo per New York (riprotetti, nel gergo aeroportuale) ma hanno anche diritto a una compensazione pecuniaria che può arrivare a 600 euro, oltre ovviamente al pagamento delle spese di vitto e alloggio durante l'attesa del nuovo volo. Vale sempre nella vita, ma vale ancor di più in questo caso: conoscendo i propri diritti è più facile affrontare i problemi e farli valere.
LA CARTA DEI DIRITTI DEI PASSEGGERI ENAC
In conformità con le direttive europee l'Enac ha redatto la Carta dei diritti dei passeggeri (qui è possibile scaricare la guida rapida) di cui è bene sapere l'esistenza in modo da farli valere nella malaugurata ipotesi che accada qualcosa. La carta si trova affissa in diversi luoghi all'interno degli aeroporti, ma se non la trovate non preoccupatevi. È importante sapere che esiste, e far capire ai vostri interlocutori che non siete sprovveduti.

Chiedete cosa vi spetta a seconda delle varie situazioni e se c'è qualcuno che sembra saperla più lunga accodatevi, l'unione fa la forza. Tenete conto che le compagnie hanno tutto l'interesse a non farvi sapere fino in fondo tutto quello cui avete diritto, soprattutto in termini economici. Uno studio del sito Flightright spiega che le compensazioni aeree valgono un tesoro non reclamato di 380 milioni di euro l'anno, e questo solo in Italia.


I DIRITTI VALGONO ANCHE SE VIAGGIATE LOW COST
Per prima cosa è da chiarire che non esistono differenze tra le compagnie: i diritti dei passeggeri valgono per qualunque compagnia: sia essa di bandiera, charter o low cost. E valgono sia che abbiate comprato un biglietto iperscontato sia per la una tariffa a prezzo pieno, e anche se viaggiate con i biglietti presi con le miglia premio.

Le casistiche principali sono tre: negato imbarco, cancellazione del volo e ritardo prolungato del volo. Ma anche in caso di sciopero si ha diritto a delle compensazioni. Il primo caso, comunemente detto overbooking, si verifica quando non si viene imbarcati a causa dell'eccessivo numero di prenotazioni. Si parla di cancellazione quando l'aereo non decolla e non siete stati avvisati almeno due settimane prima senza che vi sia stata offerta un'alternativa; di ritardo prolungato se supera le due ore.

OVERBOOKING
Nel caso di overbooking il passeggero che volontariamente rinunci all'imbarco – in quei casi la compagnia fa delle chiamate, prestate orecchio - ha diritto a una compensazione pecuniaria che varia tra i 250 e i 600 euro in base alla lunghezza del volo e alla destinazione, se intracomunitaria o meno. Oltre a ciò il passeggero ha diritto a pasti e bevande, una sistemazione in albergo in caso siano necessari pernottamenti, il trasferimento da e per l'aeroporto nel caso sceglieste di partire il giorno dopo e vi trovaste a casa vostra, e anche due telefonate o messaggi via fax (via fax!) per avvisare casa.

È bene sapere che se venite riprotetti su un altro volo nel giro di poche ore, avete diritto lo stesso alla compensazione economica, anche se la compagnia può diminuirla del 50%. Se poi il nuovo volo su cui siete stati dirottati arriva a destinazione oltre quattro ore dopo l'orario originario, avete diritto a tutti i soldi. La compagnia deve essere fatta o in contanti (con bonifico, ovvio) oppure con buoni viaggio e altri servizi se e solo se voi siete concordi.

CANCELLAZIONI E RITARDI
In caso di cancellazione si ha diritto al rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non effettuata, o la riprotezione sul primo volo utile, con l'adeguata assistenza a terra. Si può aver diritto anche una compensazione pecuniaria (fino a 600 euro), ma solo se il volo non è stato cancellato per scioperi, allarmi per la sicurezza o avverse condizioni meteo. In caso di ritardo prolungato invece si ha diritto all'assistenza dopo due ore, se il volo è inferiore a 1500 chilometri, e almeno tre ore per altri voli di distanza superiore.

Se il vostro volo tarda oltre le tre ore, secondo una recente direttiva della Ue avete diritto a un indennizzo che può arrivare fino a 600 euro. Se, sempre a causa del ritardo, subite dei danni quantificabili (perdete coincidenze, stanze pagate che non vi rimborsano) avete diritto a un risarcimento fino a 4.831 euro.

C'è però da prestare attenzione: queste normative valgono per tutti i voli in partenza da un aeroporto dell'Unione Europea (non da Amman o Istanbul per esempio), oppure anche da aeroporti di Paesi non comunitari purché la compagnia sia comunitaria. Se invece non siete all'interno dell'Unione valgono le regole previste dalla compagnia o dal Paese di partenza, o in alcuni casi dalla Convenzione di Varsavia. 
E SE SMARRISCO I BAGAGLI?
Da sapere anche i diritti dei passeggeri per quanto riguarda i bagagli. Se tutti sanno che in caso di mancato arrivo la compagnia è tenuta a farvi recapitare a casa il bagaglio a sue spese una volta che sia giunto a destinazione, non tutti sanno che si ha diritto a una compensazione pecuniaria fino a 1.164 euro anche in caso di danneggiamento o, nella peggiore delle ipotesi, in caso di smarrimento. Per dichiarare un bagaglio ufficialmente smarrito occorre aspettare almeno 21 giorni dalla denuncia effettuata in aeroporto.
Insomma, la prossima volta che avrete problemi con un volo andate al banco della compagnia e sciorinate i vostri diritti. Sarà una bella soddisfazione. E avrete buone probabilità di ripagarvi una parte della vacanza.
Info: la carta dei diritti dei passeggeri si può scaricare dal sito dell'Enac.