Quali sono le montagne più alte della Terra? È una domanda che in tanti si pongono spesso, adulti e bambini. E se i nomi di Everest e K2 sono noti a tutti, poi nessuno sa continuare. Ecco allora l'occasione per un ripasso, grazie al libro di Chen Yewei "Il sogno degli 8000 - In viaggio sulle montagne più alte del mondo", edito dal Touring Club Italiano (si veda la scheda in fondo alla notizia), da cui sono tratte le splendide immagini in questa pagina.  
 
LA STORIA E I LIBRI
Iniziamo a dire che sono 14 gli Ottomila della Terra, le montagne più alte del mondo, dall'Everest (alto 8844 m se si considera la roccia della vetta, 8848 m se si considera anche lo strato nevoso della calotta) al più basso Shisha Pangma (8027 m). E che di libri che li hanno illustrati nel corso degli anni ve ne sono tanti da riempire una libreria; specie per quanto riguarda gli exploit che gli alpinisti hanno compiuto per raggiungere tali vette, da ogni versante.
Per esempio un libro fondamentale è stato I quattordici Ottomila di Mario Fantin, edito da Zanichelli nel 1964; aggiornato ovviamente a quegli anni è la più meticolosa cronaca delle spedizioni, dei tentativi e delle conquiste di quelle cime. Decisamente obsoleto oggi resta comunque una buona base per avvicinarsi e conoscere la storia di quelle montagne. Poi arrivò Reinhold Messner che riportò alla ribalta delle cronache gli Ottomila perché fu il primo uomo a salirli tutti, anche senza ossigeno. Fu una rivoluzione copernicana per la storia dell'alpinismo. E di conseguenza arrivarono gli emulatori: solo chi poteva vantare un palmares di scalate su tutti i 14 Ottomila della Terra era considerato un alpinista completo e oggi sono una trentina gli uomini che possono vantare tale record.
 
Questa è la storia alpinistica del Tetto del mondo, ma tali monumenti della Terra non sono ovviamente “proprietà privata” degli alpinisti... In realtà non ci sono solo le vette di tali montagne, ma tutto il contesto che le circonda, dalle valli ai ghiacciai, ai diversi versanti, ai villaggi ai loro piedi, fa parte di un mondo affascinante da conoscere, da percorrere e da vivere.

DOVE SONO GLI OTTOMILA

I lettori più distratti pensano, crediamo, che gli Ottomila siano tutti in Himalaya o tutti in Karakorum e forse ritengono le due aree nomi diversi per indicare la stessa catena montuosa. In realtà non è così. Le due catene pur essendo contigue sono ben diverse e appartengono a Stati diversi. Il Karakorum è tra Pakistan e Cina, mentre l'Himalaya in senso stretto è molto più a est, tra il Nepal e la Cina.
 
Ora vediamo queste 14 vette attraverso gli occhi di un fotografo cinese, Chen Yewei, che come dicevamo qualche anno fa ha pubblicato per il Touring il volume Il sogno degli 8000 (si veda scheda in fondo alla notizia).
IN KARAKORUM
K2, 8611 m (seconda montagna più alta del mondo)
È la seconda montagna più alta della Terra e fu vinta il 31 luglio 1954 da una spedizione italiana guidata da Ardito Desio: da quel momento il K2 divenne per tutti la montagna degli italiani. I due alpinisti che raggiunsero la vetta furono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, con il determinante aiuto di Bonatti, anche se il merito va sicuramente all'intero gruppo.
Gasherbrum I (Hidden Peak), 8068 m (undicesima montagna più alta del mondo)
La prima ascensione fu compiuta il 5 luglio 1958 da Pete Schoening e Andy Kauffman, membri della spedizione statunitense guidata da Nicholas B. Clinch.
Broad Peak, 8047 m (dodicesima montagna più alta del mondo)
La prima salita del Broad Peak fu compiuta il 9 giugno 1957 dalla spedizione austriaca composta da Marcus Schmuck, Fritz Wintersteller, Kurt Diemberger e Hermann Buhl. Gli alpinisti non utilizzarono né l'ossigeno, né portatori di alta quota.
Gasherbrum II, 8035 m (tredicesima montagna più alta del mondo)
La prima ascensione fu compiuta l'8 luglio 1956 da Fritz Moravec, Josef Larch e Hans Willenpart, componenti di una spedizione austriaca.
IN HIMALAYA
Everest, 8848 m (prima montagna più alta del mondo)
La prima ascensione certa della montagna più alta del Globo fu compiuta il 29 maggio 1953 dal neozelandese Edmund Hillary e dallo sherpa Tenzing Norgay, che lo scalarono dal Colle Sud e la cresta sud-est. La scelta del versante sud fu obbligata poiché il versante nord (cinese, in Tibet), tentato più volte prima della seconda guerra mondiale (celebre il tentativo degli alpinisti britannici Irvine e Mallory) era chiuso per questioni politiche da anni.
Kangchenjunga 8586 m (terza montagna più alta del mondo)
La prima salita fu compiuta il maggio 1955 da George Band e Joe Brown, facenti parti di una spedizione inglese guidata da Charles Evans, per la parete sud-ovest.
Lhotse, 8516 m (quarta montagna più alta del mondo)
La prima ascensione fu compiuta nel 1956 da una spedizione svizzera guidata da Albert Eggler e formata da Wolfgang Diel, Hans Grimm, Hansrudolf Von Gunten, Eduard Leuthold, Fritz Luchsinher, Jürg Marmet, Fritz Müller, Ernest Reiss, Adolf Reist ed Ernst Schmied, oltre a 22 sherpa. L'ascensione avvenne utilizzando sei campi, salendo prima il ghiacciaio Khumbu, quindi scalando fin quasi al Colle Sud, per poi salire un couloir sulla parete nord-ovest che conduce fino alla vetta del Lhotse. Il 18 maggio raggiunsero la cima Fritz Luchsinger e Ernst Reis.
Makalu, 8462 m (quinta montagna più alta del mondo)
La vetta del Makalu fu conquistata il 15 maggio 1955 da Lionel Terray e Jean Couzy appartenenti ad una spedizione francese condotta da Jean Franco.
Cho Oyu, 8201 m (sesta montagna più alta del mondo)
La prima ascensione fu compiuta il 19 ottobre 1954 dagli austriaci Herbert Tichy, Joseph Jöchler e dallo sherpa Pasang Dawa Lama, lungo il versante nord ovest.
Dhaulagiri, 8167 m (settima montagna più alta del mondo)
La prima salita fu compiuta il 13 maggio 1960 da una spedizione svizzero-austriaca guidata da Max Eiselin, insieme a Kurt Diemberger, Peter Diener, Ernst Forrer, Albin Schelbert, Nyima Dorji and Nawang Dor.
Manaslu, 8163 m (ottava montagna più alta del mondo)
La prima ascensione fu compiuta il 9 maggio 1956 dal giapponese Toshio Imanishi e dal nepalese Gyalzen Norbu, facenti parte di una spedizione giapponese guidata da Yuko Maki.
Nanga Parbat, 8126 m (nona montagna più alta del mondo)
È l'unico Ottomila del Kashmir ed è considerato una delle montagne che ha fatto più vittime insieme all'Annapurna.
La prima ascensione fu compiuta il 3 luglio 1953 dall'alpinista austriaco Hermann Buhl con una spedizione austro-tedesca guidata da Karl Maria Herrligkoffer.
Annapurna, 8091 m (decima montagna più alta del mondo)
È stato il primo ottomila ad essere conquistato dall'uomo e furono i francesi a vincerlo. Della spedizione facevano parte Maurice Herzog capo-spedizione, gli alpinisti Jean Couzy, Marcel Schatz, Louis Lachenal, Gaston Rébuffat e Lionel Terray.
La prima ascensione invernale fu realizzata da Jerzy Kukuczka e Artur Hajzer il 3 febbraio 1987.
Shisha Pangma, 8027 m (quattordicesima montagna più alta del mondo)
È stato l'ultimo Ottomila a essere stato conquistato, data la sua posizione totalmente in Cina. La prima salita è avvenuta infatti il 2 maggio 1964 da parte di una spedizione cinese.
La prima salita invernale è stata realizzata il 14 gennaio 2005, da Piotr Morawski e Simone Moro.
IL LIBRO, LE FOTO
L'occasione per parlare dei 14 Ottomila è offerta dal libro del Touring del fotografo cinese Chen Yewei dal titolo Il sogno degli 8000, un diario scritto in quota del fotografo che ha voluto avvicinarsi ai giganti della Terra, in Himalaya e in Karakorum per fermare con immagini stupende e uniche le sue avventure. Oltre al preciso resoconto degli avvicinamenti ai monti vi è una serie di immagini che corredano i vari capitoli che raramente si riescono a trovare quanto a colori, atmosfera, luci e ambienti. Si tratta di un'opera d'arte che fa emergere una montagna quasi irreale e mitica (rifugio degli dei per le popolazioni locali, non a caso...) tanto da paragonare tante foto a veri e propri dipinti.
Chen Yewei - Il sogno degli 8000
In viaggio sulle montagne più alte del mondo
Touring Club Italiano, 228 pagine, numerose foto a colori. 
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