A margine del servizio sul Nepal pubblicato su Touring di febbraio aggiungo alcuni dati sull'andamento dei visitatori forniti dall'Ufficio immigrazione nepalese e diramati dal ministero del turismo. Il primo dato significativo generale è l'aumento del numero totale di turisti del 2012 rispetto al 2011: sono infatti 53.219 in più. Si tratta di un computo ricavato dagli arrivi negli aeroporti e quindi non tiene conto degli turisti giunti via terra.

Il secondo dato è il numero totale degli arrivi: sono oltre mezzo milione di persone, esattamente 598.204, con un incremento quindi del 10 per cento rispetto all'anno precedente. Kashiraj Bhandari, direttore dell'ufficio studi del ministero del turismo ha dichiarato infatti con soddisfazione che il successo del turismo nel suo Paese non ha determinato sostanziali investimenti statali, ma si è concretizzato solo sul fatto che la regione himalayana è una delle più ambite in assoluto dagli alpinisti e soprattutto dagli appassionati di trekking, nonostante la crisi mondiale e la contrazione delle spese. Ma, non a caso, i turisti in aumento provengono da due Paesi dall'economia emergente, in controtendenza rispetto alla crisi del mondo occidentale, come la Cina e l'India. I cinesi che hanno visitato il Nepal sono stati nel 2012 oltre 53mila (45 mila nel 2011), mentre i turisti dall'India (Paese confinante) sono stati oltre 164mila (145mila nel 2011).

Infine un ulteriore fattore del successo del turismo nel 2012 è stato dato dal fatto che il 2012 era stato dichiarato l'annata speciale per visitare Lumbini, il luogo di nascita del Buddha.