Per ogni Paese, e per l’Italia in particolare così ricca di patrimonio (nel più ampio senso del termine) di identità plurime, di preziose connotazioni storiche e ambientali, il paesaggio è il primo bene culturale perché li contiene tutti.
La Carta nazionale del paesaggio (per una strategia per il paesaggio italiano) è dunque un indispensabile strumento che l’Osservatorio Nazionale per la qualità del paesaggio ha elaborato a valle dei lavori sugli Stati Generali del paesaggio. La Carta è stata presentata mercoledì 14 marzo, a Roma, da Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato del Mibact (con delega al paesaggio) presso il Ministero.
"La Carta" osserva Franco Iseppi, Presidente del Touring che ha preso parte all’evento "ha grande importanza e serve anche, in un certo senso, a recuperare il tempo perduto. Il nostro Paese ha prodotto una delle più avanzate leggi sulla tutela del paesaggio (merito di Giuseppe Galasso alla cui memoria la carta stessa è dedicata) ed ha avuto grande parte nella elaborazione della Convenzione Europea del Paesaggio, non a caso sottoscritta a Firenze nel 2000 e successivamente ratificata da 32 paesi". 
"Ciò nonostante" continua Iseppi "il paesaggio italiano ha continuato a subire gravi aggressioni, sicché non possiamo dirci soddisfatti di come il territorio italiano sia adeguatamente gestito a livello nazionale e, soprattutto, locale. Il paesaggio va tutelato e valorizzato: la sua gestione virtuosa deve ispirarsi ai princìpi di condivisione, legalità, sviluppo sostenibile e benessere anche economico. Le azioni concrete che la Carta prevede servono a questo scopo e l’intera comunità italiana deve farsene carico. E si può fare".
La Carta nazionale del paesaggio si compone di sole 14 pagine, un documento volutamente snello e "denso" di concetti. I punti cardine del programma sono tre: promuovere nuove strategie per governare la complessità del paesaggio; promuovere l'educazione e la formazione alla cultura e alla conoscenza del paesaggio; tutelare e valorizzare il paesaggio come strumento di coesione, legalità, sviluppo sostenibile e benessere, anche economico. 

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