Ogni record è fatto per essere battuto. O contestato, dipende. Qual è la strada più alta del mondo? Bella domanda. Dipende da quel che si intende per strada: asfaltata, non asfaltata, transitabile liberamente o solo ai militari? E con che mezzi, intrepidi fuoristrada o macchine comuni? E poi: in questa speciale classifica cosa consideriamo: solo i passi, strade chiuse che portano in vetta e una volta arrivati non resta che tornare indietro? Definire la strada più alta del mondo è dunque una chimera.
LA STRADA PIÙ ALTA?
C’è chi dice sia il passo Khardung La nella parte indiana dell’Himalaya: per anni si pensava che la strada (grossolanamente asfaltata) scollinasse a 5682 metri, ma dei ricercatori catalani hanno accertato che si ferma solo a 5259 metri. Così il record dovrebbe essere della Suge-la, una strada trans himalayana che in Tibet unisce Raka (Raga) a Tsochen (Coqen) arrivando a quota 5430 metri. Si trova in una zona assai remota della regione, circa 110 chilometri a nord ovest di Lhasa, ed è in terra battuta, chi l’ha percorsa racconta che su questa strada si incrociano minubus, auto e perfino qualche camion. Pare sia pericolosissima, con frequenti frane, slavine, cambiamenti repentini di tempo che fanno diventare il viaggio un’autentica sfida.
C’è certamente un passo più alto in India, il Marsimik La, che si inerpica fino a 5590 metri, ma è aperto solo ai militari e a qualche folle motociclista e dunque non dovrebbe contare. In Sud America, tra Cile e Bolivia ci sarebbe strade che sfiorano i 6mila metri, come la strada di Cerro Uturunco, in Bolivia che arriva a 5.836, ma potrebbero essere bloccate da frane che nessuno si è preso la briga di rimuovere.
IL PASSO INTERNAZIONALE PIÙ ALTO
Insomma, se uno volesse togliersi lo sfizio (perché siamo onesti, di sfizio si tratta: chi di noi ha bisogno di percorre quelle strade?) di percorrere la strada più alta del mondo avrebbe qualche problema a scegliere dove andare. Meglio allora limitarsi alle strade i cui record sono riconosciuti che si possono percorrere senza per forza mettere a repentaglio la propria vita. Una di queste è la Karakorum Highway, che con i suoi 4693 metri è – senza contestazioni di sorta – la strada asfaltata internazionale più alta del mondo. Costruita negli anni Settanta collega Cina e Pakistan attraverso la catena del Karakorum. Il confine tra i due paesi è segnato dal passo Kunjerhab, che si trova giusto centoquindici metri più in basso della vetta del Monte Bianco. Non troppo lunga, solo 1.300 chilometri, la Karakorm highway unisce la città cinese di Kasghar nella regione a maggioranza musulmana del Xinjiang con Havelian, nel distretto di Abbottabad nel Nord del Pakistan. Nonostante si chiami pomposamente highway, autostrada, è ancora poco più che una statale a doppio senso di circolazione e un’immensità di lavori in corso.
Inaugurata nel 1970, oggi è aperta da inizio maggio a ottobre. Tortuosa come ogni strada di montagna è un pezzo da collezione per i viaggiatori in cerca di spille da appuntare sul petto. Fa rivivere i fasti delle antiche rotte carovaniere sulla Via della Seta attraversando luoghi mitici, come la valle di Hunza che porta verso le pianure alluvionali pakistane lungo un percorso accidentato e stretto, accarezzando vette storiche come il K2, che si immagina di vedere tra le nuvole sulla sinistra mentre lentamente si risale nell'aria rarefatta e leggera. Dal versante cinese invece sulla destra i cartelli indicano il passo Wakhjir, una sella a quasi cinquemila metri che segna il confine (chiuso) con il corridoio di Wakhan, stretta striscia di terra nell’Est dell’Afghanistan.
Per percorrerla bisogna per forza di cosa affidarsi a un’agenzia turistica locale. A meno di non avere una patente di guida cinese o essere riusciti a ottenere i difficilissimi permessi per entrare con il proprio mezzo in Cina. Da Kasghar è circa un giorno di viaggio, con una tappa obbligata a Tashkurgan, città fuori dimensione nel senso che negli ultimi anni i cinesi hanno costruito strade e palazzi come fosse una metropoli e invece è poco più che un polveroso mercato a 130 chilometri dal confine. Qui si dice sia transitato anche Marco Polo nei tempi in cui le strade che si incrociano qui, nel cuore dell’Asia Centrale, erano percorse da carovane di mercanti. Questa non è la strada più alta del mondo, però è certo la più ricca di storia.